Respinto il ricorso di Aprilia

21/07/2010

Respinto il ricorso di Aprilia
Il Giudice di Lega ha esaminato e rigettato in data odierna il ricorso presentato dalla società Aprilia Volley avverso il provvedimento di non ammissione al campionato di Serie A1 2010/11 emesso dalla Commissione di Ammissione ai Campionati. La società pontina ha ora tre giorni lavorativi di tempo per ricorrere alla Commissione d'Appello Federale della FIPAV. Ma Aprilia non ci sta e oggi ha emesso questo comunicato.

“Forse a calcio, visto l’autogol a cui abbiamo assistito lunedì scorso”. Così comincia il commento del Presidente dell’Aprilia Volley Paolo Cosmi all’indomani del comunicato pubblicato dalla Lega Pallavolo Femminile. “Invece di tutelare le società sportive ci ha messo alla berlina pubblicando notizie false –continua il presidente – e questo sta provocando un grosso danno alla nostra società sportiva”. In effetti lunedì pomeriggio c’è stato l’ennesimo atto contraddittorio di una Lega che quando non fa uscire regolamenti “contra societatem” fa uscire notizie false modificate per l’occorrenza. Ripercorriamo i fatti, però. Lunedì mattina l’Aprilia Volley ha presentato ricorso al Giudice di Lega avverso l’esclusione dal Campionato di serie A1 decisa dalla Commissione Ammissione ai Campionati della Lega”. E qui accade “la stranezza”. “Alle 17 di lunedì, con un colpo ad effetto – afferma Cosmi - la Lega pubblicava un estratto del nostro ricorso, tagliando e ricucendo in maniera strumentale e dando un’idea completamente falsata della realtà”. L’articolo, peraltro privo di firma ma indubbiamente opera di qualcuno della Lega, distorceva già nel titolo il contenuto del ricorso. Un titolo del genere risultava palesemente pre-ordinato ad ottenere un’attenzione elevata dell’opinione pubblica. “Troppi principi non sono stati rispettati. – tuona il massimo dirigente pontino- Il rispetto verso la nostra società sportiva con i dirigenti tutti ed i tifosi offesi. Il diritto dell’informazione che se mai doveva essere perseguito avrebbe dovuto seguire la linea della verità e non quella della mistificazione e strumentalizzazione”. In realtà non si capisce come un ricorso sia stato intercettato mentre era ancora pendente davanti al giudice di Lega. “Dove va a finire la tutela dell’autonomia del giudice: come deciderà costui dopo tutto il chiasso che si sta facendo su questa vicenda? Così non viene rispettato il principio del buon andamento della giustizia.” Entra nel merito il presidente : “ Nel ricorso abbiamo semplicemente sottolineato che ciò che ci veniva contestato dalla Commissione Ammissione al Campionato non era recepito nel regolamento come causa di non ammissione. Non abbiamo mai affermato di non pagare chi ha lavorato per noi”. “Richiediamo alla Lega di rettificare quanto scritto nel titolo di quel comunicato. Il suo contenuto, poi, falsifica la sostanza del ricorso. Loro sono a conoscenza della verità. Ora devono chiarirla all’opinione pubblica con quella stessa intensità con cui ci hanno danneggiato”. L’Aprilia Volley sta valutando, per questo caso specifico, con i suoi legali, di seguire anche strade diverse da quella della giustizia sportiva. E già, perché se da un lato pubblicando uno stralcio falsato del ricorso è stato leso dalla Lega un diritto fondamentale della società pontina, previsto dall’art. 22 del regolamento giurisdizionale federale, dall’altro, con quel comunicato e con la fuga falsa di notizie si ravvisano anche gli estremi di un perseguimento in base all’art. 114 c.p.p. “Per non parlare –conclude il presidente – che sono intenzionato a portare un enorme fascicolo al Garante delle Comunicazioni”. Insomma questo è solo il primo atto di una vicenda che molto probabilmente andrà avanti a suon di carte bollate. Verrà indetta anche una conferenza stampa e si prevede un sit-in dei tifosi dell’Aprilia che con il loro calore stanno sostenendo in questi giorni la loro squadra ed i loro dirigenti.
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