Samuele Papi, il "caro nemico" della Sisley

di Adelio Pistelli

10/03/2012

Samuele Papi Samuele Papi
Samuele Papi
-Subito i numeri: trentanove anni il prossimo 20 maggio, esordio in A1 a diciassette, oltre 350 presenze in nazionale, 579 volte con addosso la maglia della Sisley Treviso, team con il quale ha vinto tutto ciò che c’è da vincere. E domani, quella maglia, la vedrà dall’altra parte della rete e per Samuele Papi non sarà la solita partita ma qualcosa di speciale. E’ già successo, nella gara di andata ma lontano da Treviso/Belluno. Stavolta, per la super sfida Sisley-Copra, Samuele sarà il ‘caro nemico’. A casa sua Nemmeno un anno fa, l’attuale schiacciatore di Piacenza, infatti, chiudeva la sua lunghissima avventura con una squadra che lo aveva visto schiacciare in Veneto dal settembre del 1998: una vita fa. Domani, rieccolo contro il suo recentissimo passato, a due passi da casa, da Treviso dove ha messo su famiglia, dove abita, dove ha costruito gran parte della sua meravigliosa carriera.
La scorsa estate una scelta professionale ponderata, ma inevitabilmente difficile: chiuso con la Sisley, società con la quale era in scadenza di contratto, valutare se smettere oppure accettare alcune proposte, tutte concrete e interessanti, per continuare ad andare sottorete. A metà della scorsa estate, dopo l’ormai ‘solita’ rimpatriata a Falconara, per passare un po’ di tempo con i genitori, per divertirsi un po’ a beach con vecchi amici, Samuele Papi ha accettato la corte di Piacenza dove il ‘fenomeno’ della pallavolo italiana sta regalando spettacolo ed emozioni.  Un torneo sempre da protagonista, un preciso punto di riferimento per il team ieri di Lorenzetti (che lo aveva fortemente cercato e voluto) oggi di Monti, un tecnico che non nasconde nemmeno un po’ la fortuna di poter il fenomeno in squadra. "Papi? Non credo servano siano tante parole: era e resta un talento assoluto. E’ una meraviglia allenarlo e vederlo giocare". Domani Samuele, intanto, proverà a far allungare la serie d’oro di Piacenza (ultime sette vittorie consecutive) contro la sua ex squadra (a sei successi di fila) dove ci sono ancora tanti ex compagni, da Fei a Horstink, a Farina allenati da Roberto Piazza, guardati (a vista) dal general manager Pasquale Gravina, altro grande amico del fenomeno. Sensazioni personali? Forse Samuele le racconterà dopo. Forse. Però Papi è sempre stato un personaggio schivo alle interviste; quando ha potuto ha evitato le telecamere, ma ha sempre e solo pensato ad andare in  palestra per poi giocare come sa: benissimo. Lo ha fatto durante le prime gare nelle giovanili di Falconara; lo ha fatto dall’esordio in A1 con la squadra della sua città, ha continuato a divertire a Cuneo, in nazionale, a Treviso. E adesso, ancora protagonista, eccolo con la maglia di Piacenza con la quale sfida la ‘sua’ vecchia Sisley. Ma non allo storico Palaverde ma al palasport di Belluno e magari sarà un po’ diverso. Vero fenomeno?
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