Paola Croce: "Ingannate e amareggiate"

23/01/2013

Paola Croce in bagher con la maglia della nazionalePaola Croce in bagher con la maglia della nazionale
Paola Croce in bagher con la maglia della nazionale
"Sono davvero molto molto delusa e amareggiata, e come me tutte le mie compagne: ci hanno letteralmente prese in giro". Paola Croce, libero della nazionale e di Modena ha il morale sotto i tacchi causa le note vicissitudini vissute della sua società, che da poche ore ha deciso ufficialmente di ritirarsi dal campionato. "I dirigenti ci hanno ingannato, sfruttando la forza d'animo e l'amore per la pallavolo di un gruppo formato da giocatrici davvero encomiabile: ci hanno parlato per giorni di un progetto poi risultato inesistente, hanno giocato sulla nostra salute. Insomma, una brutta favola senza il lieto fine".
Lo stato d'animo che prova Paola, ovviamente condiviso da tutte le sue compagne, è a dir poco comprensibile e condivisibile. "Noi abbiamo continuato ad allenarci e a lavorare con meticolosità, anche per tenera la testa libera dai pensieri negativi, animate dall'amore che nutriamo per questo sport. Però adesso la realtà è davvero amara: si chiude, e non sappiamo quale sarà il nostro domani. Speriamo davvero che il mercato possa riaprirsi e che tutte noi riusciamo a trovare una nuova sistemazione". In Italia o all'estero? "La possibilità che andiamo in altri campionati credo sia remota, anche perchè un'eventuale squadra interessata a noi non potrebbe utlizzarci nelle Coppe: uno dei grandi inganni della nostra dirigenza è stato quello di illuderci fino a quando siamo state incluse nelle liste Cev per disputare la Challenge Cup. Il giorno dopo la chiusura delle liste ci hanno detto che non c'erano più soldi, aggiungendo pertanto al danno la beffa. Poi l'altro giorno la doccia fredda dei contratti di sponsorizzazione pressochè inesistenti, dopo la nostra protesta in occasione della partita contro Conegliano".
A proposito di soldi: quanti stipendi vi sono stati corrisposti? "In questa stagione ci hanno pagato un solo stipendio. Le atlete che erano qui dallo scorso anno hanno ricevuto questi soldi per completare le spettanze della passata annata: traducendo, significa che hanno lavorato senza prendere un euro da metà agosto. Bello, no? A questo punto non ci resta che restare in forma in attesa di una chiamata, che ci auguriamo potrà arrivare. E presto". In bocca al lupo, Paola. A te e a tutte le tue compagne, esempio di rettitudine comportamentale purtroppo tradita. Al di là di quelle che sono le considerazioni e le giustificazioni addotte.
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