Si ferma Kovar: problemi?

di Adelio Pistelli

16/07/2014

Jiri KovarJiri Kovar
Jiri Kovar
Non è fortunato, Jiri Kovar. Ha sempre e comunque dei problemi con le ginocchia che, nel tempo, lo hanno costretto anche a lunghi periodi di stop. Adesso succede che lo schiacciatore azzurro della Lube dopo due set altalenanti ma concreti, al via del terzo parziale si blocca, chiede l’intervento della panchina e una manciata di minuti dopo lo vedi seduto a bordo campo con il ghiaccio sul ginocchio sinistro.
E’ la notizia della prima serata fiorentina dove l’Italvolley cerca il grande rilancio internazionale provando a rompere il digiuno in World League che dura da quattordici anni (ultimo successo a Rotterdam il 16 luglio 2000 contro la Russia). Per due parziali è monologo o quasi della Zaytsev band, con predominio totale o quasi su tutti i fondamentali mentre dall’altra parte della rete, gli Stati Uniti non riescono a trovale il bandolo della matassa. Anderson nuovo opposto Usa fatica e intorno a lui è baraonda negativa di tutto il team a stelle e strisce. A proposito di opposti: d’accordo su una ricezione azzurra comunque positiva; d’accordo sulla evidente e grande motivazione e determinazione di Birarelli e compagni ma è la potenza e la continuità del signor Zaytsev, dello Zar azzurro che più di ogni altra cosa aiuta a far sorridere squadra e le migliaia di persone venute al PalaMandela per applaudire e soffrire con l’Italvolley. Una squadra che si scompone nel terzo set e che, dopo l’uscita di Kovar, diventa prevedibile, discontinua e fallosa contro Usa vogliosi di riaprire la sfida. Usa che però fanno e disfano – un pensiero sulla tragicomica tenuta americana, please… - avanti di sei, poi raggiunti (e superati) sul 24-22 con tre ace di Zaytsev. Si dello Zar azzurro, l’uomo in più, il vero motore dell’Italvolley, che adesso, deve recuperare Kovar. Deve.
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