Presentato alla Reggia di Venaria Reale il Progetto del 3vs3 maschile Under 13

21/02/2013

il campo da volley 3vs3 presentato tra poco alla Reggia di Venaria Reale su progetto di Berruto. il campo da volley 3vs3 presentato tra poco alla Reggia di Venaria Reale su progetto di Berruto.
il campo da volley 3vs3 presentato tra poco alla Reggia di Venaria Reale su progetto di Berruto.
Si è tenuta questa mattina nella splendida cornice della Citroniera della Reggia di Venaria Reale (TO) la conferenza stampa di presentazione del “3vs3” maschile U13, il progetto ideato dal CT degli azzurri medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra e Direttore Tecnico del settore maschile, Mauro Berruto e sviluppato in collaborazione con Kinder+Sport.
Il progetto, nato dopo una ricerca statistica e qualitativa effettuata sui tesserati della pallavolo maschile nelle ultime sette stagioni che ha evidenziato un abbandono dopo il primo campionato federale (primo anno del biennio under 14), è stato esposto ufficialmente alla stampa alla presenza del presidente federale Carlo Magri e di diverse autorità politiche comunali e regionali.
Il progetto è stato approvato lo scorso anno dalla Federazione Italiana Pallavolo che ha così permesso, dalla stagione in corso, lo svolgimento di un campionato nazionale maschile organizzato tramite i comitati periferici e valevole per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia. Il Kinder+Sport Campionato Nazionale U13 Maschile 3vs3 si articolerà in varie fasi: provinciale, regionale con una finale nazionale a 42 squadre.
Dopo il saluto istituzionale dell’Assessore regionale all’Istruzione Sport e Turismo, Alberto Cirio, è stato il presidente Carlo Magri a prendere la parola: “Oggi sono particolarmente contento perché abbiamo la possibilità di parlare di un argomento nuovo che spero possa essere utile per lo sviluppo della disciplina. Ritengo che in questo momento il progetto dia un valore aggiunto al nostro movimento giovanile. Spesso si parla solo dei risultati e delle medaglie, ma non dobbiamo mai dimenticare che i giovani sono la linfa vitale della pallavolo. Abbiamo il dovere di non fermarci mai in questo senso e questo 3vs3 è un’altra tappa per avere un futuro sempre migliore al livello tecnico. Permettetemi di ringraziare le istituzioni presenti qui oggi e il nostro sponsor che da molti anni ormai ci accompagna in queste importanti iniziative”.
Terminato l’intervento del Presidente è stato Berruto a prendere la parola: “Il progetto è nato dalla necessità di permettere uno sviluppo sempre maggiore della pallavolo maschile giovanile, è stato un duro lavoro che speriamo dia buoni risultati. Devo ringraziare la Fipav che ha permesso la realizzazione di tutto questo. In sostanza, grazie a questo nuovo campionato che va ad aggiungersi agli altri, tanti giovani pallavolisti avranno la possibilità di disputare una finale nazionale dai 13 ai 17 anni. Naturalmente, terminato il primo campionato valuteremo ciò che non ha funzionato per poter apportare le migliorie necessarie perché ritengo sia importante guardare la pallavolo non con gli occhi di un adulto, ma con quelli dei bambini, i veri protagonisti di questa importante riforma”.
Al termine della conferenza stampa si è tenuta poi una dimostrazione pratica realizzata grazie al contributo del Comitato Regionale Piemonte alla quale hanno partecipato attivamente anche Luigi Mastrangelo, vincitore della medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici ed Edoardo Picco, capitano della nazionale juniores campione d’Europa.
Presenti in sala dirigenti Ferrero oltre ai vicepresidenti Pietro Bruno Cattaneo e Giuseppe Manfredi; i consiglieri federali Adriano Bilato e Gianfranco Salmaso, il segretario generale Alberto Rabiti e il presidente del CR Piemonte Ezio Ferro. Con loro anche Andrea Giani, membro dello staff della nazionale maschile.

Perché nasce il 3vs3

L’idea nasce da una ricerca statistica e qualitativa effettuata sui tesserati della pallavolo maschile nelle ultime sette stagioni che ha evidenziato un significativo abbandono dopo il primo campionato federale (primo anno del biennio under 14). In termini qualitativi è emerso che il gioco risultasse poco dinamico e coinvolgente per i ragazzi: il numero di contatti individuali con la palla è, infatti, risultato estremamente basso e spesso mancava l’esecuzione dei fondamentali più affascinanti del gioco, primo fra tutti la schiacciata. Altra criticità evidenziata dallo studio è stata la difficoltà delle varie società a comporre squadre che potessero partecipare al primo campionato federale (sono necessari 12 atleti di sesso maschile a fronte di pochi ragazzi maschi iscritti ai corsi, spesso misti, di minivolley). Il rischio della dispersione di quelle “unità” nel momento del passaggio ai campionati federali è dunque molto elevato a favore di altri sport o, ancora peggio, causa l’abbandono della pratica sportiva.

Il punto di partenza: l’analisi effettuata

Dallo studio dei dati è emerso che i parametri del gioco fossero fuori portata rispetto alle capacità fisiche e tecniche di ragazzi maschi di 13 e 14 anni, con una sproporzione enorme fra le capacità tecniche degli adolescenti e i parametri del gioco che gli stessi ragazzi devono sostenere nella loro prima categoria dei campionati federali.

In termini pratici è come se virtualmente un atleta di serie A1 fosse costretto a giocare in un campo di 169mq contro gli 81mq previsti, giocasse con una palla pesante quasi come quella della pallanuoto e la rete, sempre virtualmente, fosse alta 315 cm (anziché 243 cm). Lo studio, presentato da Mauro Berruto e dal prof. Mario Barbiero lo scorso anno nel corso dei Regional Day, i 20 incontri effettuati in ciascuna delle 20 regioni d’Italia con tecnici e dirigenti del settore maschile, ha spinto a proporre:
-Il cambio delle categorie dell’attività giovanile (precedentemente erano U14-U16-U18, ora sono U13 3vs3 con Finale nazionale, U13 6vs6 con Finale Regionale, U14, U15, U17 e U19, tutti con Finali Nazionali) in modo da garantire un campionato dedicato ai ragazzi 13enni, che garantisse un loro coinvolgimento e che rappresentasse un passaggio proporzionato e propedeutico al proseguimento delle attività giovanili successive.
-Il cambiamento delle regole per la categoria U13 con campo di gioco di 6mx6m, con una rete alta 205cm, con una palla del peso tra i 200 e i 220 gr in modo da allineare i parametri del gioco alle reali capacità fisiche e tecniche dei ragazzi.
-Il passaggio al gioco 3 contro 3 che garantisce percentuali di contatto individuale con la palla superiore al 300% rispetto al 6 contro 6 nella stessa categoria.

Gli obiettivi del 3vs3

Il progetto, come detto, nasce dall’esigenza di avvicinare il maggior numero di ragazzi alla pallavolo cercando di facilitare il compito delle varie società che in passato hanno avuto difficoltà nel reclutare giovani pallavolisti necessari per la composizione delle formazioni che prendono parte ai campionati giovanili nazionali. Il minor numero di ragazzi necessari, infatti, dovrebbe facilitare l’iscrizione ai campionati maschili di quelle società che prima non lo facevano: con soli 4 ragazzi, infatti,  è possibile iscrivere una squadra al campionato U13 con costi estremamente contenuti con l’aspettativa  che possa aumentare il numero di società in grado di coinvolgere sempre di più, in termini di tempo, i ragazzi. Tra i vari obiettivi che il progetto si pone c’è anche quello di restituire dignità a un gioco che prevede una Finale Nazionale e che si differenzia fortemente dal minivolley (che rimane un’attività mista e non agonistica).
Il progetto del 3vs3 presuppone poi un’ottimizzazione dei costi (dove si giocava una sola partita nell’unità di luogo e tempo – 1 palestra, 2 ore – oggi se ne possono giocare quattro).
Altre grande novità del progetto è l’auto-arbitraggio: questo rappresenta un importante aspetto educativo grazie al quale il senso di responsabilità degli atleti rappresenta un elemento essenziale. La moltiplicazione delle partite, infatti, avrebbe richiesto un numero molto più elevato di arbitri. Questo, che poteva essere un problema è stato trasformato invece in un’opportunità, con uno dei ragazzi che, a rotazione, svolge il ruolo di arbitro della partita.
Fondamentale è anche l’identificazione con il gioco: giocando in 3, il numero di schiacciate (il gesto tecnico per eccellenza), di muri, di azioni sviluppate con 3 tocchi è decisamente più alto che nel 6 contro 6 di pari categoria. L’esistenza di due Campionati riservati alla categoria U13 (3vs3 con Finale Nazionale e 6vs6 con Finale Regionale) consentirà in alcuni contesti regionali, dove la qualità e la tradizione del settore maschile è superiore alla media, un doppio percorso che permetterà ai ragazzi di talento di avere ancora più possibilità di svilupparlo grazie a questo doppio stimolo.

Il Kinder+Sport Campionato Nazionale U13 Maschile 3vs3

Il Kinder+Sport Campionato Nazionale U13 Maschile 3vs3 ha preso il via ufficialmente con la stagione 2012-2013 e si articolerà in varie fasi: provinciale, regionale e una Finale Nazionale a 42 squadre. Possono partecipare tutti i ragazzi nati tra il 2000 e il 30 giugno 2002. La fase Regionale terminerà entro il 12 maggio 2013, mentre la Finale Nazionale (data e sede da definire), si disputerà a giugno.
Di seguito le principali caratteristiche.

Squadre:
Composte da un massimo di 5 giocatori , 3 in campo con rotazione obbligatoria al servizio

Regolamento:

-Rotazione obbligatoria, cambio in battuta  con il  giocatore che in quel momento è fuori, se sono  due  si alterneranno obbligatoriamente

-Chi batte non può andare avanti a murare, ma può comunque attaccare

-Il servizio può essere eseguito con tecnica libera

-Non è sanzionato il fallo di doppia

-Il campo è suddiviso in 3 zone

-Time Out tecnico a 8 punti

-Si giocano 3 set a 15 punti, nel caso di punteggio di 14 a 14 il set si conclude comunque a 15 punti

-Il punteggio per la classifica è così assegnato: 1 punto per ogni set vinto; ulteriore punto per la vittoria.

-Sistema dell’auto-arbitraggio: ogni atleta a rotazione è designato per arbitrare le gare o le gare stesse possono essere disputate anche senza arbitraggio esterno

-Per quanto non contemplato vale il regolamento FIPAV.

Formula:
E’ consigliabile la formula a concentramento, con il coinvolgimento di almeno 4/6/8 squadre. L’obiettivo deve essere quello di far giocare almeno 3 gare a squadra.

Struttura del campo di gioco:

-Dimensioni del campo: 6mx6m

-Altezza della rete: 205 cm

-Pallone da gioco: si consiglia l’uso dei palloni Molten V4m3000l (210gr) e Mikasa Mva123sl (200-220gr). Questi palloni saranno utilizzati nell’ambito della Finale Nazionale. È comunque consentito l’uso dei palloni fino ad oggi impiegati nei campionati under 13 (Versione School).

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