Perché nasce il 3vs3
L’idea nasce da una ricerca statistica e qualitativa effettuata sui tesserati della pallavolo maschile nelle ultime sette stagioni che ha evidenziato un significativo abbandono dopo il primo campionato federale (primo anno del biennio under 14). In termini qualitativi è emerso che il gioco risultasse poco dinamico e coinvolgente per i ragazzi: il numero di contatti individuali con la palla è, infatti, risultato estremamente basso e spesso mancava l’esecuzione dei fondamentali più affascinanti del gioco, primo fra tutti la schiacciata. Altra criticità evidenziata dallo studio è stata la difficoltà delle varie società a comporre squadre che potessero partecipare al primo campionato federale (sono necessari 12 atleti di sesso maschile a fronte di pochi ragazzi maschi iscritti ai corsi, spesso misti, di minivolley). Il rischio della dispersione di quelle “unità” nel momento del passaggio ai campionati federali è dunque molto elevato a favore di altri sport o, ancora peggio, causa l’abbandono della pratica sportiva.
Il punto di partenza: l’analisi effettuata
Dallo studio dei dati è emerso che i parametri del gioco fossero fuori portata rispetto alle capacità fisiche e tecniche di ragazzi maschi di 13 e 14 anni, con una sproporzione enorme fra le capacità tecniche degli adolescenti e i parametri del gioco che gli stessi ragazzi devono sostenere nella loro prima categoria dei campionati federali.
In termini pratici è come se virtualmente un atleta di serie A1 fosse costretto a giocare in un campo di 169mq contro gli 81mq previsti, giocasse con una palla pesante quasi come quella della pallanuoto e la rete, sempre virtualmente, fosse alta 315 cm (anziché 243 cm). Lo studio, presentato da Mauro Berruto e dal prof. Mario Barbiero lo scorso anno nel corso dei Regional Day, i 20 incontri effettuati in ciascuna delle 20 regioni d’Italia con tecnici e dirigenti del settore maschile, ha spinto a proporre:-Il cambio delle categorie dell’attività giovanile (precedentemente erano U14-U16-U18, ora sono U13 3vs3 con Finale nazionale, U13 6vs6 con Finale Regionale, U14, U15, U17 e U19, tutti con Finali Nazionali) in modo da garantire un campionato dedicato ai ragazzi 13enni, che garantisse un loro coinvolgimento e che rappresentasse un passaggio proporzionato e propedeutico al proseguimento delle attività giovanili successive.-Il cambiamento delle regole per la categoria U13 con campo di gioco di 6mx6m, con una rete alta 205cm, con una palla del peso tra i 200 e i 220 gr in modo da allineare i parametri del gioco alle reali capacità fisiche e tecniche dei ragazzi.-Il passaggio al gioco 3 contro 3 che garantisce percentuali di contatto individuale con la palla superiore al 300% rispetto al 6 contro 6 nella stessa categoria.
Gli obiettivi del 3vs3
Il progetto, come detto, nasce dall’esigenza di avvicinare il maggior numero di ragazzi alla pallavolo cercando di facilitare il compito delle varie società che in passato hanno avuto difficoltà nel reclutare giovani pallavolisti necessari per la composizione delle formazioni che prendono parte ai campionati giovanili nazionali. Il minor numero di ragazzi necessari, infatti, dovrebbe facilitare l’iscrizione ai campionati maschili di quelle società che prima non lo facevano: con soli 4 ragazzi, infatti, è possibile iscrivere una squadra al campionato U13 con costi estremamente contenuti con l’aspettativa che possa aumentare il numero di società in grado di coinvolgere sempre di più, in termini di tempo, i ragazzi. Tra i vari obiettivi che il progetto si pone c’è anche quello di restituire dignità a un gioco che prevede una Finale Nazionale e che si differenzia fortemente dal minivolley (che rimane un’attività mista e non agonistica).Il progetto del 3vs3 presuppone poi un’ottimizzazione dei costi (dove si giocava una sola partita nell’unità di luogo e tempo – 1 palestra, 2 ore – oggi se ne possono giocare quattro).Altre grande novità del progetto è l’auto-arbitraggio: questo rappresenta un importante aspetto educativo grazie al quale il senso di responsabilità degli atleti rappresenta un elemento essenziale. La moltiplicazione delle partite, infatti, avrebbe richiesto un numero molto più elevato di arbitri. Questo, che poteva essere un problema è stato trasformato invece in un’opportunità, con uno dei ragazzi che, a rotazione, svolge il ruolo di arbitro della partita.Fondamentale è anche l’identificazione con il gioco: giocando in 3, il numero di schiacciate (il gesto tecnico per eccellenza), di muri, di azioni sviluppate con 3 tocchi è decisamente più alto che nel 6 contro 6 di pari categoria. L’esistenza di due Campionati riservati alla categoria U13 (3vs3 con Finale Nazionale e 6vs6 con Finale Regionale) consentirà in alcuni contesti regionali, dove la qualità e la tradizione del settore maschile è superiore alla media, un doppio percorso che permetterà ai ragazzi di talento di avere ancora più possibilità di svilupparlo grazie a questo doppio stimolo.
Il Kinder+Sport Campionato Nazionale U13 Maschile 3vs3
Il Kinder+Sport Campionato Nazionale U13 Maschile 3vs3 ha preso il via ufficialmente con la stagione 2012-2013 e si articolerà in varie fasi: provinciale, regionale e una Finale Nazionale a 42 squadre. Possono partecipare tutti i ragazzi nati tra il 2000 e il 30 giugno 2002. La fase Regionale terminerà entro il 12 maggio 2013, mentre la Finale Nazionale (data e sede da definire), si disputerà a giugno.Di seguito le principali caratteristiche.
Squadre:Composte da un massimo di 5 giocatori , 3 in campo con rotazione obbligatoria al servizio
Regolamento:
-Rotazione obbligatoria, cambio in battuta con il giocatore che in quel momento è fuori, se sono due si alterneranno obbligatoriamente
-Chi batte non può andare avanti a murare, ma può comunque attaccare
-Il servizio può essere eseguito con tecnica libera
-Non è sanzionato il fallo di doppia
-Il campo è suddiviso in 3 zone
-Time Out tecnico a 8 punti
-Si giocano 3 set a 15 punti, nel caso di punteggio di 14 a 14 il set si conclude comunque a 15 punti
-Il punteggio per la classifica è così assegnato: 1 punto per ogni set vinto; ulteriore punto per la vittoria.
-Sistema dell’auto-arbitraggio: ogni atleta a rotazione è designato per arbitrare le gare o le gare stesse possono essere disputate anche senza arbitraggio esterno
-Per quanto non contemplato vale il regolamento FIPAV.
Formula:E’ consigliabile la formula a concentramento, con il coinvolgimento di almeno 4/6/8 squadre. L’obiettivo deve essere quello di far giocare almeno 3 gare a squadra.
Struttura del campo di gioco:
-Dimensioni del campo: 6mx6m
-Altezza della rete: 205 cm
-Pallone da gioco: si consiglia l’uso dei palloni Molten V4m3000l (210gr) e Mikasa Mva123sl (200-220gr). Questi palloni saranno utilizzati nell’ambito della Finale Nazionale. È comunque consentito l’uso dei palloni fino ad oggi impiegati nei campionati under 13 (Versione School).