Rio 2016. Una serata magica a Casa Italia con gli azzurri

di Lorenzo Dallari

22/08/2016

Simone Buti, Osmany Juantorena e Lorenzo Dallari e l'argento olimpicoSimone Buti, Osmany Juantorena e Lorenzo Dallari e l'argento olimpico
Simone Buti, Osmany Juantorena e Lorenzo Dallari e l'argento olimpico
Metti una sera a Casa Italia per festeggiare la medaglia d'argento conquistata dalla nazionale maschile. Metti una sera da lupi, con raffiche di vento pazzesco che rendono addirittura pericoloso attraversare il ponte di accesso nel faraonico club trasformato per l'occasione nel centro nevralgico dello sport azzurro. Metti un clima disteso, con un strano clima di felicità determinato dalla conquista di un risultato comunque importantissimo e prestigioso mixato all'amarezza di aver visto sfuggire un'occasione comunque ghiotta contro un Brasile abbordabile. Metti la soddisfazione del presidente del Coni Giovanni Malagò nell'annunciare che la medaglia del volley è stata la ventottesima per lo sport italiano, risultato di rilievo per lui e per il nostro Paese. Metti le sue belle parole dedicate a una nazionale che ci ha messo il cuore in un torneo davvero complicato e al presidente Carlo Magri "che adesso resterà li per altri 20 anni" ha detto scherzando. Metti una caipirinha in amicizia con il ct Chicco Blengini, sereno e sorridente, riuscito a salire sul podio per la terza volta in un anno dopo l'argento alla Coppa del Mondo e il bronzo all'Europeo. Metti tanti selfie con i ragazzi, tutti davvero speciali, giocatori speciali in un Gruppo speciale. Metti la consapevolezza in alcun di loro di aver perso l'attimo fuggente che per loro non si ripresenterà più. Metti la voglia di qualcuno di tornare al giocarsi una medaglia d'oro già domani se fosse possibile, tanta è l'adrenalina ancora in corpo. Metti Ivan Zaytsev che si è tagliato la barba e non sembra più il guerriero di poche ore prima. Metti le mogli e le compagne degli azzurri che si coccolano amorevolmente i loro eroi che possono finalmente riabbracciare. Metti Luca Vettori e Matteo Piano con lo zaino pronto in spalla per una vacanza meritatissima in Uruguay. Metti Osmany Juantorena che quasi chiede scusa per non aver guidato l'Italia alla conquista dell'oro. Metti lo staff tecnico e dirigenziale che può finalmente tirare un sospiro di sollievo perché tutto sta finendo dopo un mese duro assai. Metti Libenzio Conti che si commuove come un bambino quando Malagò lo invita a salire sul palco. Metti il presidente Magri che alterna momenti di euforia ad altri di tristezza perché ha capito che avrebbe potuto essere la volta buona per realizzare il Grande Sogno. Metti le porte che si chiudono perché è l'ultima sera a Casa Italia e l'Olimpiade di Rio appartiene come d'incanto già al passato. Metti che è stato bello esserci e avere condiviso con una questa grande Squadra un cammino comunque meraviglioso. Grazie ragazzi, da parte di tutti quelli che amano la pallavolo. E grazie a voi adesso in Italia sono moltissimi in più. 
Sigla.com - Internet Partner