San Giustino nel mirino...del suo Presidente!

di Adelio Pistelli

04/11/2011

Claudio Sciurpa Claudio Sciurpa
Claudio Sciurpa
San Giustino: come c'eravamo lasciati? E' vero, dal pesante stop con Roma e, con l'augurio che ambiente, società e squadra (all'unisono) trovassero quanto prima un pò di tranquillità che, mescolata a necessaria pazienza, il giusto cocktail per uscire, forse, dal nero tunnel in cui è finito il team di Fefè de Giorgi. Ma, intanto, alla vigilia della gara di domani contro (ancora in casa, contro Cuneo), basta leggere un passaggio del comunciato della società di San Giustino, per capire che aria gira sottorete, tra Città di Castello e San Sepolcro. Tranquillità? Pazienza? Per il momento sembrano doti non pervenute guardando a ciò che il presidente Claudio Sciurpa, per esempio, rilancia verso la sua formazione. Leggete... “Domani sera voglio vedere con quale atteggiamento la squadra affronterà il match. Sarò lì a guardare l’approccio alla partita da parte dei giocatori e di tutto lo staff. Mi preme che dal primo all’ultimo pallone si lotti con carattere al di là del risultato, anche se punti ci farebbero comodo. Dopo questa partita – afferma il presidente Claudio Sciurpa - la società valuterà tutte le situazioni e prenderà le decisioni che riterrà opportune”. Sono parole che non possono essere fraintese e che lasciano capire abbondantemente che situazione s'è venuta a creare in un ambiente partito con gli squilli di tromba e, adesso, 'incartato' da problematiche importanti che hanno minato pesantemente il lavoro della squadra. Fefè de Giorgi ha gentilmente declinato l'invito di commentare lo Sciurpa-pensiero, impegnato a cercare soluzioni preziose per mandare sottorete una squadra più concreta, più continua, maggiormente determinata di quanto si è visto ultimamente, per provare a raccogliere qualche punto dopo tre sconfitte consecutive. L'avversario (Cuneo) è, quello che si dice, il meno indicato per cullare meravigliosi sogni di gloria. Cuneo sarebbe stato team molto difficile già in condizioni normali, adesso questo impegno è diventato decisasmente molto più proibitivo.
Detto della voglia dei piemontesi di scacciare l'amarezza di Supercoppa e rilanciare la propria immagine - che non è delle migliori anche dopo il recente e inatteso stop in Champions -, va ricordato che la De Giorgi band non dovrà guardarsi solo dai propositi di Cuneo ma anche e soprattutto con situazioni interne alquanto deleterie. L'infortunio al via del campionato dell'opposto Starovic, è già storia vecchia ma sempre d'attualità. Il suo incidente ha inevitabilmente stravolto ogni progetto tecnico-tattico che Fefè aveva in testa. Le alternative sono state un buco nell'acqua, soprattutto quella di Urnaut, giocatore del tutto fuori ruolo per la sua incapacità di sopperire all'emergenza. Del resto, guardate e sfogliate le quattordici squadre di A1: difficilissimo trovarne una che affiderebbe il suo 'posto due' ad Urnaut proprio per le sue caratteristiche che, stridono, con il ruolo di opposto. Alle corte: De Giorgi era ed è nelle condizioni di dover inventare un sestetto tutto nuovo o quasi che, da domenica, lamenta l'assenza dello schiacciatore Rauwerdink, infortunato (operato al metacarpo della mano destra) e che resterà fuori dal campo per 30-40 giorni. Tecnico degli ulbri alle prese con la coperta corta, insomma, con un team in emergenza non solo tecnica ma anche mentale.
E' necessario fare quadrato, forse mai come in questo momento. E magari il presidente Sciurpa poteva 'limare' il suo intervento proprio davanti a problematiche che lo stesso Sciurpa conosce benissimo e, considerato anche l'avversario che domani arriverà in Umbria. Ma tant'è...
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