Sartoretti e un passato...passato?

di Adelio Pistelli

25/11/2009

Andrea SartorettiAndrea Sartoretti
Andrea Sartoretti
Ieri schiacciava con una maglia gialla addosso, oggi cerca punti contro quella maglia. "Da giocatore magari hai più possibilità di andare incontro a tensioni particolari. Da tecnico credo che sarà tutto diverso".
Andrea Sartoretti magari se lo ripete da qualche giorno e magari non ci crede fino in fondo, ma fa di tutto per convincersi che Perugia-Modena di stasera era e resta solo una importante sfida di campionato.
Sarà anche così ma sfogliando l’album dei ricordi di un recentissimo passato è facile ritrovare il signor <Sartorace> con la maglia di Modena, squadra con la quale ha giocato negli ultimi anni (dal 2005) senza dimenticare la straordinaria esperienza portata avanti nel torneo 1996-1997. E’ facile allora ripercorrere annate cariche di emozioni con una storica società, rivedere Sartoretti protagonista sottorete, la sua ultima società da
giocatore.
Anche perché sul finire del giugno scorso si è sfilato la maglietta ed è diventato allenatore a due passi da Città di Castello, dove è nato trentotto anni fa. E così è difficile pensare che la sfida di Perugia (dove appunto arriva Modena per la dodicesima di campionato) non regali qualcosa di particolare al grande ex. Sartoretti però ribadisce: "Quando giochi, quando hai di fronte chi era con te solo qualche mese prima sicuramente provi delle sensazioni strane. Ma da allenatore sono convinto che sia tutta una cosa diversa, o quasi".
Quel <quasi> lascia indiscutibilmente aperta la porta a delle emozioni. Però il giovane coach di Perugia taglia corto con il recente passato. "Sono rimasti solo Kooistra, Dennis, Casòli e Pagni" - conferma - sono stati anni
bellissimi per me e per la mia famiglia"
e rilancia con determinazione: "E’ una gara che dovrà confermare la nostra crescita, da vincere contro avversari forti e in ottima condizione. All’atto pratico è una serata dove hai testa solo per ciò che ti aspetta sul campo, per tutto ciò che devi fare per non sbagliare nulla se vuoi
regalarti e regalare a Perugia un bel risultato. Non sarà facile, me lo ripeto, lo dico ai ragazzi da giorni: è impegno pericoloso. Ma ancor più bello da concretizzare".

Andrea <Sartorace> (così chiamato per quel suo strano modo di andare in battuta che produceva, appunto, ace senza soluzione di continuità) adesso è solo e semplicemente (si fa per dire) un allenatore a caccia, intanto, di punti qualità. Forse sarà anche così ma la sfida contro Modena per l’ex Sartoretti nasconde indiscutibili e particolari pathos, sensazioni che il coach umbro sembra non subire. Sembra, ma vale la pena comunque andarlo a vedere lì a bordo campo della sua Perugia contro la sua (comunque) Modena: sarà uno
spettacolo nello spettacolo.
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