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Scatta il Mondiale femminile
Scatta il Mondiale femminile
di Giovanni Guidetti
28/10/2010
Giovanni Guidetti
Giovanni Guidetti
Era esattamente il 25 maggio, più di 5 mesi fa, il giorno in cui la mia nazionale ha iniziato la preparazione in vista degli impegni,tanti e importanti, di questa stagione estiva/autunnale. E sono sicuro che cosi come la Germania anche le altre 23 squadre che insieme a noi domani inizieranno il Mondiale giapponese sono al lavoro da parecchi mesi. E finalmente da domani si gioca.
Certo, non abbiamo solo allenato per 5 mesi. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto il torneo di Montreux, il torneo Borits Jeltsin a Ekaterinenburg, uno stage in Brasile, 3 settimane di Grand Prix (con poche vittorie), il torneo di Cagliari valido come qualificazione per il prossimo Grand Prix (primo posto davanti a Russia e Italia), tante ore di palestra nel mentre e uno stage a Tokio prima di approdare qui a Matsumoto.
Ed ora siamo pronti per metterci alla prova contro tutte le squadre migliori del mondo. Perché il Mondiale, come ovvio che sia, alla fine è l’unico torneo dove ci sono proprio tutte le squadre più forti del Mondo. E non a caso c’è ogni 4 anni, intervallandosi con l’Olimpiade, ovviamente anche altrettanto prestigiosa, se non di più visto il blasone che comportano i cinque certi, ma con solo 12 squadre partecipanti.
Qui in Giappone ci sono tutte. 4 gironi da 6 squadre (Tokio, Osaka, Hamamatsu e Matsumoto), con le ultime 2 che vanno a casa e le altre 4 che sfideranno le altrettante 4 meglio classificate di un altro girone (Hamamatsu con Matsumoto e Osaka con Tokio). Delle ultime 16 rimaste 4 a casa e le altre 12 a Tokio per le finali dal primo al 12 posto.
E qui, che non me ne vogliano i colleghi maschi, ogni partita conta! Non puoi fare calcoli perché ogni risultato alla fine vale e si sommano i punti di ogni partita. Una partita persa nel primo gruppo rischia di farti star fuori dalle 12. Ogni partita ha la stessa importanza e questo fa sì che i prossimi 14 giorni saranno interminabili, stressanti, affascinanti, tristi, allegri….tutto sarà amplificato, ogni emozione grandissima dovrà dare subito spazio ad un'altra emozione altrettanto forte, e cosi via, senza sosta fino alla fine.
Personalmente sarà il mio secondo Mondiale da primo allenatore (il primo 4 anni fa sempre in Giappone e sempre con la Germania, il terzo in totale (sempre in Giappone nel 98 da secondo di Frigoni sulla panchina azzurra).
Sono orgoglioso di quello che ha fatto il mio gruppo, la Germania. Alcune delle ragazze che da domani saranno in campo, 4 anni fa erano poco più che bambine, 8 di loro addirittura non le conoscevo ancora. Abbiamo creato un nuovo gruppo, nuove star dopo Angelina Grun, ma con la stessa grandissima mentalità che Angelina ha sempre insegnato a tutte e che è la base della nostra squadra. 4 anni fa solo Angelina della nostra squadra giocava all’estero, oggi ben 6 delle mie ragazze giocano in campionati importanti e sono orgoglioso di questo.
Che Mondiale sarà??? Imprevedibile. E non è la solita frase. Alcune delle Big come Brasile, Italia e Cuba hanno defezioni importanti. Russia, Usa e Cina sono al completo e sono molto forti ma hanno anche loro alcune giocatrici all’esordio in un mondiale. Poi tante outsider come Giappone, Serbia, Polonia, Olanda e noi della Germania.
Insomma per farla breve. Molte delle squadre che ho citato qua sopra saranno strafelici di arrivare nelle prime otto, tutte sognano di entare nelle 4, ma nessuno ,dico nessuno, puo’ esserne certo oggi. L’equilibrio sarà icredibile, tutte possono vincere o perdere contro quasi tutte le squadre presenti qua. La ragione mi fa pensare che le medaglie andranno a Brasile Usa e Russia…. Ma sappiamo tutti che i pronostici sulla carta già domani non conteranno più a niente.
Mi aspetta il technichal meeting.
Per dirla con le parole del più grande giornalista di pallavolo della televisione Italiana e non solo …. Buona pallavolo a tutti e Buon Mondiale a tutti e permettetemi un saluto e un abbraccio particolare al sopracitato Lorenzo e al suo mitico fratello Lanfranco!!!!
Sayonara, Giovanni Guidetti
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