Petrucci: il volley non tradisce mai lo sport italiano

di Lorenzo Dallari

25/01/2012

Gianni Petrucci, presidente del ConiGianni Petrucci, presidente del Coni
Gianni Petrucci, presidente del Coni
Breve ma significativa chiacchierata con Gianni Petrucci, numero uno del Coni, amico di vecchia data, grande appassionato e conoscitore del volley. L'occasione me l'ha offerta la sua visita al Centro Pavesi di Milano, la bellissima casa del nostro sport.
“La pallavolo è un grande movimento, uno dei prime 3-4 più importanti del nostro Paese. E questo bellissimo centro sportivo ne è il vanto: complimenti davvero”.
Inevitabile proiettarsi in prospettiva olimpica con il numero uno dello sport italiano. “Il volley all’Olimpiade non ha mai tradito: è vero che non ha mai vinto l’oro, ma ha sempre onorato l’Italia. Sono certo sarà così anche a Londra: le azzurre si sono già brillantemente qualificate vincendo la Coppa del Mondo, gli azzurri sono certo faranno altrettanto nel prossimo torneo che si giocherà in Bulgaria”.
Per il momento sono solo due le nazionali che hanno staccato il biglietto per la rassegna a Cinque Cerchi, volley femminile e pallanuoto maschile: e al massimo saranno 4, se ce la faranno pure il volley maschile e la pallanuoto femminile. Un po’ poco? “Purtroppo la grande delusione si chiama basket, il grande assente, ma è un peccato non ci sia neppure il calcio, che è sport olimpico nella sua essenza nonostante non tanti la pensino in questo modo. L’Italia comunque deve restare tra le prime 10 nazioni del mondo in quanto a medagliere: è questo il nostro obiettivo”.
Sperando che a salire sul podio siano pure le ragazze di Barbolini e i ragazzi di Berruto. “Faccio un tifo sfrenato per loro ovviamente. Complimenti a Barbolini per quanto ha già saputo fare. Lo reputo un grande allenatore e una persona dal temperamento giusto per svolgere il ruolo che sta occupando: sempre pacato, mai una parola o un gesto fuori luogo. Gran bella persona”. 
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