Polacchi e turche sul trono d’Europa

21/05/2023

E’ stato il Pala Alpitour di Torino il teatro delle Super Finals, che per la conclusione della coppa più prestigiosa d’Europa hanno applaudito una sfida polacca al maschile e un faccia a faccia turco al femminile. A salire sul gradino più alto del podio sono stati i tri-campioni d’Europa del Kedzierzyn-Kozle e le ragazze di Giovanni Guidetti, al sesto successo nel Vecchio Continente. Complimenti sinceri. La speranza è quella di avere il prossimo anno protagoniste le squadre italiane nell’epilogo della Champions League

RE D’EUROPA. I polacchi dell’Azoty Kedzierzyn-Kozle si sono confermati per la terza volta consecutiva sul tetto d’Europa battendo in finale i connazionali del Jastrzebski Wegiel. La sfida è stata molto intensa e combattuta, ben diretta dal nostro Stefano Cesare, ed è terminata 15-12 al tie break in favore della squadra di Tuomas Sammelvuo: i 19 punti del capitano Aleksander Sliwa e i 23 del solito, bravissimo Bartosz Bednorz hanno vanificato i 20 punti messi a segno da Stephen Boyer e i 18 di Trevor Clevenot realizzati nel sestetto di Marcelo Méndez. Ai vincitori è andato un assegno di 500.000 dollari. Niente male davvero…

REGINE D’EUROPA. Le turche del VakifBank Istanbul si sono confermate campionesse d’Europa. La formazione allenata da Giovanni Guidetti ha battuto per 3-1 le concittadine dell’Eczacibasi. Miglior giocatrice una scatenata Paola Egonu, capace di mettere a segno 40 punti con il 65% di positività in attacco. Per il VakifBank si tratta del secondo titolo consecutivo, il sesto festeggiato dal 2011 a oggi: un’impresa difficile da emulare per chiunque.

TRENTO TRICOLORE. Alzi la mano chi aveva ipotizzato che Trento quest’anno avrebbe potuto vincere lo scudetto… Se uno lo fa, “peste lo colga”. E qui è d’obbligo la citazione che ha fatto l’anno scorso durante un time out Angelo Lorenzetti. Sì, Lorenzetti: un grande allenatore che ha messo senza dubbio la sua firma sul tricolore numero cinque della storia pallavolistica trentina. Il tecnico marchigiano ha ripetuto quello che aveva fatto nel 2016, quando aveva vinto con Modena e poi se ne era andato via. Adesso la storia si ripete: il tecnico marchigiano ha vinto e se ne va con il quarto scudetto personale sul petto, approdando sulla difficile panchina di Perugia (e lasciando il posto a Fabio Soli). Trento ha dominato la quinta e decisiva sfida con Civitanova, imponendosi 3-0 davanti al proprio, entusiasta e forse anche un po’ incredulo pubblico. Che di certo ha assaporato la vittoria più bella, perché la meno ipotizzata e ipotizzabile. Crescendo incredibilmente nel corso dei play off, la formazione dolomitica ha realizzato un grande sogno grazie a un gruppo molto determinato, infarcito di giovani dotati di indubbio talento come Alessandro Michieletto, Daniele Lavia e Riccardo Sbertoli, il palleggiatore che ha chiuso il match con un tocco di prima intenzione. Tre campioni del mondo che hanno assaporato per la prima volta il gusto magico dello scudetto. A regalare un tocco di classe infinita è stato Matey Kaziyski, un autentico gigante: il martello bulgaro ha messo in bacheca il quinto titolo personale a quasi 39 anni, meritandosi il riconoscimento di mvp. Un mito vivente, che adesso se ne va a Milano. E Civitanova? Ha lottato con tutta se stessa, ha stretto il cuore per tutti i play off faticando sia contro Verona che contro Milano, e in finale ha lottato fino all’ultimo match, dovendo peraltro rinunciare giocoforza all’infortunato Ivan Zaytsev nelle ultime due sfide. Con una grande spettacolo, è’ andato in archivio il bellissimo campionato maschile numero 78, con play off al cardiopalma: ha vinto Trento, applausi scroscianti a Trento. 

CONEGLIANO REGINA. E’ durato solo un set, il primo, il sogno tricolore di Milano. In un Palaverde pieno di pubblico e di entusiasmo, la squadra di Marco Gaspari ha messo in campo il cuore, e ha approcciato bene la quinta e decisiva sfida con Conegliano aggiudicandosi il primo parziale 25-23. Poi l’ingresso in campo di una sorprendente Alexa Gray ha cambiato l’inezia della finale: la canadese ha giocato la partita della vita, ha messo a segno 25 punti attaccando con il 68% di positività e ha meritato il riconoscimento di mvp. Al suo fianco ancora una volta superlativa Isabelle Haak: anche la svedese, la miglior attaccante oggi in circolazione, alla fine ha totalizzato 25 punti pesanti. A nulla sono valsi invece i 32 punti di un’eccellente Jordan Thompson, la statunitense che adesso sarà protagonista dello scambio con Paola Egonu: l’attaccante stelle e strisce va al Vakifbank Istanbul, l’opposto azzurro prende il suo posto nel Vero Volley. La trattativa è già definita in ogni dettaglio: sarà lei la punta di diamante delle lombarde che il prossimo anno giocheranno all’Allianz Cloud e che forse saranno sponsorizzate da Armani. Conegliano intanto si gode il suo sesto scudetto, il quinto di fila (con l’interruzione della stagione in cui il titolo non è stato assegnato per la pandemia: altrimenti ne avrebbe di certo uno in più in bacheca). Ha vinto grazie a un’incredibile forza d’urto, sfruttando il suo naturale killer instinct sviluppato in questi ultimi anni: e così ha centrato il tris Mondiale per Club-Coppa Italia-scudetto. Il campionato numero 78 della storia è così andato in archivio applaudendo due grandi protagoniste di una stagione ricca di emozioni. Il prossimo anno si ritroveranno di fronte anche in Champions League, che sabato vivrà le Super Finals a Torino: in campo Eczacibasi e Vakifbank per dare vita al derby turco di Istanbul (mentre in campo maschile il derby sarà polacco tra Kedzierzyn-Kozle e Jastrzebski).

Buona pallavolo a tutti!

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