Quarti di finale di Coppa Italia: Ferraro, Papi e Grbic i più... esperti

di Adelio Pistelli

13/01/2011

Antonio FerraroAntonio Ferraro
Antonio Ferraro
La settimana di coppa Italia è dietro l’angolo. Prima i quarti (mercoledì 19) quindi le final four (a Verona, il 22 e 23) e nessuno, proprio nessuno è in grado di capire come andrà a finire. E’ vero, c’è chi sostiene che Trento si confermerà padrone della coppa; altri affermano che, magari, stavolta toccherà a Cuneo confermare la sua leadership (su Trento) e chi, invece, giura che sulla ruota di Verona uscirà il terzo incomodo (Macerata). E sia. Qualcuno alla fine avrà visto giusto ma intanto ci sono da giocare i quarti, il delicatissimo ‘pass’ per le finali e saranno sfide, comunque, da seguire senza scartare possibili sorprese che il nostro sport ama regalare da sempre. In attesa di conoscere le quattro magnifiche che usciranno, appunto, da interessantissimi Trento-Monza, Cuneo- San Giustino, Macerata-Vibo Valentia, Modena-Treviso, vale la pena, per esempio, scoprire chi andrà sottorete con la carta di identità più matura. Sono in tre a guidare il grande ballo delle schiacciate in prospettiva coppa. Eccoli in ordine di… esperienza.
Antonio Ferraro. E’ nato il 3 gennaio del 1973, calabrese Doc (è nato a Lamezia) e dal 1997 gioca con Vibo Valentia. La squadra del commendator Callipo era in B2 quando Ferraro indossò (in arrivo proprio dalla sua città) per la prima volta la maglietta dei ‘cugini’. Da allora non l’ha tolta più. Ha contribuito a far crescere il suo team, a scalare i gradini della popolarità anche attraverso le sue schiacciate. Poi, gradualmente, è diventato il libero della Tonno Callipo e mercoledì sera cercherà di aiutare la Di Pinto band (coach con un significativo passato a Macerata) a stravolgere il pronostico decisamente dalla parte della Lube, che domenica intanto sarà proprio Vibo per la prima di ritorno in A1..
Samuele Papi. Il fenomeno della pallavolo italiana, è nato il 20 maggio 1973, è un assoluto veterano della manifestazione. Dal 1998 schiaccia e riceve a Treviso (nell’ultima sfida di Champions league ha fatto anche il libero come gli era successo, magari sporadicamente nei suoi ultimi anni di nazionale) e mercoledì, al PalaPanini ci metterà del suo per regalare (e regalarsi) ala Sisley l’ennesima final four di coppa Italia. La sfida a Modena, dove da due stagioni lavora un grande ex di Treviso, Bruno Da Re, dirigente dei più
preparati oculato che ultimamente ha anche provato di portare in Emilia il ‘suo’ fenomeno. La partita? Una scommessa. Ma da seguire per quanto saprà regalare in spettacolo ed emozioni.
Nikola Grbic. E’ nato il 6 settembre del 1973, serbo ma in Italia da una vita. E’ ancora (e giustamente) un po’ da tutti considerato il miglior palleggiatore al mondo. Ha messo a disposizione la sua classe per contribuire (e tanto) al primo storico scudetto di Cuneo, arrivato in Piemonte lo scorso maggio. Anche l’attuale stagione racconta della illuminante presenza di un regista ineguagliabile, punto di riferimento dei suoi compagni e, sottorete, braccio e mente del suo tecnico Giuliani. Dietro l’angolo è nascosta la gara bis (domenica in campionato, quindi mercoledì nei quarti di coppa Italia) contro San Giustino. Il team umbro ha pescato all’ultimo pallone la qualificazione, sa di avere contro ogni pronostico ma a Cuneo (conoscendo, per esempio, Grbic), nessuno abbasserà la guardia. Scommettiamo?
Sigla.com - Internet Partner