Pesaro in Champions unisce l’Italia

di Luciano Pedullà

18/03/2011

Pesaro in Champions unisce l’Italia
Pesaro è volata a Istanbul e con lei, scusate la retorica, l’Italia unita. Sono rimaste le due squadre marchigiane a rappresentare in Europa la pallavolo femminile italiana, quel feudo che per tanto tempo è stato nostro appannaggio e, in alcuni casi, anche dominio. La formazione di Tofoli ha raggiunto la capitale turca senza Hooker, indubbio punto di forza della squadra, andata negli Stati Uniti per curarsi ed essere pronta a farsi ben pagare da un’altra squadra, magari oltre cortina. Sembra inutile, ma è doveroso, commentare questa misera vicenda che mette in luce, per l’ennesima volta, la mancanza di rispetto delle regole nella pallavolo di vertice italiana, che rimane ancora legata alla spregiudicatezza di alcuni incontrastati personaggi che vogliono determinare un movimento privo di meritocrazia, competitività e corretto mercato, soltanto per comandare la spartizione del potere a vantaggio di propri assistiti e tutelati. Anche questo è doping: ovvero, cercare di condizionare le prestazioni sportive, attraverso azioni al di fuori dell’etica sportiva. Sarebbe bello tornare a una sana e onesta competizione. Quella che, comunque, metteranno in campo Guiggi, Ferretti e compagne, arrivate per la prima volta a una Final Four di Champions League e che, con o senza l’opposta americana, vogliono onorare e cercare di vincere. Pesaro, naturalmente, non parte battuta solamente perché è incompleta: dovrà però fare grande affidamento sull’alto rendimento delle sue capostipiti, nel gioco di primo tempo, per permettere a Flier e Saccomanni di attaccare contro il muro avversario in affanno. La partita contro le azere di Baku si presenta complicata per questo motivo: la squadra diretta da Brdjovic vanta molti centimetri in prima linea e un sistema di muro molto difficile da superare. Nelle partite di qualificazione ai play off, la sfida tra la squadra Campione d’Italia e quella dell’Azerbaijan si era conclusa con una vittoria per parte, con la vittoria del Baku in casa propria per 3 a 1, dove Pesaro affrontò la gara con l’assenza, guarda un po’, di Hooker, ma vittoria Pesarese per 3 a 2 in Italia con una prestazione di grandissimo appeal del proprio capitano Martina Guiggi. La ricezione, sulle spalle di De Gennaro e Usic, soprattutto, dovrà placare l’efficacia del servizio di giocatrici come Mammadova che ha, in questo fondamentale, una delle sue temutissime armi, consentendo a Ferretti di tenere costantemente in azione le proprie centrali. Lo scontro tutto turco, per società di appartenenza, vedrà di fronte, oltre a due tecnici, attualmente, tra i più quotati in campo internazionale, Guidetti da una parte e Ze Roberto dall’altra, due formazioni che hanno speso molto ed hanno cercato di portare a casa i migliori talenti della pallavolo internazionale. L’ha fatto soprattutto il Fenerbahce, producendo i suoi primi vittoriosi risultati aggiudicandosi il Campionato Mondiale per club, facendo arrivare in Turchia, nelle ultime stagioni, da prima la donna volante Osmokrovic, poi Fofao in palleggio, Skowronska, Kilic e Furst. Il Vakif Gunes ha risposto reclutando Glinka, Nikolic e Poljak: in campionato alla formazione di Guidetti è già riuscito a mettere alla berlina la squadra prima al mondo, ma allora il Fenerbahce, per regolamento, non poteva schierare tutte le sue straniere … Che lo spettacolo inizi e vinca il migliore, purché sia Pesaro, ovviamente!
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