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Scudetto a Piacenza e …
Scudetto a Piacenza e …
di Luciano Pedullà
13/05/2013
Francesca Ferretti e Martina Guiggi, anime di Piacenza tricolore
Francesca Ferretti e Martina Guiggi, anime di Piacenza tricolore
Piacenza è la squadra che ha vinto il campionato 2012-13 dopo una stagione che l’ha vista primeggiare anche in Coppa Italia vinta con il cambio d’allenatore e l’arrivo di
Caprara
. Un torneo tecnicamente di livello più basso rispetto a quelli passati ma che ha offerto pathos ed emozioni a un pubblico che ha riempito i palazzetti di Bergamo, Busto, Piacenza e Treviso dimostrando che l’interesse verso la pallavolo femminile e sempre molto elevato soprattutto quando le proprie beniamine dimostrano capacità di lottare e attaccamento ai propri colori. La fine della stagione porta con sé un consultivo dell’annata soprattutto ripercorrendola attraverso i protagonisti che hanno meritato il proprio riconoscimento pari alla vittoria di una stagione. Scudetto per il miglior allenatore a
Marco Gaspari
, trentunenne tecnico marchigiano che rinnova la dinastia dei condottieri della regione adriatica, cresciuto alla scuola di
Nesic
, prima a Jesi e poi nella stessa città veneta. Ha iniziato la stagione prima di tutte le altre squadre con una compagine giovane, poco esperta ma molto motivata a lavorare. Grazie alle tante ore di palestra ha costituito un gruppo molto unito e con grande entusiasmo che, senza alcuna paura ha affrontato ogni formazione sorprendendo già nel corso del campionato e strabiliando poi nei play off, dove la sorpresa sembrava essere quella di aver portato Villa Cortese a gara tre, battendo le varesine prima, le bustocche campionesse d’Italia poi e mettendo anche Piacenza in seria difficoltà Suoi i meriti della grande crescita di
Camera, Barcellini, Calloni
, di una rigenerata e irriconoscibile
Fiorin
, e del rendimento, migliore mai espresso, di
Barazza
. Scudetto all’attaccante di riferimento a
Lucia Bosetti
che ha messo il sigillo finale al campionato realizzando l’ultimo punto. Le sue prestazioni di finale sono state costantemente eccellenti, anche nei set in cui Piacenza non girava al meglio, risultando la giocatrice determinante della squadra emiliana in mezzo a tante campionesse di provata esperienza che potevano contare su 10 scudetti conquistati. Un punto fermo per la nazionale che inizierà il suo nuovo corso. Scudetto alla migliore giovane:
Camera Letizia
, palleggiatrice piemontese che già può vantare un titolo mondiale conquistato. Ha combattuto con il suo naturale sorriso sconfiggendo tutti gli scettici che ritenevano che non avesse muro e difesa per poter diventare una palleggiatrice di riferimento del movimento italiano, dimenticando che una regista deve sapere prima di tutto essere brava a palleggiare con precisione. Letizia l’ha fatto guadagnandosi un posto particolare nei pensieri di
Mencarelli
che potrebbe puntare su di lei in questa lunga estate azzurra che darà spazio anche ad altri registe ma che riserverà a Camera particolari attenzioni. Uno scudetto va assegnato anche a
Francesca Ferretti
che in sei anni ha conquistato quattro vittorie del Campionato Italiano ma che negli ultimi cinque non ha più vestito la maglia azzurra, che meriterebbe per la capacità di guidare sempre la propria squadra al top del movimento. Uno scudetto va al pubblico, a quello di Busto e di Conegliano che hanno applaudito incessantemente le giocatrici anche quando appariva certa la debacle delle beniamine, capaci anche di applaudire le avversarie che le hanno sconfitte. Uno scudetto se l’è meritato anche
Ornavasso
che ha coronato il suo sogno (ricordando
Giulia Albini
) che in due anni ha portato la squadra di un piccolo paese di provincia a guadagnarsi sul campo la massima serie con la politica dei piccoli passi e della valorizzazione dei giovani, esempi che tardano sempre a essere seguiti. Il sogno si è avverato alla fine dei play off di A2 nello stesso momento in cui si avverava quello del
signor Jack
. Questo è lo sport che amiamo, questa è la grande pallavolo!
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