Per i play off Mastrangelo riceve, schiaccia e diverte

di Adelio Pistelli

08/04/2011

Gigi Mastrangelo in attacco da posto 4Gigi Mastrangelo in attacco da posto 4
Gigi Mastrangelo in attacco da posto 4
Di necessità virtù. Cuneo in emergenza, senza Parodi e con Wijsmans in difficoltà per una caviglia che non guarisce. Ma i play off non aspettano. Anzi, c’è chi ha già sentenziato (o quasi) un difficilissimo e delicato cammino dei campioni d’Italia considerate proprio le assenze di pedine fondamentali nella scacchiere dei piemontesi. Ma i play off non aspettano e, alla Lannutti band cosa fanno nella immediata vigilia delle sfide scudetto? Di necessità, virtù, appunto e quando parte gara-uno contro Verona, gradualmente scopri la ‘nuova’ squadra di Giuliani. Il tecnico disegna novità che sanno di sfida. Una su tutti: la scelta di Mastrangelo, schiacciatore-ricevitore. “Mi sono divertito come un ragazzino e sono felice di aver contribuito al successo”.
Parole che raccontano lo stato d’animo del centralone di Cuneo, per una sera tornato indietro nel tempo. Sì, ha sempre giocato da centrale, Luigi (Gigi per gli amici) Mastrangelo. E’ il ruolo che lo ha reso famoso, che lo ha fatto conoscere alle platee italiane e internazionali per una carriera straordinaria. Ma ci voleva il definitivo ritorno a casa –Cuneo, ci volevano episodi sfortunati perché il Mastro nazionale diventasse protagonista in un ruolo che aveva coperto quando era ragazzino, alle prime serie avventure nel mondo volley. La scelta del tecnico Giuliani è figlia delle emergenze, ovviamente ma diventa doppiamente felice guardando a come giocatore (e compagni) si sono adeguati ad una situazione delicata perchè ricca di problemi. La felice serata di Mastrangelo schiacciatore-ricevitore è anche la conseguenza di come il gruppo ha fato quadrato al via dei play off. Una squadra carica di campioni pronti ad ogni sacrificio tecnico tattico per cercare di limitare i danni e lanciare, comunque, un segnale. Un esempio arriva proprio da Mastrangelo, consapevole che avrebbe passato una serata difficile. Facile immaginare, infatti, che venisse cercato spesso dai battitori di Verona con la giusta convinzione di minare pesantemente la costruzione del gioco piemontese. E invece, Mastrangelo è diventato
gradualmente un grande protagonista, con una prestazione ricca di splendide giocate in attacco e precise ricezioni ogni volta che Lasko e soci hanno cercato le braccia del centrale, pardon, del ricevitore di Cuneo. E’ chiaro, lo stesso giocatore si rende conto che ogni volta sarà sempre un esame e che, magari, qualcosa non funzionerà. Ma intanto il Mastro nazionale (a proposito: chissà se Berruto ci farà un pensierino come alternativa a Savani e Zaytsev…) ha regalato una piacevolissima serata al suo tecnico, ha divertito (divertendosi) con i suoi compagni, ancora una volta padroni di un match dove non era facile trovare continuità ed equilibrio, viste le problematiche esplose ultimamente. “Ho capito, è arrivato il momento di smettere di giocare - ha detto sorridendo Wijsmans poco dopo la fine di gara uno contro Verona -. Ho perso il posto da schiacciatore. Vorrà dire che farà il capitano non giocatore”. Altre parole che rendono chiara la bella atmosfera che regna negli esce spogliatoi di Cuneo. Di una squadra che sa, ovviamente, quando sarà dura cercare di difendere lo scudetto; che si rende conto che già domenica (a Verona, per gara-due) sarà un’altra partita. Intanto, però, si godono la felice partenza e tutto ciò che la prima vittoria dei quarti play off ha regalato. “Guardiamo avanti, una palla alla volta” ripete il tecnico Giuliani, il mister amico di una squadra dove proprio l’amicizia sembra essere una dote in più soprattutto quando ci sono problemi da affrontare e da risolvere insieme. Come vincere.
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