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Modena paga pressione e... avversario
Modena paga pressione e... avversario
di Adelio Pistelli
10/04/2014
Il nervosismo non paga. La pressione ha fatto danni forse irrimediabili, forse. Per Modena. Per una squadra che voleva, doveva rimettere in rotta di navigazione una semifinale che, di fatto, invece si sta rivelando sempre più maledettamente difficile. Ha vinto la squadra più forte e, alla fine è successo quanto temevano anche e soprattutto a Modena. Ma la squadra di Lorenzetti ha sbagliato l’approccio; ha subito messo in vetrina tanto troppo nervosismo che, a giochi lunghi, è diventato un vero boomerang per Ngapeth e soci. A proposito del francese, eravamo e restiamo di una personalissima opinione: è giocatore croce e delizia. Il suo positivo 57% offensivo fa a pugni con un comportamento agonistico che indispettisce e che non trova giustificazioni. Il perché del ‘rosso’ del secondo set, forse è sfuggito ai più ma battere ironicamente le mani al primo arbitro, dopo il ‘giallo’ di richiamo, ha fato scattare l’inevitabile sanzione. E quel cartellino è diventato pesante, troppo. Già, gli arbitri: erano nel mirino, accolti dai fischi già durante la presentazione. Una situazione magari prevedibile dopo una lunga vigilia maturata tra polemiche e accuse partite dall’ambiente modenese come onda lunga di semifinale uno. Una situazione questa che ha lasciato l’impronta alla Lorenzetti band, arrivata alla rivincita davanti a oltre cinquemila tifosi amici con la tassativa necessità di pareggiare il conto. Invece la pressione è stata una compagnia prima dispettosa che poi ha gradualmente mandato in tilt ogni più rosea aspettativa. Aveva ragione Giuliani, coach di Macerata: il pubblico non fa punti. E dall'altra parte ha avuto torto Lorenzetti, coach di Modena: perché quel doppio cambio sul 17-11 del secondo set? Una scelta del tutto inopportuna e, in un momento in cui dall’altra parte della rete c’era una squadra in evidente difficoltà. In casa Lube, infatti, c’era stato (sull’ultima palla del primo set) l’infortunio a Kovar (distorsione al ginocchio sinistro: a ore il controllo medico); l’inserimento del polacco Kurek non dava riscontri mentre Modena stava scuotendo pesantemente il match a suo favore. Adesso, diventa difficile determinare la svolta della gara nel doppio cambio di Lorenzetti ma una volta tornata sottorete la coppia Bruninho-Bartman, Modena aveva perso la bussola, il suo gioco non era più lucido e sul punto a punto, è uscita la forza di Macerata. Una squadra più preparate non solo tecnicamente in situazioni di punteggio delicate. Un team che ha messo in vetrina massima determinazione con Zaytsev che, stavolta, è stato Zaystev. E intorno al capitano una squadra che ha fatto il suo compito con continuità tecnica e serenità mentale ritrovando a metà del secondo set anche Kurek, poi rivelatosi importantissimo nel contesto del prezioso successo Lube.
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