Ramon Gato a Sky Sport 24: "Spero di giocare presto da italiano"

di Lorenzo Dallari

27/11/2012

Ramon Gato e Lorenzo Dallari a Sky SportRamon Gato e Lorenzo Dallari a Sky Sport
Ramon Gato e Lorenzo Dallari a Sky Sport
Una storia particolare. E’ quella di Ramon Gato, per tanti anni protagonista del nostro campionato, un martello fisico ma anche molto tecnico che ha infiammato a lungo il pubblico di Verona. E’ stato uno dei primi a fuggire da Cuba, e la sua partita d’esordio al Palaverde senza l’autorizzazione della Fivb fece scattare la sconfitta per 3-0 e 30.000 euro di multa. Simpatico e gioviale, ha poi vestito la maglia del Padova, del Bled in Slovenia e di Isernia. Da un anno pero’ e’ fermo, e a 39 anni vorrebbe ancora scendere in campo. Pero’… c’e’ un pero’. E lo ha raccontato a Sky Sport 24, dove e’ stato brillante ospite lunedi’. “Sono italiano a tutti gli effetti dal punto di vista civile, sono sposato da cinque anni con una italiana, ho due figli italiani ma sportivamente sono ancora straniero, e pertanto non trovo squadra. Io sono infatti ancora sotto l’egida della Fivb come quando mi sono rifugiato nel vostro Paese 12 anni fa, e per ottenere la liberatoria devo pagare 25.000 franchi svizzeri: tra l’altro non so a chi vanno questi soldi. In beneficenza? Alla Fivb? A Cuba? Mah… So solo che pure per giocare in serie D devo pagare questa cifra, e lo trovo assurdo, si tratta di una limitazione pazzesca”. Ovviamente concordiamo. L’unica possibilità, stante questa situazione, sarebbe quella di essere tesserato da straniero, e pertanto solo da squadra di serie A. “Ho appena compiuto 39 anni ma fisicamente sto benissimo, non ho un acciacco, e ho ancora tanta voglia di giocare. Pero’ non posso. Ho avuto anche richieste in campionati minori, dalla serie B alla serie D, ma in questo caso dovrei essere italiano, come del resto mi sento. La realtà dei fatti pero’ non mi consente di scendere in campo, e io me ne sto a casa con i miei bambini, in attesa di capire cosa farò in futuro. Mi piacerebbe anche allenare i giovani, penso di poter trasmettere loro la mia esperienza e la mia passione per la pallavolo, come del resto faccio d’estate. Però resta il fatto che trovo assurda questa situazione. Io che sono tra i pochi ad aver fatto l’iter corretto, mi sono sposato qui, ho preso la cittadinanza qui, vivo regolarmente qui, non posso giocare da italiano”. Davvero una situazione per certi versi paradossale, che ci auguriamo possa trovare in fretta una soluzione. Per dare una squadra, regolarmente, a Ramon Gato, l’”hombre”, sorriso sempre pronto e pallavolo-champagne nel sangue. 
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