Pallavolo di … lungo Corso

di Luciano Pedullà

12/09/2013

Luciano Pedullà al Workshop di RomaLuciano Pedullà al Workshop di Roma
Luciano Pedullà al Workshop di Roma
Milano e Roma: antagoniste nell’economia, nella storia, nello sport, anche attraverso l’ultimo Trofeo delle Regioni dove hanno duellato le Rappresentative femminili di Lombardia e Lazio per conquistare la vittoria finale. Così distanti ma anche così vicine attraverso il Work Shop che anche quest’anno il duo Dallari, Lanfranco e Lorenzo, obbligatoriamente in ordine alfabetico, hanno inteso organizzare dimezzando, o forse raddoppiando, quanto realizzato nella scorsa stagione. Un anno fa, infatti, a Milano si erano alternati a parlare oltre il sottoscritto anche i più titolati Bosetti, più di dieci volte tricolore nei Campionati Giovanili, Giovanni Guidetti attualmente Campione d’Europa con il suo Club (a proposito auguri per il prossimo matrimonio), poi Giuliani Campione Italiano, Lorenzetti forgiatore di pallavolisti e Zanini tecnico oltre ogni limito neo C.T. della Turchia maschile, in una due giorni da seguire con grande passione. Quest’anno le forze si sono moltiplicate e il Corso passa da Roma a Milano, attraverso uno sforzo organizzativo notevole, ma raggiungendo una base molto più ampia sia per numero che per estensione geografica. Il Corso di Roma, dove mi hanno accompagnato nelle relazioni Daniele Bagnoli e Alberto Giuliani due grandi maestri di pallavolo, si è appena concluso e l’eco dello stesso riempie ancora mente e cuore come una esperienza difficilmente dimenticabile. La pallavolo si aggiorna e con lei i tecnici d’Italia sono sempre più curiosi di conoscere perché e come si deve passare attraverso una determinata metodologia e programmazione tecnica e tattica, per essere capaci di insegnare costantemente gli argomenti che maggiormente impregnano la pallavolo moderna. Il ruolo di ricettore attaccante nella pallavolo femminile, il palleggiatore e il rapporto tra muro e difesa erano i tre argomenti trattati con estrema semplicità e completezza ma con argomentazioni particolarmente chiare e altrettanto importanti, che non possono che aver lasciato soddisfatti neofiti e più esperti. Tra questi è stato piacevolissimo sorprendere, ancora una volta, Simonetta Avalle attenta e partecipe auditrice nonostante la sua grande esperienza. D’altronde la forza dei tecnici deve essere contrassegnata dal costante interesse che si pone nelle argomentazioni di differenti comportamenti e vissuti che permettono di acquisire anche minute cose nuove o fondamentali conferme, o anche solo di vivere tra colleghi un comune sviluppo delle attività. E’ il pane, la sostanza vitale quotidiana di chi, bravo o meno che possa essere, deve saper partecipare periodicamente se vuole rimanere costantemente all’altezza delle richieste delle giocatrici e dei giocatori che allena. Personalmente ho vissuto con grande entusiasmo ogni momento, dalle relazioni incredibilmente eccezionali, non trovando aggettivo superiore, di Bagnoli e Giuliani che in ogni loro parola sanno creare spunti di grande intensità per tornare in palestra con maggiore capacità operativa, fino al confronto con i tecnici convenuti che hanno espresso il loro interesse attraverso domande di grande qualità, curiosità e competenza. Spero di essere riuscito a riportare le mie conoscenze tali da rendere proficuo il mio intervento e l’ascolto degli intervenuti e se dovessi essere riuscito, lo diranno solamente le ulteriori possibilità che mi verranno date in futuro di fare esperienze di questo genere, che sono un grande arricchimento tecnico, sociale, educativo e sportivo: grazie per avermelo permesso a tutti, dal Comitato Regionale del Lazio, agli iscritti, ai colleghi e al Dallari Team, quello della pallavolo, ovviamente!
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