Pronti via: analizziamo le prime 2 giornate della A1 femminile

14/10/2005

Tutto normale nelle prime due giornate del 61° campionato di serie A1 femminile.
Ci sono stati pochissimi scontri diretti, a dire il vero uno soltanto (Pesaro-Jesi) nella seconda giornata, vinto da uno straordinario Jesi. E mi pare già abbastanza delineata almeno la prima grossa linea che divide le varie compagini.
Tortolì, Forlì, Santeramo, Padova e Arzano dovranno sudare le proverbiali sette camicie per scrollarsi di dosso la zona retrocessione prima possibile e tutto il resto, con Perugia, Bergamo, Novara, Jesi, Pesaro, Chieri e Vicenza a stabilire chi sarà la regina.
E’ proprio della Minetti Vicenza il risultato più importante della prima giornata: in casa, contro la mia Bigmat Kerakoll Chieri priva di Godina e Rondon, si è aggiudicata i primi due punti stagionali grazie ad un organico strepitoso. Pur priva della centrale Crozzolin ben sostituita dalla giovane Arrighetti, Manu Benelli ha potuto alternare in posto 4 Djerisilo, Takahashi, Borrelli e Adams, mantenendo inalterata la diagonale palleggiatore- opposto della bravissima Sliwa al palleggio, con la nuova e forte polacca Skowronska a schiacciare da prima e seconda linea (mochè bravissima a battere in salto).
Negli altri campi facilissimo successo di Bergamo su Padova in casa, con le venete pero’ prive della stella cubana Torres ancora non al meglio fisicamente. Stesso discorso vale per Perugia che non ha problemi a sbarazzarsi di un Tortolì con molti acciacchi. Vedi sopra per Novara che non fatica a piegare tra le mura amiche l’Arzano di una Maurizia Cacciatori al suo grande rientro nel nostro campionato, e per Pesaro, facilmente vittorioso su Forlì nel campo nautro di Siena, sede della presentazione del campionato.
Nella seconda giornata tutti i fari puntati su Pesaro -Jesi. Due grandi squadre con due organici di tutto rispetto. Sestetto inalterato per tutto il match per la Monte Schiavo con Marinova-Togut, Kilic-Mifkova, Aldrich-Ritschelova e Zilio libero. Pesaro invece che parte con Costagrande–Rinieri in 4 (per poi inserire Del Core al posto di Costagrande), Guiggi e Makulevic (poi sostituita da Duskiavic). Primo e terzo set per una Jesi già in gran palla, non solo con Kilic e Togut molto presenti in attacco, ma anche con una Mifkova tornata in grandissima forma. Il tutto ben orchestrato dalla brava Neli Marinova, che puo’ contare su una ricezione con i fiocchi. Più problemi per Pesaro che denota, stranamente, una scarsa intesa tra le sue attaccanti e la Berg che pero’ dovrebbero già conoscersi piuttosto bene: la Scavolini è stata brava ad approfittare del calo di Jesi nel secondo ma è stata la squadra di Lele Fracascia ad avere sempre in mano le redini dell’incontro e a vincere meritatamente il primo confronto diretto stagionale.
Negli altri campi faticano, ma alla fine vincono 3-1, sia Chieri con Forlì (noi siame sempre sempre privi di Godina e Rondon), che Bergamo (senza Grun) in casa dell’Arzano protagonista di una gran prova grazie alla diagonale Cacciatori-Metcalf. Perugia vince nuovamente 3-0 stavolta in casa del Santeramo e Vicenza si conferma in grande forma andando a prendere 3 punti a Tortolì. Facile vittoria ancora per Novara, sempre privo della palleggiatrice He Chi in casa di un Padova non ancora al top, e ancora privo di Torres.
Comunque sia, tutte le squadre sono ancora un grosso cantiere aperto, e solo pochissime formazioni, vedi Jesi e Vicenza, sicuramente le più in forma, possono lavorare insieme da molto tempo. E i risultati si vedono.
 
Giovanni Guidetti
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