Pesaro-Villa Cortese, supersfida tricolore

di Lorenzo Dallari

14/05/2010

Pesaro-Villa Cortese, supersfida tricolore
E’ stata una bella partita, in estrema sintesi: ricca di pathos, colpi di scena, incertezza, adrenalina. E alla fine l’ha spuntata la Scavolini Pesaro, capace innanzi tutto di uscire dalla buca nella quale era precipitata in maniera evidente nel primo set: le campionesse d’Italia hanno iniziato la serie finale molto contratte, poco lucide tatticamente e molto imprecise. Ne ha così saputo approfittare una pimpante Mc-Carnaghi Villa Cortese, che sul 4-3 del secondo parziale ha però perso per infortunio la sua regina, Tai Aguero: la sua caviglia sinistra si è infortunata cadendo sul piede di Senna Usic, il più classico degli infortuni del volley. Un urlo di dolore, poi la sua incredibile voglia di rigettarsi nella mischia stringendo i denti ha avuto la meglio: e così la stella dei Caraibi è tornata in campo, quando sul finale di set la sua squadra era avanti 24-20 ma sentiva sul collo il fiato delle marchigiane che ringhiavano e recuperavano. E’ finita 33-31 per la Scavolini e questo set potrebbe essere stato la chiave di volta della serie di finale, visto che le biancorosse si sono rinfrancate, hanno preso coraggio, hanno iniziato a lottare e alla fine l’hanno spuntata 15-13 al tie breack grazie soprattutto alla forza dirompente della solita Carolina Costagrande, 35 punti su 81 attacchi, una vera forza della natura. E’ stata lei alla fine a vincere il faccia a faccia tra le due superstar di una finale che si preannunciava molto equilibrata, esattamente come ha detto il campo in Gara1. Si riparte dunque dall’1-0 per la squadra del debuttante Riccardo Marchesi, che non ha avuto un apporto superlativo dalle centrali né dalla Usic, ma ha trovato cammin facendo la lucidità in regia di Francesca Ferretti. E Villa Cortese? Ha lottato caparbiamente, confermando di aver meritato il successo in Coppa Italia contro la Foppapedretti Bergamo e la qualificazione alla finale prima finale tricolore della sua storia contro sempre contro le campionesse d’Europa. Ma alla fine potrebbe pagare il fatto di avere un organico non troppo ricco: eccellente nel gruppo-base, non altrettanto nelle alternative in panchina. E proprio da questo parte la riflessione sul prosieguo della serie, soprattutto se Tai Aguero non dovesse farcela. Chi giocherebbe? La capitana Francesca Nicora oppure la giovane speranza Caterina Bosetti, due giocatrici molto diverse tra loro, entrambe inevitabilmente ben lontane dal fenomeno Aguero. Per il resto, bisogna capire come intende interpretare la partita la Berg e come giocheranno i martelli Cruz (eccellente per 3/4 di Gara1) e Secolo (invece sottotono), facendo invece affidamento sulle eccellenti condizioni di Sara Anzanello e di Vesna Durisic (che però ha evidenziato problemi ad una caviglia: la stagione è stata lunga e dura assai, anche fisicamente…). Sabato sera va in scena Gara2 (diretta Sky Sport 2 dalle ore 20.00) sempre al Palas di Pesaro, dove la Scavolini ha vinto il suo primo scudetto due anni fa e dove l’altra sera il pubblico ha dato l’ennesima testimonianza di intelligenza alzandosi ad applaudire Tai quando si è infortunata. Gara3 invece si gioca martedì sera (diretta Sky Sport 3 dalle ore 20.00) al Palalido di Milano, dove è in programma anche l’eventuale quarto atto di una finale che non ha ancora finito di stupire, potete starne certi. 
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