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Modena, una simpatica squadra ammazzagrandi
Modena, una simpatica squadra ammazzagrandi
di Adelio Pistelli
25/02/2013
L'esultanza del bomber di Modena Gundars Celitans
L'esultanza del bomber di Modena Gundars Celitans
Sei punti in due partite. E’ il bottino di
Modena
contro i campioni d’Italia. Prima la vittoria a
Macerata
, adesso il bis davanti ad oltre cinquemila tifosi che urlano senza soluzione di continuità la loro gioia per un successo che rilancia gli uomini di
Lorenzetti
. Un team che assomiglia sempre più ad un cacciatore di taglie: prima
Cuneo
, poi
Trento
e adesso Macerata, ovvero la Lorenzetti band ha messo in bacheca gli scalpi di tre tra le più accreditate squadre del campionato. Un team, Modena, che sfrutta nel migliore dei modi una evidente posizione psicologica quando affronta chi, teoricamente, è più forte dei lei. Senza particolari pressioni questa simpatica banda di matti del volley, diventa imprendibile come diventa ‘illeggibile’ quando lascia punti contro squadre di secondo livello proprio davanti ai tifosi di casa.
MACERATA
– E’ in riserva. Fisicamente accusa in maniera evidente e non potrebbe essere diversamente considerato tutto ciò che sta accadendo da mesi in casa Lube. E’ vero,
Giuliani
per primo ha sempre (e giustamente) evitato di rilanciare alibi di comodo ma è chiaro che la delicata situazione evidenziata nel Tempio del volley merita di essere dettagliatamente evidenziata. Dopo l’ultimo infortunio (
Parodi
) ha cambi bloccati dalle regole degli stranieri, ‘costretta’ a giocare in una formazione diversa dalle idee originali, ammanettata da errori anche grossolani figli, spesso, di una condizione fisica e mentale decisamente approssimativa. Tecnicamente ha sbandato in ricezione, non ha murato, ha difeso pochissimo ovvero fondamentali sui quali aveva costruito gran parte della sua stagione. E adesso il team di Giuliani e davanti ad una partita (quella di domenica contro Cuneo) diventata decisiva per salvare, almeno il secondo posto.
PALLEGIATORI –
Nel marasma generale è venuta a galla il momento delicato di
Dragan Travica
. Il regista
Lube
è stanco, ha poche idee e, tecnicamente non riesce il gioco soprattutto quando c’è una brutta ricezione dei compagni diventando troppo prevedibile. Un momentaccio che parte da lontano e che, a Modena forse, ha toccato la punta dell’iceberg. E adesso deve tornare protagonista perché era e resta un punto di riferimento di una squadra che deve tassativamente rialzare la testa. Dall’altra parte della rete,
Baranowicz
e, non la prima volta, ha dettato positivamente le condizioni del match, ha mandato in Paradiso i suoi centrali, ha fatto divertire le bande (ottimo
Kovacevic
) ed ha lanciato l’opposto (
Celitans
) con graduale continuità. Una prova notevolissima, che la dice lunga sulla costante crescita di questo regista.
LA DIFESA -
Quella di Modena: straordinaria. Con
Manià
in prima fila Il team di Lorenzetti regala spettacolo e si guadagna applausi in circostanze anche disperate. La correlazione muro-difesa diventa per certi versi complementare proprio per il modo in cui la simpatica banda di matti di Lorenzetti indovina il fondamentale. E ne guadagna lo spettacolo (per i tifosi di casa) regalando amarezza per chi è dall’altra parte della rete.
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