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Per gli azzurri Mondiale finito male, per le azzurre Mondiale iniziato bene
Per gli azzurri Mondiale finito male, per le azzurre Mondiale iniziato bene
29/09/2018
Il
Grande Sogno azzurro
è svanito, dissolto nel nulla. L’
Italia è fuori dalle prime quattro del Mondiale maschile
e sarà costretta a vedere da semplice spettatrice la due avvincenti semifinali della rassegna iridata in programma sabato al PalaAlpitour di
Torino
.
BRUTTO APPROCCIO.
Dopo una prima fase esaltante, sia come gioco che come passione suscitata tra i tifosi a
Roma
e a
Firenze
, la squadra di
Chicco Blengini
ha giocato come doveva e poteva a
Milano
. Nella
città della Mole però si è dissolta come neve al sole
, sbagliando completamente l’approccio a entrambe le partite decisive per entrare nel lotto delle squadre che si contendono una medaglia. Mercoledì sera è stata letteralmente travolta dalla
Serbia
, capace di rifilare agli azzurri il più classico e sonoro dei 3-0; venerdì sera, scesa in campo con la calcolatrice visto che non avrebbe potuto concedere alla
Polonia
più di 60 punti in totale, ha perso il primo set addirittura
25-14
. Credo che non servano troppi commenti, il risultato dice tutto da solo. I motivi? Tanti nel contempo, chi segue questo sport da tempo lo sa. Squadra corta? Preparazione mentale sbagliata? Inadeguatezza di qualche giocatore? Quando si perde così vale tutto e il contrario di tutto. Il tempo per le riflessioni arriverà. Per il momento bisogna leccarsi le ferite, pensando alla grande occasione gettata al vento: finora c’è stato il
pubblico delle grandi occasioni
dovunque, gli
ascolti televisivi sono stati da record
e l’
organizzazione è stata ineccepibile
. Peccato. Punto.
PODIO-CHIMERA.
Come giustamente faceva osservare
Samuele Papi
durante l’incontro che abbiamo condiviso venerdì con la
Federazione
e i suoi partner,
DHL
in testa, l’Italia non sale sul podio mondiale dall’ormai lontano 1998, quando in
Giappone
aveva vinto il terzo titolo iridiato consecutivo e tra l’altro l’ultimo punto della finale contro la
Jugoslavia
l’aveva messo a segno proprio lui. Poi tante delusioni, passando dall’
Argentina
nel 2002 al
Giappone
nel 2006, da
Roma
nel 2010 (quarto posto finale) alla
Polonia
nel 2014, quando gli azzurri hanno chiuso addirittura con un deludente 13° posto. Questa volta il piazzamento finale è il quinto, visto che venerdì sera l’Italia ha comunque onorato la maglia lottando fino al termine e battendo alla fine 3-2 la Polonia (che dal prossimo anno potrà schierare in nazionale il fenomeno
Leon
). Obiettivamente troppo poco viste le premesse e le attese. La delusione è infinita, al pari di quella che provano la
Francia
e la
Russia
, altre escluse a sorpresa da questo torneo impietoso.
IL FUTURO.
Bisognerà a breve riflettere molto su come impostare il lavoro in vista dell’
Olimpiade di Tokyo
, non troppo lontana, guardando oltre l’ostacolo. E pensando con attenzione alla crisi ormai endemica che caratterizza il
ruolo dei martelli
e che ha creato un preoccupante vuoto generazionale. Più italiani in campo come invocano in tanti? Esperienze all’estero per i più promettenti? Collegiali permanenti? Le idee sono tante: occorre prendere una decisione a breve e poi tenere le posizioni, questo è indubbio.
SEMIFINALI MONDIALI.
La prima semifinale è in programma alle 17.00 e mette di fronte
Serbia e Brasile,
due squadre in grado di esprimere una pallavolo di eccellente qualità, abbinando una tecnica sopraffina a eccellenti doti fisiche, fondamentali per interpretare questo gioco in maniera moderna. La squadra di
Nikola Grbic
, con il morale alle stelle e pertanto pericolosissima, è infarcita di campioni da tempo protagonisti del campionato italiano: da
Atanasijevic
a
Kovacevic
, da
Jovovic
a
Petric
, da
Petkovic
ai centrali
Lisinac e Podrascanin
. I campioni d’Olimpia, allenati da
Renan Dal Zotto
, amano invece il volley-fantasia e possono contare sul genio in regia di
Bruno
, nuovo palleggiatore di
Civitanova
. La seconda semifinale è invece in scena alle 21.15 e vede in campo
Stati Uniti e Polonia
, due squadre che applicano la semplicità e l’efficacia della pallavolo in maniera esemplare: la nazionale stelle e strisce, favorita per la medaglia d’oro secondo gli addetti ai lavori dopo l’inattesa uscita di scena della Russia, affina la tecnica fin dai tempi del college e può contare sulla classe di
Sander, Anderson, Russell, Christenson e Holt.
I campioni del mondo in carica, affidati ora alla guida del belga
Vital Heynen
, interpretano la pallavolo in maniera canonica, con solidità del muro e attacchi basati sui bravissimi martelli
Kubiak e Szalpuk
oltre che sul ritrovato opposto
Kurek
, in splendide condizioni.
AZZURRE VINCENTI.
È iniziato con una vittoria il
Mondiale femminile
per l’
Italia
, che a
Sapporo
ha battuto con un netto 3-0 la
Bulgaria.
Ottimo l’esordio per le ragazze di
Davide Mazzanti,
che hanno avuto 17 punti da
Paola Egonu
e 16 da una brillante
Miriam Sylla
. Il prossimo impegno per le azzurre è domenica contro l’abbordabile
Canada
: è importante continuare a crescere, migliorando la chimica di squadra e la propria autostima per essere protagonisti nella difficile rassegna giapponese.
Buona pallavolo e buoni Mondiali a tutti!
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