"Rumore"

di Paolo Montagnani

08/09/2013

Clayton StanleyClayton Stanley
Clayton Stanley
"Quando devi valutare uno schiacciatore è sufficiente che tu ti metta all'ingresso della palestra con le spalle alla rete e tu ascolti il rumore che proviene da un suo attacco: se il suono non è fragoroso, quel giocatore o non è in forma o non è il giocatore che fa per te!" Questo diceva Bruno Bagnoli, mio ex allenatore e ora mio collega.
Simone Roscini, mio fedelissimo secondo a Padova, durante gli allenamenti dall'inizio un pò sonnolento, cercava di scuotere i giocatori gridando: "Basta pallonetti, cif, pic, tric, smac,.....vogliamo sentire del rumore, forte, sordo, allora sì che i giocatori in difesa salteranno per aria.....!!!!". Fantastico Roscio!
Comincio dal rumore per raccontarvi le mie ultime vicende di mercato, che come vi avevo anticipato ha regalato ai Suntory Sunbirds gioie e dolori. Dovendo correre ai ripari cercando un nuovo straniero ho subito pensato a quali giocatori fossero ancora disponibili visto che la stagione era cominciata e la mia idea è subito caduta su un giocatore che di rumore quando schiaccia e quando batte ne fa moltissimo.
Molte volte durante l'allestimento delle mie precedenti squadre avevo avuto in cima alla lista il nome di Clayton Stanley, ma quando lo chiedevo, per esempio, gli ultimi anni a Stefano Santuz, lui mi guardava stupito e mi diceva di passare oltre perchè non avevamo tempo da perdere con gli scherzi!
In piena emergenza ho avuto mandato dalla società per cercare il nuovo straniero e ci ho provato.
L'affare è andato in porto, e anche se penserete che il denaro abbia fatto la differenza, vi dico che è stata la molto apprezzata volontà del giocatore a voler giocare in Giappone nei Sunbirds a far essere la trattativa abbastanza scorrevole.
Clayton Stanley quest'anno non ha giocato per recuperare da un intervento ad un ginocchio ma attualmente è molto vicino alla perfetta efficienza. Questa sarà la nostra e la sua sfida, lavorare tutti insieme per tornare al 100%. L'attuale tecnico di Team USA, il mio amico Jhon Speraw, con cui sono in contatto costante, mi ha detto di voler contare sull'utilizzo di Stanley per il prossimo Mondiale.
E' inutile fare una presentazione del giocatore, personalmente posso dire che nel campionato giapponese si gioca una pallavolo particolare dove gli stranieri sono chiamati ad un superlavoro, ma penso che nella nostra nuova squadra, dove dobbiamo fare a meno di Koshikawa, Stanley si inserirà molto bene; dal punto di vista tecnico ci darà ovviamente tanto ma visto che l'obiettivo da me voluto per questa squadra è anche e soprattutto avvicinarsi alla pallavolo internazionale, penso che Clay darà ai giovani giocatori l'idea di cosa significa "internazionale". Non solo nelle dimensioni, ma mi riferisco al lavoro fisico, alla tattica e alla meticolosità nel lavoro giornaliero per migliorare.
Di concerto con la Compagnia Suntory, che vuole aumentare per i propri dipendenti la conoscenza della lingua inglese, i giocatori ora stanno studiando non solo le mie parolacce in italiano, ma anche l'inglese e la presenza di un giocatore stelle e striscie li aiuterà ulteriormente.
Penso che quando le altre squadre vedranno il braccione teso in avanti prima di una battuta, in attesa di udire il rumore e valutare la direzione, non avranno tempo per preoccuparsi, sarà troppo tardi!...Speriamo!!!
Alla prossima amici.
Paolo
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