Piero Molducci campione di Spagna

di Lorenzo Dallari

27/04/2013

Piero Molducci e Lorenzo Dallari a Sky SportPiero Molducci e Lorenzo Dallari a Sky Sport
Piero Molducci e Lorenzo Dallari a Sky Sport
Conosco Piero Molducci da non mi ricordo neppure più quanti anni. Un'eternità. Romagnolo doc, in passato ottimo palleggiatore e straordinario beacher, poi bravo allenatore con tante esperienze sempre mixate a Forlì, che nel cuore gli è sempre stata e gli sta. Da pochi giorni è diventato per la seconda volta campione di Spagna con l'Almeria, lo stesso club che aveva guidato al titolo iberico nel 2004. "Veramente una bellissima senzazione: nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla mia squadra, molto giovane, con addirittura tre giocatori del 1992 e del 1993 titolari. Invece abbiamo disputato un'ottima stagione, ma soprattutto siamo riusciti a crescere incredibilmente nel corso della stagione, e alla fine il nostro successo è stato più che meritato". E' comprensibilmente soddisfatto Piero, e lo si capisce bene durante il suo intervento a Sky Sport 24, divenuta ormai la casa degli amici del volley. "Sono molto contento di questa mia seconda esperienza spagnola: ad Almeria si vive benissimo, e per me che sono un uomo di mare è un po' come stare a casa. Con la differenza che il clima è sempre mite per tutto l'anno: anche d'inverno ho vissuto in camicia e con un golfino alla sera, pranzando ogni giorno in spiaggia. Davvero straordinario". Nessun rimpianto per l'Italia dunque... "Il campionato spagnolo è senza dubbio inferiore a quello italiano: le loro migliori 4-5 squadre sono equiparabili alle ultime di A1 o alle prime di A2 qui. Però c'è una buona scuola permanente e i giovani di qualità non mancano: molti abbandonano presto l'attività per dedicarsi allo studio, e non li si può certo biasimare visto che ci sono ragazzi anche titolari nelle squadre più blasonate che guadagnano un migliaio di euro al mese. Devono pensare al loro futuro, mi pare più che logico". Quello che sta per accadere anche qui, possiamo anticipare... Pallavolista per passione autentica, una laurea in medicina mai messa a frutto, Molducci in Spagna ha trovato la sua giusta dimensione. "Là mi trovo davvero bene: il campionato dura da settembre ad aprile, poi posso tornare a casa mia, a Cervia, e dedicarmi alle mie passioni e alla gestione dell'albergo di famiglia. La pallavolo è sempre stata nel mio dna e sempre lo sarà. Approcciandola però nella giusta maniera, perchè non ho fortunatamente mai vissuto solo di pallavolo". Le parole scorrono a fiumi, come sempre accade quando ci troviamo. Inevitabile fare un pronostico sulla finale scudetto Trento-Piacenza. "Dopo gara 1 si sono avute due conferme: che può succedere di tutto tra queste due grandi squadre e che se la ricezione non funziona al meglio vince Trento, che può contare su attaccanti di palla alta più forti. Sarà decisiva gara 2". Al campo, come sempre, la sentenza inappellabile. Un'ultima curiosità: cosa ne pensa Molducci della decisione presa dalla Fivb di far continuare a ricevere in palleggio? "Sono compoletamente daccordo, perchè per avvicinare il pubblico occorre semplificare le regole: quando hanno tolto il cambio palla tutti hanno capito come funziona il punteggio nella pallavolo. La gente deve capire con facilità, altrimenti cambia e guarda altri sport". Grazie Piero, e complimenti di cuore per la tua bella impresa. 
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