Piace? Piacenza...

di Luciano Pedullà

26/02/2013

L'attacco di Busto Arsizio contrastato dal muro di PiacenzaL'attacco di Busto Arsizio contrastato dal muro di Piacenza
L'attacco di Busto Arsizio contrastato dal muro di Piacenza
C’era attesa per l’anticipo di sabato tra Piacenza e Busto Arsizio, sia perchè si affrontavano due tra le prime della classe, forse le favorite alla vigilia della stagione e probabilmente fino alla fine della regular season, ma soprattutto per l’arrivo di Gianni Caprara sulla panchina emiliana che si avvicendava con l’esonerato Davide Mazzanti. L’allenatore bolognese, già nella stagione in corso sulla panchina di Villa Cortese, uno dei tecnici di maggior curriculum del torneo italiano, ha subito firmato con un sigillo la vittoria contro Busto risultando particolarmente importante nel successo finale della squadra piacentina. Al di là delle situazioni tattiche elaborate per la partita, l’atteggiamento del tecnico di Medicina ha sicuramente collaborato per dare quella sicurezza che era necessaria in questo momento alla squadra di Piacenza. Caprara ha mantenuto un comportamento positivo nei confronti del gruppo e dei singoli elementi anche quando la partita si volgeva in senso negativo, incoraggiando la propria formazione con l’entusiasmo tipico della gioia della prima volta. Quello che, forse, noi allenatori non sempre riusciamo a mantenere costante in tutta la stagione, nelle partite e nei momenti di lavoro in palestra che pure sono numerosi per ore e impegno, e che se sorretti da un atteggiamento favorevole possono generare un fattore in più spesso decisivo nel risultato finale. La partita è vissuta su attimi sporadici, su cambi amministrati sapientemente per far riposare mentalmente schiacciatrici e palleggiatrice, poi rigettati immediatamente nella mischia per confermare che in questo momento alcuni elementi in campo sono fondamentali per la squadra e risultano determinanti per il risultato finale, su consigli semplici, a volte essenzialmente tattici ma suggeriti con serenità, chiarezza e obiettività: questa è stata la partita di Caprara che, vestito di nuovi panni in soli sette giorni, si è calato rapidamente in una realtà quasi tutta nuova per lui. Probabilmente la gara avrebbe potuto avere lo stesso volto anche se in panchina ci fosse stato Mazzanti: il valore dell’allenatore e la stima che il mondo pallavolistico nutre nei suoi confronti è talmente radicato che non è possibile pensare altrimenti. Però rimane il fatto che Piacenza ha avuto una grande spinta dall’arrivo del nuovo tecnico e sarà importante per il loro epilogo del torneo che la luna di miele possa trasformarsi in un matrimonio stabile e duraturo. Sarebbe però comunque riduttivo non ricordare che a Busto, oltre a Lloyd, mancava Valentina Arrighetti, elemento di alto valore per la formazione varesina non solo per la presenza tecnica in campo ma, soprattutto, per quella di risolutezza che spesso riesce a trasmettere come caratteristica alla sua formazione. Pisani non ha demeritato facendosi trovare spesso presente a muro dove ha portato a casa un bottino cospicuo di punti situazione interessante in chiave azzurra, per le scelte che Mencarelli dovrà fare a breve. Fondamentalmente il campionato non ha subito sussulti e le vittorie di Bergamo e Villa Cortese confermano quali sono le squadre che dovrebbero essere le protagoniste nel finale di stagione. Chieri invece incappa in un’inaspettata sconfitta contro Bologna ma più per la condizione di forma mostrata nelle ultime gare dalla squadra diretta da Salvagni, che dalla compagine contro la quale ha subito l’impasse. Bologna, infatti, dall’arrivo di Beltrami e grazie agli ultimi inserimenti di Lipicer e Brussa ha cambiato notevolmente volto. Ora la squadra ha un gioco gradevole: buona battuta, capacità di efficienza positiva in attacco e presenza attiva in difesa sono le caratteristiche che il tecnico di Omegna ha saputo attribuire al suo team. Insomma il cambio di panchina speso può suggellare la crescita della squadra, ma è importante che non diventi l’alibi per coprire problemi maggiori che spesso non sono da ricercare nella conduzione tecnica, affinché siano evitate le situazioni risibili che ogni tanto avvengono nel mondo del calcio.
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