Samuele Papi, quel ragazzo del '73

di Adelio Pistelli

23/09/2011

Samuele PapiSamuele Papi
Samuele Papi
Per cinque giorni è il giocatore più anziano, pardon più esperto del campionato. Samuele Papi, classe 1973, però ha rilanciato ancora e mette sul piatto il suo ventiduesimo torneo di A1, gli ultimi dodici passati a Treviso. Da domenica ripartire come nuovo schiacciatore di Piacenza, società che lo ha fortemente voluto. Ma che effetto le fa sapere di aver centrato questo particolare record? “Mai pensato, però è una strana impressione ma è anche significativo indice di grossa longevità. Certo, quando ho iniziato, non avrei mai immaginato che a trentotto anni suonati (è nato il 20 maggio) sarei ancora andato sottorete e, a questi livelli”. Già, l’esordio, succedeva agli inizi di febbraio 1991, a Falconara con la maglia di Falconara, contro la Santal Parma. “Che ricordo meraviglioso però, quanto tempo è passato e magari, il fatto che la pallavolo sia cambiata quasi radicalmente mi ha aiutato a giocare così tanto”.
Trentotto anni, (dodici passati anche in Nazionale), le soddisfazioni a Falconara, i primi grandi successi a Cuneo, ogni obiettivo raggiunto in Veneto, poi le ultime disavventure di Treviso e la scelta di poter cambiare squadra. E domenica schiaccerà con Piacenza, al via del campionato numero 67.
“Sono contento, essere ancora tra i protagonisti di un grande campionato come il nostro mi gratifica e tanto. Dicevo della pallavolo cambiata ma, evidentemente, se ti aiuti e vivi le giornate nel migliore di modi, puoi anche ottenere certi risultati. Un regime di vita calcolato e regolare è decisivo. Devi volerlo, impegnarti al massimo, seguire un programma preciso dentro e fuori una palestra e, alla fine, hai risultati importanti. In questo momento, però lo dico a voce bassa, sono in condizioni fisiche ottimali, ultimamente ho perso anche sei chilogrammi. Sono tornato a 84, lo stesso peso che avevo a 24/25 anni. Sto bene, insomma, mi diverto, ho una squadra intorno a me molto interessante, un tecnico (Angelo Lorenzetti, ndr) che mi ha messo subito a mio agio, che segue nel dettaglio ogni piccola parte degli allenamenti. Sono indiscutibilmente nelle condizioni migliori per guardare avanti positivamente. Poi, magari, sbaglierò qualche partita, troverò delle difficoltà ma sento che sarà una stagione divertente”.
A proposito: che Piacenza vedremo? “Al via del campionato vedo società che hanno portato avanti acquisti mirati, che un po’ tutti sono nelle condizioni di diventare sicuri protagonisti. Come Piacenza, ovviamente che ha credenziali giuste per disputare un ottimo torneo che sarà, ripeto, di livello alto. Con noi, San Giustino, Modena, Monza, lo stesso Belluno, per esempio, sono in molti a poter diventare autentiche mine vaganti contro chi sarà come sempre al comando delle operazioni. Ma, alla fine, sarà un campionato bello da vedere e da seguire, domenica dopo l’altra”.
Comando dell’A1 affidato ancora e sempre a Trento? “Come si fa a dire il contrario, i campioni in carica sono decisamente il team da battere. Vicino, molto vicino vedo Macerata, che ha potenzialità enormi. Poi Cuneo, che era e resta una formazioni molto interessante e forte”.
Dove palleggia Nikola Grbic, anche lui nato nel 1973 ma il 6 settembre. Del ’73 è anche Mirko Corsano (nato il 28 ottobre e libero a Roma) e Marco Meoni, che palleggerà ancora a Verona e, di cinque giorni (25 maggio 1973) più giovane di Papi, il recordman. Buon campionato.
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