Pari e patta

di Luciano Pedullà

10/12/2010

Pari e patta
Finisce con due vittorie e due sconfitte, ma con sapori differenti, la tre giorni di coppe europee. La vittoria di Bergamo era obbligata, se le orobiche volevano rimanere in corsa per la seconda fase della manifestazione. Dopo un primo set con partenza stentata, la squadra di Mazzanti, grazie anche alla sicurezza data dal rientro di Nucu, Piccinini e successivamente Merlo, ha preso decisamente il sopravvento sullo Spalato, e la partita non ha più avuto incertezza. Le croate di Vercesi, lui è sempre spettacolare anche quando non lo è la sua squadra, sono sembrate poca cosa: comunque Bergamo ha dimostrato di avere già, nelle sue giovani, quel carattere che serve, sempre, nei momenti della verità. Un grande investimento per il futuro.
Altrettanto facile e scontata la vittoria di Pesaro, mentre Villa Cortese guadagna solo un punto dalla trasferta in terra francese. Non sono nella testa di Abbondanza, ma se la sua idea è stata quella di verificare la propria formazione, con inserimento stabile di Hodge contro una avversaria di livello, direi che non solo l’esperimento è stato validissimo, ma anche che la giocatrice americana ha dimostrato un potenziale d’attacco veramente micidiale. E nonostante la squadra non stia giocando, per il momento, una bella pallavolo, ritengo che Marcello possa dormire sonni tranquilli: sconfitte come quelle di giovedì servono tantissimo per crescere e l’allenatore romagnolo lo sa benissimo.
Brutta sconfitta, invece, quella di Urbino contro l’Uralochka, formazione candidata alla vittoria della Coppa Cev. L’abbinamento non è stato tenero, con la formazione marchigiana, che dovrà sudare le famose sette camicie, negli Urali, per ribaltare un risultato che sembra spietato, mentre altre formazioni, sicuramente meno forti, hanno strada spianata addirittura fino alle semifinali: Le Cannet, Gornicza, Dresdner dovrebbero avere vita facile per scontrarsi per la finalissima.
Nelle partite infrasettimanali balza all’occhio l’assenza di un pubblico numeroso nelle gare giocate in Italia: ai 4000 spettatori presenti in Polonia, dove il campionato, grazie ad uno spettacolare servizio televisivo, dovuto a riprese di altissima definizione (il ferma immagine dei palloni sulle linee o di quelli toccati dal muro risulta più che eccellente), fa da contraltare un massimo di 1200 presenti, nella partite disputate in Italia. Meglio solo di Svizzera e Spagna. Forse, iniziano da questi numeri le difficoltà della pallavolo in Italia, dove gli investimenti, spesso anche nei campionati di serie inferiori, sono notevolmente superiori alla risposta dell’utenza.
Tornando al Campionato Italiano, sabato dovremmo goderci uno spettacolo avvincente tra Pesaro e Bergamo, una delle sfide più appassionanti delle ultime stagioni che si è ripetuta costantemente tra Coppe e Campionato. Pronostico aperto a qualunque risultato, nonostante le assenze nelle fila lombarde ed il recupero dell'americana Hooker. Molte incertezze anche dalle altre sfide, in un campionato di A1 che garantirà molte emozioni.
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