Mondiale 2002...Mondiale 2014....e lo scetticismo sulle minestre riscaldate!

articolo di Fernando Centonze

06/10/2014

Marco Bonitta, CT delle azzurreMarco Bonitta, CT delle azzurre
Marco Bonitta, CT delle azzurre
Ho vissuto a Reggio Calabria, durante la finale del World Gran Prix, la rivoluzione dell'allora nazionale femminile contro il proprio CT, che portò la federazione a "sollevare" dall'incarico Marco Bonitta. "Un allenatore burbero, per niente simpatico alle giocatrici della nazionale femminile" - si leggeva sui giornali in quei giorni -" un tiranno". A dir la verità anche a me faceva poca simpatia.
Sono passati diversi anni, e lui, Marco Bonitta, li ha passati rimettendosi in gioco, passando dal femminile al maschile per poi ritornare al femminile, ma continuando ad essere un vincente. Si perchè, è andato via da vincente, ed è ritornato da vincente, dopo l'alloro vinto con la nazionale juniores lo scorso anno, ed il bellissimo campionato disputato con Ravenna. Poi, a sorpresa, gli viene ridata la nazionale femminile seniores: è l'anno del mondiale italiano, non si può fallire.
Credo che un pò tutti siamo stati scettici sul suo ritorno in nazionale, sia noi tifosi che le giocatrici, e forse, nonostante la sua voglia di rivalsa e di giocarsi il mondiale in casa, anche un pò lui.
Un primo approccio, le prime convocazioni, la ricerca di trovare il giusto mix di esperienza e gioventù...o forse anche di atlete nuove che non lo conoscessero personalmente come allenatore.
Poi defezioni come quella di Aguero, gli infortuni di Lucia Bosetti prima e Ferretti dopo, ed il ritorno in nazionale di gente del calibro di Costagrande, Paola Cardullo e dell'immensa Leo Lo Bianco. Beh, secondo me, qui è stato bravo, a rivedere e correggere le scelte iniziali, soprendendo anche con le scelte delle convocazioni finali: 3 palleggiatrici (anche io ero scettico su questa scelta, soprattutto dopo quella dei 3 opposti con la maschile), 2 liberi, 3 centrali, 4 attaccanti ricettori, 2 opposti. E da questo momento in poi è stato veramente bravo, nel riuscire a dimostrare, prima di tutto alle sue atlete, e poi con il gioco ed il risultato a noi tifosi, che sono 14 titolari, senza fare distinzioni tra partite facili o meno facili: sempre tutte e 14 insieme, contro chiunque, cambiando formazione ad ogni partita, ad ogni set, a prescindere dal risultato. E questo ha fatto si che il gruppo si cementificasse, che prendesse ancor di più fiducia nei propri mezzi, e che riuscisse ad essere determinante quando era il campo, la partita, il momento a richiederlo, senza pontificarsi nelle vittorie, senza nascondersi dietro la sfortuna nell'unica sconfitta che abbiamo registrato finora.
E lui sempre li, sereno, tranquillo, in tutti i time out, sia che si stesse vincendo, sia che si stesse perdendo, effettuandoi i giusti cambi, le giuste scelte, impartendo opzioni ed indicazioni, dimostrando fiducia in se stesso, ma soprattutto nelle giocatrici che mandava in campo, ed ancora di più in quelle che non vi scendevano, e lasciando serene quelle che sostituiva.
Non so cosa accadrà da qui al 12 ottobre, so di certo che questi giorni vissuti con la nazionale femminile ci ha fatto riassaporare il gusto di vedere pallavolo giocata e giocata bene, e dopo il mondiale maschile, tutto il movimento ne aveva veramente bisogno.
Beh, forse, la minestra riscaldata non sarà buona, ma a me piace la pasta al forno, e riscaldata è ancora più buona, e questa nazionale sa tanto di pasta al forno: ricca, saporita, gustosa, croccante, delizia del palato di noi tifosi!!!
Buona pasta al forno a tutti...

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