O' fenomeno torna in nazionale

di Adelio Pistelli

29/03/2012

Samuele PapiSamuele Papi
Samuele Papi
Rieccolo, sei anni dopo. Samuele Papi si rimette addosso la maglia azzurra, quella maglia con la quale ha giocato e vinto tanto. L'ultima volta, era successo ai Mondiali di Tokyo 2006 prima dello stop definitivo deciso, però, con consapevolezza e serietà. "Non ho la testa giusta per continuare ad allenarmi e giocare con l'Italvolley. Ho dato e ricevuto molto, mi faccio da parte. Non sarei in grado di aiutare nella maniera migliore chi mi vuole ancora in azzurro". Consapevolezza e serietà nella parole che Papi rilanciava soprattutto ad Andrea Anastasi, suo grande amico, nel momento in cui il coach mantovano diventava tecnico dell'Italia, per la seconda volta, sul finire del 2007. Anastasi, è vero, ha cercato ancora di convincere il suo pupillo ma Samuele era rimasto fermo su decisioni che magari amareggiavano ma che dovevano essere rispettate. Nel frattempo Papi continuava a schiacciare e ricevere a Treviso. Poi, però, passava due stagioni quasi in naftalina con la Sisley prima del passaggio a Piacenza, fortemente voluto da Angelo Lorenzetti. In Emilia, per Papi era nuovamente e dopo dodici anni, squadra nuova, motivazioni nuove e, sino ad oggi, campionato da protagonista con la Copra. E, quando mancano due mesi al suo trentanovesimo compleanno (20 maggio), Samuele riappare d'incanto (o quasi, visto che da settimana girava il suio nime per la nuova lista azzurra) con il tricolore addosso. E sarà, con Savani, Parodi e Zaytsev, uno dei quattro schiacciatori alla prossima Olimpiade, a Londra 2012. Meglio dire: una volta raggiunti i Giochi - la speranza è che l'Italvolley ci riesca già nel pre-olimpico di Sofia, agli inizi di maggio - Samuele Papi sarà la 'chioggia' del team al quale porterà esperienza, classe e... ricezione.
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