Ravenna ha vinto la Challenge Cup. Champions League maschile: Perugia perde al tie break ma conquista la Final Four con Civitanova, eliminata Trento

11/04/2018

La gioia di Ravenna vincitrice della Challenge Cup 2018La gioia di Ravenna vincitrice della Challenge Cup 2018
La gioia di Ravenna vincitrice della Challenge Cup 2018
2018 CEV Champions League maschile – Ritorno PlayOffs 6
Martedì 10 aprile 2018
VfB Friedrichshafen (GER) - Zaksa Kedzierzyn-Kozle (POL) 0-3 (19-25, 18-25, 13-25)
Mercoledì 11 aprile 2018
Lokomotiv Novosibirsk (RUS) - Sir Colussi Sicoma Perugia (ITA) 3-2 (20-25, 25-22, 17-25, 25-21, 15-11)
Mercoledì 11 aprile 2018
Trentino Diatec (ITA) - Cucine Lube Civitanova (ITA) 2-3 (19-25, 21-25, 25-20, 27-25, 15-17)
2018 Challenge Cup maschile – Ritorno Finale
Mercoledì 11 aprile 2018
Olympiacos Piraeus (GRE) - Bunge Ravenna (ITA) 1-3 (26-28, 25-23, 20-25, 18-25) 

È FINAL FOUR! PER LA SECONDA VOLTA CONSECUTIVA! DEDICATO A TE, SIRO…
- Block Devils maestosi a Novosibirsk nel ritorno dei Playoff 6 di Champions League. La pipe di Zaytsev chiude il terzo set e, dopo il 3-1 dell’andata, consegna a Perugia la matematica certezza della qualificazione alla kermesse conclusiva di Kazan. Con un pensiero speciale… -
 
NOVOSIBIRSK (RUS) – Per chi crede nei segni del destino.
Sono le 16:00 di mercoledì 11 aprile, orario di inizio del funerale di Siro Mazzieri nella sua Perugia. Nello stesso momento a Novosibirsk, minuto più minuto meno ed a migliaia di chilometri di distanza, Ivan Zaytsev inchioda a terra la pipe che dà il vantaggio due set ad uno ai Block Devils, ma soprattutto consegna alla Sir Colussi Sicoma Perugia il biglietto per la Final Four di Champions League a Kazan il prossimo 12 e 13 maggio! Non potevano esserci i ragazzi per l’ultimo saluto al grande Siro, questa Final Four è il loro regalo per la sua ultima trasferta!
Esulta dunque Perugia! Con una grande prova di squadra, in un campo difficile e con sulle spalle la trasferta più complicata d’Europa, i ragazzi di Lorenzo Bernardi entrano tra le prime quattro del Continente! Lo fanno per la seconda volta consecutiva, guadagnandosela sul campo, in barba alle voci, turno dopo turno. Lo fanno con la classe dei forti, dopo un cammino praticamente immacolato e partito dai preliminari con solo vittorie, undici, e la sconfitta di stasera al tie break, ma quando ormai contava zero.
Contava invece, e tanto, nei primi tre set che i Block Devils hanno dominato. Si, anche il secondo condotto con autorità fino al 19-22 e poi perso per alcuni errori di troppo. Ma proprio il rientro in campo nel terzo parziale, con la squadra per nulla demotivata dall’occasione non concretizzata in quello precedente ma anzi carica e determinata, è il segnale che Perugia ha fame, è concentrata verso i propri obiettivi, ha la capacità di saper gestire emozioni e momenti.
Non nasconde la sua gioia Lorenzo Bernardi:
“È stata una partita molto importante. La Final Four all’inizio della stagione era un obiettivo a cui tenevamo molto ed essere per la seconda volta consecutiva tra le prime quattro d’Europa è un grandissimo orgoglio ed un vanto per la società, per la città, per la regione e per tutta l’Italia. Oggi i ragazzi hanno dimostrato un carattere di ferro, grande determinazione e la ferma volontà di voler raggiungere l’obiettivo. Finora è una stagione straordinaria, dobbiamo continuare a sognare perché solo chi sogna in grande può arrivare a grandi risultati”.
E allora che si continui a sognare dalle parti del PalaEvangelisti. Perché se in campo hai De Cecco che illumina il gioco, Atanasijevic che bombarda da ogni parte del campo, Zaytsev e Russell che spaccano i muri, Podrascanin ed Anzani di granito al centro e Colaci mostruoso dietro… beh, allora puoi sognare. Perché se nel quarto set metti dentro Shaw, Andric, Ricci, Siirila, Berger, Della Lunga e Cesarini e, nonostante l’ovvio calo di adrenalina per il risultato già raggiunto, te la giochi lo stesso… beh, allora puoi sognare. Perché se in panchina hai Lorenzo Bernardi ed uno staff che lavora a mille… beh, allora puoi sognare.
A metà maggio dunque si vola a Kazan, per la semifinale più difficile che esista contro i padroni di casa e tricampioni in carica in Champions dello Zenit.
Ma la Russia è ancora lontana, Perugia domani rientra a casa e rimette ancora una volta la testa nello scatolone perché domenica si va a Trento per un altro grande obiettivo, la finale scudetto!
Con un occhiolino sempre lassù perché, la chiude così capitan De Cecco a fine match, “Siamo molto felici ed orgogliosi di come abbiamo giocato e di aver conquistato la Final Four. Dopo il secondo set abbiamo tenuto la testa alta e giocato ad un ottimo livello. Siamo tutti giù per Siro, la vittoria è per lui!”.
 
IL MATCH
Formazione tipo per Lorenzo Bernardi. Vantaggio iniziale dei padroni di casa con l’errore in attacco di Atanasijevic (3-1). Pronta reazione bianconera con Zaytsev e Russell (3-3). Si procede a braccetto con l’errore di Savin al servizio che segna 7-7 sul tabellone. L’attacco vincente di Pavlov manda le squadre in panchina per il primo timeout tecnico (8-7). Mette il naso avanti Perugia con gli attacchi di Russell ed Atanasijevic (due volte) e l’invasione russa (9-12). Il muro di Kurkaev accorcia (11-12). Riparte la Sir Colussi Sicoma con il maniout di Zaytsev (12-15). Due in fila per Pavolv (14-15), poi ancora lo zar buca il muro di casa e tiene avanti i Block Devils al secondo timeout tecnico (14-16). Out Smolyar in primo tempo e poi altro maniout di Zaytsev (15-19). Invasione del muro Lokomotiv e poi ancora una scatenato Zaytsev esplode l’ace del 16-22. A terra il primo tempo di Podrascanin (17-23). Il Novosibirsk accorcia con il turno al servizio di Divis (20-23). Russell inchioda l’attacco che dà ai suoi quattro set point (20-24). Chiude subito con l’ace Atanasijevic (20-25).
Vantaggio Novosibirsk in avvio di secondo set con Kurkaev e l’ace di Divis (3-1). Perugia non molla e con l’attacco vincente di Zaytsev pareggia (5-5). Muro del neo entrato Shcherbakov (7-5), poi sempre lo Zar (7-7). Errore dai nove metri di De Cecco ed il Lokomotiv è avanti al primo timeout tecnico (8-7). Ace di Zaytsev con l’aiuto del nastro e poi contrattacco di Atanasijevic (8-10). L’ace di Eksi pareggia (10-10), il muro di Atanasijevic ed il primo tempo di Anzani mandano Perugia a +3 (10-13). Ancora Anzani a segno per il 12-16 Perugia al secondo timeout tecnico. I padroni di casa giocano la carta Nilsson e tornano a contatto proprio con due maniout dell’opposto svedese (17-18). Atanasijevic tiene il break di vantaggio per i Block Devils (18-20). Out Divis (18-21). Fuori Anzani e fuori Russell, il Lokomotiv pareggia (22-22). Avanti i russi con Shcherbakov (23-22). In rete Atanasijevic, set point per i russi (24-22). Ace di Kurkaev e tutto è di nuovo in bilico (25-22).
Si riparte nel terzo set con Perugia avanti di due con l’attacco di Atanasijevic (3-5). Podrascanin mette a terra il primo tempo e mantiene il vantaggio (8-10). Errore di Atanasijevic e parità (10-10). Si riscatta subito l’opposto serbo con il doppio ace che vale il 10-13. Ace anche per Russell (11-15). Invasione fischiata a De Cecco e poi Savin (14-15). Errore in attacco di Nilsson, i Block Devils restano avanti al timeout tecnico (14-16). È Podrascanin ad andare a segno al rientro in campo (14-17). Muro di Zaytsev su Nilsson, poi altro primo tempo di Podrascanin, poi pallonetto vincente di Atanasijevic e poi muro di Podrascanin (15-22). Super ace di Zaytsev e sono otto set point Perugia (16-24). La chiude in pipe Zaytsev e manda Perugia a Kazan! (17-25).
Dentro Andric e Ricci per Atanasijevic e Anzani nella metà campo bianconera. Proprio il neo entrato centrato ravennate firma il punto del 3-3. I padroni di casa approfittano di un piccolo calo mentale nella metà campo perugina e provano a scappare con il primo tempo di Shcherbakov (8-5 al primo timeout tecnico). Due in fila di Andric accorciano (8-7). Perugia, che inserisce Berger per Russell, resta a contatto con il muro di Ricci (12-11). I padroni di casa ripartono prontamente con l’ace di Pavlov che porta a quattro le lunghezze di vantaggio al secondo timeout tecnico (16-12). In campo anche Shaw per De Cecco ed il regista americano va subito a bersaglio di seconda intenzione (17-13). Spazio anche a Siirila per Podrascanin ed a Della Lunga per Zaytsev. I bianconeri registrano il cambiopalla ma non riescono ad accorciale (23-19). Berger accorcia con un ace (24-21), poi tira out il servizio successivo e si va al tie break (25-21).  
Il quinto vede in campo anche Cesarini per Colaci. Dopo un avvio equilibrato il Lokomotiv piazza il break con il turno di Savin dai nove metri (8-5). A terra il contrattacco di Pavlov (10-6). I Block Devils però non mollano e si riportano a contatto con il muro di Berger e l’errore di Divis (10-9). Manca solo il guizzo finale ai ragazzi. Il Lokomotiv chiude 15-11. La festa però è tutta di Perugia!   

Away Matches (11/4/2018) - 2018 Men's Champions League - Playoffs 6
TRENTINO Diatec - Cucine Lube CIVITANOVA 2-3 (19-25, 21-25, 25-20, 27-25, 15-17) 

TRENTINO Diatec: Giannelli 3, Kovacevic 11, Kozamernik 6, Teppan 4, Lanza 4, Carbonera 6, De pandis (L), Chiappa (L), Zingel 4, Vettori 11, Hoag 20, Cavuto 2, Partenio 1. N.E. All. Lorenzetti.
Cucine Lube CIVITANOVA: Sokolov 6, Christenson 1, Juantorena Portuondo 13, Stankovic 8, Sander 8, Cester 2, Grebennikov (L), Storani (L), Marchisio (L), Zhukouski 6, Kovar 13, Milan 5, Candellaro 5, Casadei 7. N.E. All. Medei.
ARBITRI: Gradinski, Ovuka. NOTE - durata set: 28', 32', 27', 29', 19'; tot: 135'.

Il sogno di disputare per il quarto anno di fila una Finale Europea, dopo quelle giocate in CEV Cup (2015 e 2017) e Champions League (2016), si spegne al secondo set della gara di ritorno dei Playoffs 6 per la Trentino Diatec. Nonostante una prestazione generosa, in particolar modo nel secondo set, i gialloblù si sono infatti dovuti arrendere ai vice Campioni del Mondo della Cucine Lube Civitanova, abili a conquistare subito i due parziali che le servivano per chiudere il discorso qualificazione (giocando una pallavolo pressoché perfetta) e poi a contenere anche il tentativo di rimonta dei gialloblù, conquistando comunque con una vittoria (ininfluente) per 3-2.
Conclusa comunque a testa alta l’avventura in 2018 CEV Champions League, la squadra di Lorenzetti avrà l’opportunità di vivere un’altra partita da dentro o fuori già domenica, in gara 4 di Semifinale Play Off Scudetto contro la Sir Safety Conad Perugia, a cui arriverà forte anche di quanto fatto vedere durante le dieci partite internazionali disputate durante la stagione. Nella partita odierna l’allenatore trentino ha potuto verificare anche le condizioni di Vettori (apparso in ripresa e a segno 11 volte col 55%) e quelle di Hoag, che ha chiuso il match come best scorer con 20 punti ed il 73% a rete, con 2 muri e 2 ace, dimostrando di poter essere una valida alternativa alla coppia titolare di posto 4.
La cronaca della gara. Gli starting six riservano poche sorprese; la Trentino Diatec entra in campo con Giannelli in regia, Teppan opposto, Lanza e Kovacevic schiacciatori, Eder e Kozamernik centrali, De Pandis libero. La Cucine Lube Civitanova si propone invece con Christenson al palleggio, Sokolov opposto, Juantorena e Sander in banda, Stankovic e Cester centrali, Grebennikov libero. L’impatto migliore sul match lo hanno gli ospiti, che con Christenson (muro su Lanza) e Sander (pipe in fase di break point) trovano subito il vantaggio (3-5), che la Lube prima è brava a mantenere intatto (5-7) e poi ad incrementare (6-9 e 8-12), approfittando degli errori a rete dei gialloblù con Kozamernik e Kovacevic. Nella parte centrale il divario non aumento (12-16), ma Trento non sfrutta le pochissime occasioni di break point passate fra le sue mani. Subito dopo il secondo time out tecnico i cucinieri chiudono il conto trovando addirittura il +6 (19-13) e non basta il sussulto dei gialloblù con Hoag al servizio (16-19) per cambiare l’inerzia perché, dopo il time out di Medei, Civitanova viaggia veloce verso lo 0-1 (19-25) con Juantorena.
La Trentino Diatec prova a reagire in avvio di secondo set con Lanza (attacco e servizio), ma l’iniziale 3-1 e 5-3 viene subito contratto dai cucinieri già sul 5-5 con Juantorena. La Lube ha più convinzione e qualità di gioco e dopo il primo time out tecnico scappa via con personalità (8-13) grazie anche agli ace di Sander (due consecutivi). In seguito gli ospiti non concedono nulla (11-16) e Trento si demoralizza lasciando spazio agli avversari prima di rianimarsi sino al 17-19 grazie ai servizi sempre velenosi di Kozamernik. Il time out di Medei è provvidenziale, perché in seguito i suoi tornano ad essere efficaci a rete e dalla linea dei nove metri con Juantorena, portando a termine il discorso qualificazione già sul 21-25 (muro del neoentrato Kovar sul neoentrato Vettori).
Senza più alcun significato in chiave qualificazione, il terzo set viene affrontato dalla Cucine Lube con una formazione molto rinnovata che prevede la presenza in campo di tante seconde linee (Zhukouki, Casadei, Milan e Marchisio); nonostante tutto ciò, i marchigiani tengono bene il campo (3-4, 8-6, 12-10). Trento accelera coi servizi di Eder e gli attacchi di Kovacevic, trovando un maggiore vantaggio (13-9, 16-12). La seconda parte della frazione è tutta nel segno dei gialloblù, che con Vettori e Giannelli ispirati viaggiano veloci verso il punto dell’1-2 (22-16) che arriva sul 25-20.
Nel quarto set in posto 4 nella metà campo trentina c’è Cavuto al posto di Kovacevic; Oreste soffre in ricezione e a rete e la Lube ne approfitta per scappare sul 2-5. Trento fatica a rispondere e a riprendere l’avversario; lo fa solo sino al 6-8, poi con Kovar e Stankovic gli ospiti prendono il largo (9-13 e 10-16). La Trentino Diatec con Vettori e Hoag prova a rientrare in partita e vi riesce, trovando a sorpresa la parità a quota 20. I cucinieri con Zhukouski si costruiscono due match ball (22-24), ma poi cedono sul 27-25 con Hoag scatenato nel momento più delicato del parziale.
Il tie break vede Civitanova prendere in mano il punteggio sul 5-7; i gialloblù rispondono con Cavuto al servizio che genera un break di 4-0 (10-8). La Lube trova subito la parità già a quota dieci; allo sprint ad alzare le mani per prima è la Lube (15-17, errore in attacco di Cavuto).
“Volevano giocare un primo set diverso, quantomeno per provare a giocarci le nostre chance sino in fondo, ma un po’ per la tensione ma anche per merito della Lube non ci siamo riusciti – ha dichiarato Angelo Lorenzetti in mixed zone al termine della sfida - . Nel secondo set siamo riusciti a mostrare un ritmo differente, pur non sfruttando alcune situazioni che potevano permetterci quanto meno di lottare ancora per la qualificazione. Nei successivi parziali ho approfittato dell’occasione per offrire un po’ di spazio in campo a chi aveva bisogno di ritrovare il ritmo partita come Hoag e Vettori e a chi aveva sin qui giocato poco come Partenio e Vettori. In vista della sfida di domenica con Perugia dobbiamo chiederci cosa abbiamo imparato questa sera”.

Away Matches (11/4/2018) - 2018 Men's Challenge Cup - Final
Olympiacos PIRAEUS - Bunge RAVENNA 1-3 (26-28, 25-23, 20-25, 18-25) 

Olympiacos PIRAEUS: Drzyzga 2, Rauwerdink 15, Böhme 10, Oivanen 11, Aleksiev 10, Petreas 5, Daridis (L), Stefanou (L), Christofidelis 0, Stivachtis 0, Roumeliotakis 1, Andreadis 0, Zoupani 1, Tselios 0. N.E. All. Muñoz Benitez.
Bunge RAVENNA: Buchegger 21, Orduna 2, Marechal 12, Diamantini 6, Poglajen 6, Georgiev 9, Marchini (L), Goi (L), Raffaelli 11, Gutierrez Suarez 4, Vitelli 1, Pistolesi 0. N.E. All. Soli.
ARBITRI: Tillmann (Ung) e Steinmetz (Ger). NOTE - durata set: 32', 31', 30', 23'; tot: 116'.

A venticinque anni di distanza Atene parla di nuovo ravennate. Nel ‘93 il Messaggero vinceva la Coppa dei Campioni, oggi la Bunge solleva la Challenge Cup, superando sul loro campo i greci dell’Olympiacos nel doppio confronto tenuto tra Pala De André e Peace and Friendship Stadium. Di fronte a una marea di tifosi biancorossi, che hanno riempito quasi per intero le tribune dell’enorme struttura (ben 12mila gli spettatori), Ravenna bissa il successo dell’andata con un altro splendido 3-1, frutto di una grandissima prestazione di tutto il gruppo. Dal palleggiatore Orduna, sempre lucido in regia, fino al bombardiere Buchegger, top scorer con 21 punti, passando per i centrali Georgiev (ben cinque muri) e Diamantini, per gli schiacciatori Marechal, Poglajen e Raffaelli (autore del muro decisivo nel terzo set) e per il libero Goi, capace in difesa di sollevare da terra ogni pallone, tutti i giocatori di Soli, compreso chi è entrato nell’ultima frazione (Vitelli, Marchini, Pistolesi e Gutierrez), hanno confermato ancora una volta, nella 43esima partita di una stagione durissima, di formare una squadra eccezionale, sotto ogni punto di vista. E così, dopo 21 anni, una coppa europea torna a Ravenna: era infatti dal ’97, dal Porto Area di Ricci che vinse la Cev Cup, che i tifosi bizantini attendevano una gioia così grande.
 Sestetti iniziali I due tecnici confermano i sestetti dell’andata. Fernando Munoz Benitez disegna il suo Olympiacos con il palleggiatore Drzyzga, l’opposto Oivanen, gli schiacciatori Aleksiev e Rauwerdink, i centrali Petreas e Bohme e il libero Stefanou, che in difesa si alterna con Daridis. Sul fronte Bunge Fabio Soli risponde con Orduna al palleggio in diagonale con Buchegger, Marechal e Poglajen bande, Georgiev e Diamantini al centro e Goi in seconda linea.
 Primo set A dare un sussulto alla partita ci pensano Buchegger e Poglajen, che spingono la Bunge sul 5-7, ma Aleksiev a muro pareggia subito il conto: 8-8. Si prosegue con una fase senza break fino a quando l’Olympiacos non torna in vantaggio grazie a Oivanen: 16-15. Marechal trova il tocco avversario del contro-sorpasso (16-17) e Buchegger a muro mette a terra il 19-21: time out Munoz Benitez. Georgiev ferma anche lui gli avversari per il +3 ravennate (19-22), ma i greci realizzano un filotto di quattro punti di fila sul turno al servizio di Drzyzga (due ace per il polacco) che li riporta avanti: 23-22. Buchegger annulla il primo set ball, Aleksiev sbaglia l’attacco regalando il 24-25 e la Bunge ne approfitta per chiudere alla seconda occasione, grazie alla schiacciata sull’asticella di Oivanen: 26-28.
 Secondo set Il centrale tedesco Bohme realizza due muri di fila per il 4-1 dei padroni di casa, che si allontanano sull’8-4 con Aleksiev. Georgiev a muro e Buchegger al servizio riportano sotto la formazione di Soli (8-7), che viene distanziata prima da Rauwerdink (11-7) e poi da Bohme: 13-8 e il tecnico giallorosso ferma il match. Georgiev, due volte a muro, e Buchegger riducono a una sola lunghezza lo svantaggio (17-16), mentre Diamantini e Marechal fermano gli attacchi dei greci, con la Bunge che mette la freccia: 20-21. Buchegger non sbaglia la palla del 21-23, ma sul più bello i ravennati si bloccano e subiscono un parziale di 4-0, chiuso da un ace di Rauwerdink, che pareggia il conto dei set: 25-23.
 Terzo set Aleksiev e Rauwerdink in battuta spediscono l’Olympiacos subito sul 6-1, Diamantini e un’infrazione degli avversari riducono il gap: 7-5. I greci accelerano di nuovo (11-7) e un ace di Bohme li spinge +5 (15-10), con Soli che chiama time out. Raffaelli, entrato al posto di Marechal, tira fuori dal cilindro un servizio vincente (15-12) e Buchegger chiude un lungo scambio per il -2: 17-15. È ancora l’austriaco a colpire due volte di fila, riportando l’equilibrio in campo (18-18), poi è Georgiev a muro a far compiere il sorpasso alla Bunge: 18-19. Goi in difesa è protagonista di autentiche prodezze in difesa, Buchegger e Raffaelli colpiscono a ripetizione ed è proprio lo schiacciatore toscano a piazzare il muro decisivo per il 20-25 dei ravennati. Vinto questo set esplode la gioia dei giocatori e dei tecnici, che festeggiano la vittoria della Challenge Cup.
 Quarto set Il tecnico Soli manda in campo Pistolesi, Vitelli, Marchini e Gutierrez, ma la differenza non si vede, con la Bunge che conduce 7-12 grazie al muro di Raffaelli. Georgiev imita il compagno respingendo l’attacco degli avversari (10-16), i greci rosicchiano qualche punto (14-18), ma Gutierrez li ricaccia indietro: 14-20. Georgiev mette a terra la palla del 17-24 e al secondo match point chiude lo stesso centrale bulgaro (18-25), dando il via ai festeggiamenti, con i giocatori, i tecnici e i dirigenti che vanno a ricevere l’applauso dei tifosi giallorossi presenti nel palazzetto ateniese.
 
Le dichiarazioni del dopo-gara
Luca Casadio (presidente Porto Robur Costa): “Faccio un grande ringraziamento a tutto il gruppo: a chi lo ha costruito, a Soli e al suo staff, ai giocatori, a coloro che lavorano per la squadra e al Pala De André. È un gruppo che fin dall’inizio ha mostrato un grande valore e che anche in campionato ha raggiunto risultati eccezionali, tornando a disputare i playoff scudetto, dove ha reso la vita difficile a un top team come Perugia. I ragazzi sono stati bravi a non accontentarsi mai, a dare tutto fino alla fine, come è successo ad Atene. È stata una stagione splendida, emozionante e gratificante. Ma io voglio ricordare anche tutte le persone che hanno contributo ad arrivare fino a questo punto: dirigenti, sponsor, tecnici e giocatori che in passato hanno fatto parte di questa squadra, permettendo a essa di compiere dei passi importanti verso questi successi. Quando siamo nati, il nostro obiettivo era quello di riportare Ravenna in Serie A e ci siamo riusciti. Raggiunto questo traguardo, ce ne siamo posto un altro altrettanto ambizioso, quello di entrare nell’élite del volley italiano ed europeo, e siamo riusciti anche in questo. Sono contento per la città, che ha risposto alla grande in tutti questi mesi, dimostrando che la pallavolo fa parte del suo Dna”.
 
Coppe Europee
2018 Challenge Cup: Atene brilla ancora d’oro per la Bunge Ravenna, che piega i greci dell’Olympiacos Piraeus e conquista il trofeo.
 
2018 Champions League: la Sir Colussi Sicoma Perugia si qualifica alla seconda Final Four consecutiva. A Kazan li attendono i padroni di casa.
È la sesta Final Four per la Cucine Lube Civitanova che supera la Trentino Diatec e trova lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle di Gardini.
Sabato 12 e domenica 13 maggio la Final Four a Kazan
 
2018 Challenge Cup
Risultato Ritorno Finale
Olympiacos Piraeus (GRE) - Bunge Ravenna (ITA) 1-3 (26-28, 25-23, 20-25, 18-25)
 
Olympiacos PIRAEUS - Bunge RAVENNA 1-3 (26-28, 25-23, 20-25, 18-25) - Olympiacos PIRAEUS: Drzyzga 2, Rauwerdink 15, Böhme 10, Oivanen 11, Aleksiev 10, Petreas 5, Daridis (L), Stefanou (L), Christofidelis 0, Stivachtis 0, Roumeliotakis 1, Andreadis 0, Zoupani 1, Tselios 0. N.E. All. Muñoz Benitez. Bunge RAVENNA: Buchegger 21, Orduna 2, Marechal 12, Diamantini 6, Poglajen 6, Georgiev 9, Marchini (L), Goi (L), Raffaelli 11, Gutierrez Suarez 4, Vitelli 1, Pistolesi 0. N.E. All. Soli. ARBITRI: Tillmann, Steinmetz. NOTE - durata set: 32', 31', 30', 23'; tot: 116'.
 
A due anni di distanza la Challenge Cup torna in Italia: dopo la vittoria della Calzedonia Verona nel 2016 è la Bunge Ravenna a sollevare al cielo uno storico trofeo. E lo fa in trasferta, ad Atene, città che ha lasciato tre segni indelebili nella storia sportiva della formazione ravennate: oltre alla Challenge Cup conquistata questa sera, infatti, nel 1992 e nel 1993 il Messaggero di Ricci si aggiudicò per due volte di fila la Coppa dei Campioni sul Pireo.
A 21 anni di distanza dall’ultimo oro continentale (nel 1997 il Porto Area di Ricci batté a Ginevra il Netas Istanbul nella finale di Coppa CEV disputata a Ginevra), Ravenna scrive di nuovo il suo nome negli albi d’oro del volley internazionale: solleva così la Challenge Cup superando per due volte i greci dell’Olympiacos, nel doppio confronto tenuto tra Pala De André e Peace and Friendship Stadium. Di fronte a una marea di tifosi biancorossi, che hanno riempito quasi per intero le tribune dell’enorme struttura (ben 12.000 gli spettatori), Ravenna bissa il successo dell’andata con un altro splendido 3-1, frutto di una grandissima prestazione di tutto il gruppo.
Dal palleggiatore Orduna, sempre lucido in regia, fino al bombardiere Buchegger, top scorer con 21 punti, passando per i centrali Georgiev (ben cinque muri) e Diamantini, per gli schiacciatori Marechal, Poglajen e Raffaelli (autore del muro decisivo nel terzo set) e per il libero Goi, capace in difesa di sollevare da terra ogni pallone, tutti i giocatori di Soli, compreso chi è entrato nell’ultima frazione (Vitelli, Marchini, Pistolesi e Gutierrez), hanno confermato ancora una volta, nella 43esima partita di una stagione durissima, di formare una squadra eccezionale, sotto ogni punto di vista.
 
Luca Casadio (Presidente Bunge Ravenna):Faccio un grande ringraziamento a tutto il gruppo: a chi lo ha costruito, a Soli e al suo staff, ai giocatori, a coloro che lavorano per la squadra e al Pala De André. È un gruppo che fin dall’inizio ha mostrato un grande valore e che anche in Campionato ha raggiunto risultati eccezionali, tornando a disputare i Play Off Scudetto, dove ha reso la vita difficile a un top team come Perugia. I ragazzi sono stati bravi a non accontentarsi mai, a dare tutto fino alla fine, come è successo ad Atene. È stata una stagione splendida, emozionante e gratificante. Ma io voglio ricordare anche tutte le persone che hanno contributo ad arrivare fino a questo punto: dirigenti, sponsor, tecnici e giocatori che in passato hanno fatto parte di questa squadra, permettendo a essa di compiere dei passi importanti verso questi successi. Quando siamo nati, il nostro obiettivo era quello di riportare Ravenna in Serie A e ci siamo riusciti. Raggiunto questo traguardo, ce ne siamo posto un altro altrettanto ambizioso, quello di entrare nell’élite del volley italiano ed europeo, e siamo riusciti anche in questo. Sono contento per la città, che ha risposto alla grande in tutti questi mesi, dimostrando che la pallavolo fa parte del suo Dna”.
 
ALBO D’ORO COPPA CEV
(la Challenge Cup è qui associata all’albo d’oro della Coppa CEV fino al 2007, quando questa era la terza coppa europea per importanza)
1980/81    A.S. Cannes (FRA)
1981/82    Starlift (NED)
1982/83    Panini Modena
1983/84    Panini Modena
1984/85    Panini Modena
1985/86    Kutiba Falconara
1986/87    Enermix Milano
1987/88    Automobilist Leningrado (URSS)
1988/89    Automobilist Leningrado (URSS)
1989/90    Moerser Moers (GER)
1990/91    Sisley Treviso
1991/92    Maxicono Parma
1992/93    Sisley Treviso
1993/94    Ignis Padova
1994/95    Cariparma Volleyball Parma
1995/96    Alpitour Traco Cuneo
1996/97    Area Ravenna Volley
1997/98    Sisley Treviso
1998/99    Iveco Palermo
1999/00    Piaggio Roma
2000/01    Lube Banca Marche Macerata
2001/02    Noicom Brebanca Cuneo
2002/03    Sisley Treviso
2003/04    Kerakoll Modena
2004/05    Lube Banca Marche Macerata
2005/06    Lube Banca Marche Macerata
2006/07    Fakel Novy Urengoi (RUS)
 
ALBO D’ORO CHALLENGE CUP
2007/08    Cimone Modena
2008/09    Arkas Izmir (TUR)
2009/10    RPA-LuigiBacchi.it Perugia
2010/11    Lube Banca Marche Macerata
2011/12    Tytan AZS Czestochowa (POL)
2012/13    Copra Elior Piacenza
2013/14    Fenerbahce Grundig Istanbul (TUR)
2014/15    Vojvodina NS Seme Novi Sad (SRB)
2015/16    Calzedonia Verona (ITA)
2016/17    Fakel Novy Urengoy (RUS)
2017/18   Bunge Ravenna
 
2018 CEV Champions League
Risultati Ritorno PlayOffs 6
VfB Friedrichshafen (GER) - Zaksa Kedzierzyn-Kozle (POL) 0-3 (19-25, 18-25, 13-25)
Lokomotiv Novosibirsk (RUS) - Sir Colussi Sicoma Perugia (ITA) 3-2 (20-25, 25-22, 17-25, 25-21, 15-11)
Trentino Diatec (ITA) - Cucine Lube Civitanova (ITA) 2-3 (19-25, 21-25, 25-20, 27-25, 15-17)
 
TRENTINO Diatec - Cucine Lube CIVITANOVA 2-3 (19-25, 21-25, 25-20, 27-25, 15-17) - TRENTINO Diatec: Giannelli 3, Kovacevic 11, Kozamernik 6, Teppan 4, Lanza 4, Carbonera 6, De pandis (L), Chiappa (L), Zingel 4, Vettori 11, Hoag 20, Cavuto 2, Partenio 1. N.E. All. Lorenzetti. Cucine Lube CIVITANOVA: Sokolov 6, Christenson 1, Juantorena Portuondo 13, Stankovic 8, Sander 8, Cester 2, Grebennikov (L), Storani (L), Marchisio (L), Zhukouski 6, Kovar 13, Milan 5, Candellaro 5, Casadei 7. N.E. All. Medei. ARBITRI: Gradinski, Ovuka. NOTE - durata set: 28', 32', 27', 29', 19'; tot: 135'.
 
La Cucine Lube Civitanova vola alla Final Four di Kazan con una prova di forza a Trento. Conquistati i primi due set con una prestazione concreta e quadrata, soprattutto in cambio palla e con pochissimi errori, i biancorossi mettono in cassaforte la qualificazione alla kermesse finale della massima competizione europea, grazie anche al successo netto nel match di andata all’Eurosuole Forum. I cucinieri scrivono così un’altra pagina della storia del Club biancorosso: terza Final Four consecutiva e sesta complessivamente (Opole 2002, Mosca 2007, Praga 2009, Cracovia 2016, Roma 2017, Kazan 2018). Dal terzo set in poi Medei stravolge la formazione per dare spazio a tutta la rosa a disposizione, ottenendo anche la bella soddisfazione di conquistare il match al tie break. Alla Trentino Diatec, che esce comunque a testa alta da questa stagione europea, non riesce così l’impresa di ribaltare il risultato dell’andata e giocarsi il Golden Set come nel 2012 quando, nei PlayOffs 6, dopo aver perso la prima sfida in casa Lube, a passare fu Trento al Golden Set. Si spegne così per i gialloblù il sogno di disputare per il quarto anno di fila una Finale Europea, dopo quelle giocate in CEV Cup (2015 e 2017) e Champions League (2016).
Sabato 12 maggio in Semifinale Stankovic e compagni, bronzo europeo nell’edizione dello scorso anno, troveranno la formazione polacca dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle allenata da Andrea Gardini, che ha superato i tedeschi del VfB Friedrichshafen.
 
Lokomotiv NOVOSIBIRSK - Sir Colussi Sicoma PERUGIA 3-2 (20-25, 25-22, 17-25, 25-21, 15-11) - Lokomotiv NOVOSIBIRSK: Divis 13, Savin 16, Ekşi 2, Kurkaev 6, Pavlov 12, Smolyar 1, Martynyuk (L), Andrievskii (L), Golubev 0, Nilsson 2, Tkachev 1, Shcherbakov 5, Lukyanenko 1. N.E. Rodichev. All. Konstantinov. Sir Colussi Sicoma PERUGIA: De cecco 1, Zaytsev 13, Podrascanin 6, Atanasijevic 16, Russell 10, Anzani 6, Colaci (L), Cesarini (L), Shaw 1, Berger 5, Ricci 4, Andrić 8, Della lunga 1, Siirilä 2. N.E. All. Bernardi. ARBITRI: Partiainen, Nastase. NOTE - durata set: 29', 31', 27', 26', 14'; tot: 127'.
 
Esulta la Sir Colussi Sicoma Perugia. Con una grande prova di squadra, in un campo difficile e con sulle spalle la trasferta più complicata d’Europa, i ragazzi di Lorenzo Bernardi entrano tra le prime quattro del Continente, per la seconda volta consecutiva, guadagnandosi l’accesso sul campo. Lo fanno dopo un cammino praticamente immacolato e partito dai preliminari con solo vittorie, undici, e la sconfitta di stasera al tie break, ma quando ormai i due set utili alla qualificazione erano stati conquistati. Nei primi tre parziali i Block Devils hanno dominato, anche il secondo, condotto con autorità fino al 19-22 e poi perso per alcuni errori di troppo. Ma proprio il rientro in campo nel terzo parziale, con la squadra per nulla demotivata dall’occasione non concretizzata in quello precedente ma anzi carica e determinata, è il segnale che Perugia è concentrata verso i propri obiettivi e ha la capacità di saper gestire emozioni e momenti. Una volta conquistato il pass per Kazan, nel quarto set Lorenzo Bernardi ha fatto poi ruotare tutta la rosa inserendo Shaw, Andric, Ricci, Siirila, Berger, Della Lunga e Cesarini che hanno comunque dato del filo da torcere ai padroni di casa del Novosibirsk. Nella Semifinale del 12 maggio a Kazan, in Russia, ad attendere ci sono i padroni di casa dello Zenit, che lo scorso anno nella Finale di Roma hanno battuto gli umbri conquistando il terzo titolo consecutivo.
 
Prossimo turno
2018 CEV Champions League, Final Four – Kazan (RUS)
Sabato 12 maggio 2018 (orari da definire)
Semifinali
Zaksa Kedzierzyn-Kozle (POL)Cucine Lube Civitanova (ITA)
Sir Colussi Sicoma Perugia (ITA) - Zenit Kazan RUS
 
Domenica 13 maggio 2018 (orari da definire)
Finale 3°-4° posto
Finale 1°-2° posto
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