Obiettivi per fasce di età: quelli per l'Under 18/20

Prof. Andrea Burattini

19/04/2007

 Prof. Andrea Burattini  Prof. Andrea Burattini
Prof. Andrea Burattini
Siamo, in questa fascia di età, di fronte a delle squadre che propongono un gioco che si avvicina sempre di più a quello delle squadre più evolute.
La cosa importante è che si arrivi a questa età avendo rispettato tutte le fasi di lavoro delle annate precedenti.
Avendo già una buona impostazione della ricezione, unitamente alla capacità del palleggiatore di gestire una palla più rapida in banda, ed avendo già una buona tecnica di battuta associata ad un buon muro su palla alta, possiamo concentrarci su quelli che sono i fondamentali più importanti in questa fascia di età:
• Attacco del primo tempo (anche spostato)
• Gestione tattica del servizio in relazione alle scelte a muro
• Battuta in salto (indirizzata in tutte le zone del campo)
• Correlazione muro – difesa in base anche alle scelte fatte a muro

Indicatori per l’attacco del primo tempo
Lavoro con le palline da tennis, per velocizzare il braccio ed il polso (sarebbe buono utilizzare anche palline zavorrate).
Lavoro mirato alla rapidità del braccio: il centrale sta sopra ad una panca, un “palleggiatore” lancia la palla da sotto, e mentre sale la palla, l’attaccante colpisce il pallone (lavoro importante per l’anticipo).
Stesso lavoro dell’esercizio precedente, solo che l’attaccante attacca dopo aver effettuato l’ultimo passo della rincorsa (attenzione all’anticipo del braccio che deve salire insieme al gomito).
Attacchi ripetuti partendo da tutte e tre le zone del campo: 2,3,4 (importante per fissare le diverse dinamiche).
Ripetute di due o tre attacchi contro il muro a uno (velocizzare la rigiocata di primo tempo).
Primo tempo con palla distante da rete (la palla inizialmente è meglio che venga lanciata al palleggiatore dall’allenatore).
Curare l’uscita della palla dalle mani del palleggiatore, che deve palleggiare sempre a braccia alte e con l’asse frontale del corpo perpendicolare alla rete (l’uscita della palla con ricezione distante da rete deve essere laterale).
Esercitazioni 6 contro 6 con l’obbligo della prima palla o solo in primo tempo o con due uscite (dove però sarà sempre presente il primo tempo).

Indicatori per la battuta
Introdurre il lavoro del servizio non solo a fine allenamento, ma spesso all’inizio, in quanto trovandosi di fronte ad una richiesta che prevede grossa precisione sarà importante esercitarsi in condizioni psico – fisiche ottimali.
Battuta in salto eseguita cercando le zone di conflitto (almeno 3 battute consecutive).
Stesso lavoro con battuta flottante o salto flot, con obiettivi molto rigidi che penalizzino fortemente il ripetersi degli errori.

Indicatori per muro – difesa
Spostamenti, senza palla, da posizione di assistenza alle rispettive posizioni di muro (esercizio fatto anche con passaggio delle mani tra elastico e rete).
Stesso lavoro eseguito in coppia.
Stessa dinamica di spostamenti in difesa (questi esercizi vanno introdotti in fase di riscaldamento).
Splittare la rete e lavorare solo su due uscite di attacco, tenendo delle traiettorie pre – definite (un attacco da sopra la panca in primo tempo ed uno o in zona 4 o in zona 2, chi attacca il primo tempo, o attacca, o chiama la zona di attacco).
Inserire in questo esercizio le posizioni di difesa (l’obiettivo sarà raggiunto o con muro vincente o con l’esecuzione di un’alzata attaccabile dopo la difesa).
Stesso lavoro con tre sole uscite di attacco sempre da sopra ai tavoli.
Sestetto in campo, la prima linea assume la posizione di partenza in base alle scelte fatte, stessa cosa vale per la seconda linea; dall’altra parte della rete, un palleggiatore alza o in zona 4 o in zona 2; l’obiettivo sarà raggiunto dopo un muro vincente o dopo un contrattacco punto, cambio delle linee dopo due o tre azioni vincenti.
Esercitazioni di difesa con attacco da sopra alle panche in diagonale o in parallela (dopo uno spostamento), sia singole che di coppia (pos. 4 – 5; pos. 5 – 6; pos. 1 – 2; pos. 6 - 1).

CONCLUSIONI

Nel lavoro con squadre giovanili, bisogna sempre tenere presente le priorità che i giovani hanno, e che esulano dal discorso pallavolistico, sarà quindi demandata alla sensibilità dell’allenatore la possibilità di trovare la via migliore per mantenere alto l’interesse del giovane migliorandone le capacità tecniche.
Sarà inoltre fondamentale individuare quali sono le cose più importanti da correggere, stilando una tabella di priorità sulle quali andare ad intervenire, tenendo presente che per la correzione di un gesto non bisogna dare più di due o tre input.
Non sempre il percorso di crescita rispetta le tappe prestabilite, quindi bisogna avere la pazienza di ritornare sulle cose che ancora non riescono, non avendo fretta di bruciare le tappe. E’ inoltre importante tenere sempre presente che non tutti gli atleti hanno lo stesso grado di apprendimento, di conseguenza, la cosa più importante sarà quella di trovare la via giusta per arrivare ad un livello di allenamento consono al gruppo pur rispettando il livello di quegli atleti che ancora sono un po’ indietro.
Altra cosa fondamentale risulterà il rapporto con il gruppo che deve essere fondato anche sull’amicizia pur nel reciproco rispetto dei ruoli, situazione questa che sarà perseguibile solo con il tempo, conoscendo sempre meglio le persone con cui ci si relaziona.
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