Promossi e rimandati tra gli uomini e le donne

03/11/2024

Antoine Brizard alza il primo tempo a Simon

La pallavolo è un gioco molto complicato, ma nel contempo molto semplice, con regole codificate per vincere: avere un grande palleggiatore (da sempre), un grande libero (da qualche anno) e mettere la palla per terra. Punto. Tutto il resto è pura accademia. Da quando seguo questo sport meraviglioso, vale a dire da quasi 50 anni, ho sempre visto le squadre vincere perché ispirate da registi impeccabili: la lista è sicuramente lunga, visto che tra italiani e stranieri i migliori sono stati tutti protagonisti del nostro campionato, però il focus questa volta vorrei spostarlo su Antoine Brizard, il fulcro dei campioni olimpici che hanno trovato nelle sue alzate perfetta e nella gestione tatticamente ineccepibile del gioco la chiave di lettura del loro trionfo a Cinque Cerchi bissando l’alloro conquistato a Tokyo. Brizard è palleggiatore di Piacenza dopo aver giocato prima in Polonia e poi in Russia: in questa stagione interpretata in maniera eccellente gli emiliani di Andrea Anastasi stanno esprimendosi su livelli di eccellenza e sono ancora imbattuti dopo 6 giornate di Superlega, mentre nella passata aveva man mano perso lucidità e non ha saputo evitare l’eliminazione dai play off ad opera di Milano nei quarti di finale. La differenza è sostanziale, perché intorno a lui girano tutti gli altri giocatori… Se Brizard continuerà a giocare come sa, Piacenza può davvero sognare in grande.

VOTO ALTO. Detto di Piacenza, fino ad oggi protagonista di un’ottima stagione, voto alto anche per Perugia, un’autentica corrazzata messa però in difficoltà da una coriacea Civitanova, capace di portarsi avanti due set prima di arrendersi 15-12 al tie break. Anche i marchigiani di Medei sono comunque meritevoli di un voto positivo, se non altro per aver avuto il coraggio di affidare la regia al giovanissimo Mattia Boninfante. Bene anche Trento, trascinata ancora una volta da un superlativo Alessandro Michieletto nella trasferta vincente a Grottazzolina: per il gigante azzurro 25 punti con il 69% di positività e il riconoscimento di migliore in campo. Resta nei quartieri alti anche Verona, quarta da sola con 12 punti nonostante la sconfitta casalinga per 3-2 ad opera di Modena, in evidente ripresa: da mettere in evidenza il solito Keita, che grazie ai suoi 31 punti ha consolidato la leadership nella classifica marcatori raggiungendo quota 139, e il giovane Tommaso Rinaldi, 22 punti e una prova concreta come il suo compagno Buchegger, premiato mvp. In sole 6 giornate la SuperLega ha delineato il volto che potrebbe caratterizzarne l’intero campionato.

VOTO BASSO. Inevitabile darlo a Grottazzolina, la neopromossa che sta faticando davvero tantissimo a trovare il ritmo per essere protagonista delle grandi del volley: i marchigiani sono il fanalino di coda del gruppo con due soli punticini e neppure il fattore-campo pare favorirli. Non bene neppure Cisterna Monza, affiancate poco sopra a quota 4: nonostante le vittorie salutari rispettivamente contro Padova per 3-1 (17 punti per l’mvp Ramon) e contro Taranto per 3-2 (12 punti a testa per Szwarc e l’mvp Marttila) il loro avvio di stagione è tutt’altro che esaltante. Soprattutto per i brianzoli che lo scorso anno sono stati protagonisti della finale scudetto e della Coppa Italia. Poco entusiasmante pure Milano, rivoluzionata e ringiovanita tanto durante l’estate: il sestetto di Piazza è quart’ultimo con 6 punti e pare aver smarrito la brillantezza che ne ha caratterizzato le gesta lo scorso anno. Il tempo per recuperare ovviamente c’è per tutti, però bisogna iniziare a darsi una mossa.

POLLICE SU. Voto altissimo tra le donne della A1 per la solita Conegliano in vetta solitaria alla classifica con 21 punti dopo aver piegato 3-0 anche Scandicci davanti a oltre 5.400 spettatori: anche per questo le campionesse d’Italia si meritano la lode, non solo per la forza d’urto che stanno dimostrando dalla prima giornata (contro le toscane di Gaspari sono stati 27 i punti della Haak e 19 quelli della mvp Gabi). Bene anche Novara, adesso terza da sola alle spalle di Conegliano e di Milano, passata 3-1 a Perugia (anche qui tanta gente, oltre 3.000 persone): la squadra di Lollo Bernardi ha totalizzato 15 punti dopo aver espugnato 3-1 il campo di Firenze pur non utilizzando la Tolok e sta prendendo sempre più fiducia in se stessa. Applausi a Bergamo, partita senza squilli di tromba ma meritatamente quarta con 12 punti in coabitazione con le assai più quotate Scandicci: le orobiche di Carlo Parisi, tecnico di lunga esperienza, hanno il morale alle stelle dopo aver piegato 3-1 Vallefoglia con 16 punti della Manfredini e la Strubbe mvp. Sorride anche Busto Arsizio, che dopo l’arrivo in panchina di Enrico Barbolini al posto di Caprara ha infilato due vittorie di fila: dopo aver superato 3-0 Chieri si è ripetuta contro Pinerolo, battuta 15-8 al tie break con una prova superlativa della figlia d’arte Rebecca Piva, premiata migliore in campo. Di sicuro papà Alberto e mamma Brunella saranno felici.

POLLICE GIU’. Se Cuneo si sta pian piano riprendendo dopo un avvio di stagione sottotono, Roma ha invece perso il passo giusto e domenica si è arresa 3-1 al cospetto delle piemontesi di Pintus, ora terzultime a quota 4 (20 punti a testa per Bjelica e Kapralova): le capitoline di Cuccarini sono invece al penultimo posto da sole con 3 punti e dietro hanno solo Perugia, ferma a due. Se non cambiano qualcosa in fretta, la situazione si potrebbe complicare assai per chi si trova nelle zone basse della classifica.

Buona pallavolo a tutti!

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