#Orgoglio Bergamo

di Luciano Pedullà

01/11/2016

#Orgoglio Bergamo
Vedere Bergamo solitario sul gradino più alto della classifica del Campionato Femminile non accadeva da tanti anni, si deve addirittura scomodare la stagione 2010-11, quella dell’ultimo scudetto della formazione orobica. Siamo a inizio stagione e quasi sempre il campionato riserva risultati a sorpresa e posizioni di classifica destinate a modificarsi profondamente e inoltre - con l’avvento dei play-off - qualunque valore può essere stravolto anche all’ultima tenzone; ma i risultati messi insieme dal team di Mr. Lavarini parlano di una squadra sorniona e ben organizzata sia nella struttura del roster che, e soprattutto, in campo. Alle “esperte” Lo Bianco, Guiggi, Paggi, Cardullo e Skowronska, la società ha dato in mano all’allenatore omegnese un gruppo di baldi giovani come Sylla e Popovic, e atlete sulla rampa di lancio come Gennari, Partenio e Suelen: quest’ultima seppur esordiente nel Campionato Italiano, può già vantare parecchia esperienza nella Superliga Brasiliana. Bergamo vanta la più grande tradizione tra le squadre del massimo campionato, una striscia vincente iniziata nella stagione 95-96 e continuata con la vittoria in Coppa Italia della scorsa stagione che probabilmente ha restituito a tutto il gruppo quella consapevolezza di poter tronare a lottare per il trofeo più ambito, dopo la paura di dover soccombere agli alti investimenti che altre società si possono permettere di effettuare. Lo Bianco, Lavarini e il D.G. Panzetti possono a pieno merito essere identificati come il simbolo di questo momento felice della squadra bergamasca e del riscatto che si è operato in questi lunghi anni dove, comunque, Bergamo è sempre apparsa come una squadra protagonista e un campo difficile da conquistare, con un pubblico di grande affetto e cultura. Lo è stato anche nella gara con Novara, dove quasi 2500 persone hanno applaudito il successo delle loro beniamine contro una delle formazioni tra le più indicate come protagoniste di questa stagione. La formazione lombarda, reduce da un successo di prestigio dalla trasferta di Scandicci contro un’altra delle società che ha operato un profondo sforzo per allestire un sestetto competitivo, ha lottato riuscendo ad arrestare il recupero delle piemontesi, che già in precampionato – in una gara amichevole – avevano rimontato due set di svantaggio contro una squadra, quella di Bergamo, che potrebbe avere nella tenuta forse il problema maggiore, essendo tra i sestetti in campo con il più alto tasso … di età. Ha reagito con i muri di Popovic e con gli attacchi di Sylla, due delle nuove leve più interessanti del nostro campionato. Novara ha sbagliato molto, soprattutto in attacco non sempre trovando la giusta alchimia tra regia e suoi attaccanti, ma di tempo per farlo Fenoglio potrà averne a disposizione, anche se già sabato bussa alle porte la sfida con Casalmaggiore, fresca vice Campione del Mondo che però nel nostro campionato sta ancora avendo grosse difficoltà per trovare un buon equilibrio. Anche per la formazione guidata da Gianni Caprara sono stati tanti, troppi, gli errori che hanno contraddistinto i primi due set e, una volta limati quelli, la differenza tra le Campionesse d’Europa e la formazione di Bolzano è apparsa notevole. Casalmaggiore, come nella passata stagione, riesce a trovare subito il rendimento dei propri centrali e dell’opposto, anche per merito di Lloyd che ha spiccate caratteristiche di gioco al servizio delle zone due e tre, ma deve ancora trovare l’intesa con le schiacciatrici per permettere a questa formazione di risolvere gli incontri con la giusta dinamica e concentrazione. Cosa che ha avuto Scandicci, nella partita clou della giornata, battendo Modena dopo un recupero notevole nel secondo set. Già in svantaggio per 1 a 0 e sotto anche di 8 punti nel corso di quello successivo la formazione allenata da Chiappafreddo è riuscita, grazie al servizio ma anche agli innesti dell’allenatore umbro (a proposito: un grande pensiero a questo popolo di immenso spirito e cultura che sta subendo in questo momento l’ennesimo problema esistenziale della propria terra!), a ribaltare il risultato battendo la formazione emiliana, capolista fino a quel momento, addirittura con incredibile semplicità negli ultimi due set. Merito di Adenizia, la centrale brasiliana, fresco arrivo del nostro torneo, che con 10 muri - 4 dei quali consecutivi nel momento importante del terzo set - ha dato l’impronta al risultato finale della propria squadra. Vittoriosa anche Conegliano che riscrive il 3 a 0 nella tabella dei propri risultati tornando al modulo “2”, con Ortolani opposta e non schiacciatrice. In coda in questo momento con lo zero in condotta rimane solamente Montichiari: le bresciane per la quarta volta in sei set perdono ai vantaggi contro formazioni di buon livello, Novara e Busto, dimostrando di avere tutte le caratteristiche di competitività che potrebbero portare a buoni risultati non appena Barbieri riuscirà a inserire a pieno regime tutte le giocatrici arrivate, compresa Nikolic rientrata da poco dopo un lungo infortunio. Un plauso a Paola Egonu per il nuovo record di punti realizzati nel massimo campionato femminile, 46 in cinque set, che le permettono in questo momento di risultare la top scorer del torneo; per una ragazza di 18 anni non è poco se poi consideriamo che è italiana, potrebbe essere veramente tanto per il futuro delle azzurre!
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