Selezione Under 23 di Lega: il progetto va

di Adelio Pistelli

16/06/2010

Alberto Giuliani e Massimo RighiAlberto Giuliani e Massimo Righi
Alberto Giuliani e Massimo Righi
Selezione nazionale under 23 di Lega: il progetto va. Ventisei ragazzi e uno staff tecnico di primissimo livello (da una quindicina di giorni, ormai) sono per la prima volta insieme, costantemente o quasi all’interno di un palasport per concretizzare, appunto, una idea a favore dei giovani. E adesso è progetto Lega sempre più nel mirino. "Una cosa importante a contorno: le società, intanto, sono sempre più coscienti del valore di questa iniziativa e mentre giocatori e tecnici da portano avanti questa iniziativa, noi stiamo già lavorando per preparare la seconda edizione".
Massimo Righi, amministratore delegato della Lega Pallavolo anticipa i tempi restando però all’attualità e dicendo che... "Il nostro interesse primario era ed è far crescere e lavorare dei giovani quando l’attività stagionale del proprio club è ferma. Un progetto, vorrei ribadirlo che non è assolutamente in concorrenza con quello della Federazione".
Teatro delle grandi manovre giovanili, località Norge, a due passi dal monte Bondone, in Trentino.E, ‘l’idea’ iniziale di mettere insieme gli under 23 più interessanti a livello nazionale è entrata nel vivo.
Per ventisei ragazzi (‘Da un listone iniziale di cinquantaquattro che copriva tutta la Penisola ma poi, per motivi diversi molti non hanno dato la disponibilità’, racconta lo stesso Righi) per ventisei under 23 sono giornate
lunghissime ma cariche di interesse.
Il coach Alberto Giuliani, insieme a diversi collaboratori, ha preparato e sta portando avanti un massiccio programma operativo di alto livello. "E tutti sono straordinariamente coinvolti, agevolando il nostro lavoro che spazia dalla sala pesi, alla preparazione tecnica, all’allenamento sottorete" racconta lo stesso Giuliani, oggi ai più conosciuto come neo scudettato con Cuneo ma con un prezioso e concreto passato nel settore giovanile per il quale – chi lo conosce bene, lo sa -ha sempre avuto un occhio lungimirante.
‘Sono tutti tesserati con squadre di A1 – è ancora Massimo Righi che parla – alcuni dei quali hanno giocato in A2 ma la cosa che balza agli occhi è la loro grande voglia di lavorare, di voler crescere e apprendere". Alle corte, una
esperienza tutta nuova partita in sordina, si sta lentamente ma concretamente rivelando molto positiva con contorno di interesse di dirigenti di questa o quella formazione che giornalmente salgono al ritiro trentino per seguire da vicino le varie attività. A proposito: è variegato anche il lavoro collaterali. Un paio di volte la settimana corso di inglese con insegnante di madre lingua e incontri: uno lo ha portato avanti lo stesso Righi e ultimamente l’ex arbitro internazionale Roberto Locatelli, ha approfondito e discusso, con gli under 23, le regole di gioco. Sul finire di questo mese ed inizio luglio trasferimento a Salerno dove ci sarà il rompete le righe ma solo dopo un paio di amichevoli. Ma intanto, il progetto va.
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