Silvano Prandi: "Modena è la mina vagante"

di Adelio Pistelli

03/01/2011

Silvano PrandiSilvano Prandi
Silvano Prandi
Tre squadre inavvicinabili (Trento, Cuneo, Macerata), altre cinque a caccia delle posizioni migliori (Modena, Treviso, Monza, Roma, Vibo Valentia), una (San Giustino) che spera in un colpaccio e, un’altra (Piacenza), ancora matematicamente in corsa per tagliare il traguardo. Quale? Entrare nelle ‘magnifiche otto’ che a metà gennaio giocheranno - in una gara unica - i quarti di finale di coppa Italia. Lo sapremo domenica quando si chiuderà il girone di andata. E, per esempio, Modena, cercherà di mantenere il quarto posto perché… “Le prime quattro giocheranno in casa la possibilità di andare poi alla final four di coppa. E mi piacerebbe inseguire le finali al PalaPanini per poi diventare, come nei successivi play off, una mina vagante”. Silvano Prandi però sa che per centrare questo primo obiettivo stagionale, domenica dovrà vincere a Monza. “E non sarà facile per niente – assicura il coach di Casa Modena -. Non è una frase di circostanza, sarà dura confermare il nostro momento. Non inganni le ultime due sconfitte dei brianzoli: in questa pallavolo, può accadere di tutto”.
Nato in provincia di Cuneo sessantatre anni fa, il professore (come viene indicato nel mondo del volley) ha firmato domenica scorsa la sua cinquantesima panchina di Modena, l’ultima di circa duemila in bacheca maturate nei consecutivi trentacinque anni di allenatore di A1 (prima stagione 1976-1977). “Non saprei essere preciso sul numero ma dobbiamo considerare anche quelle con le nazionali italiana e bulgara”.
A proposito, professore: si aspettava di dover improvvisamente lasciare la guida del team dell’Est? “Dopo il mondiale, c’era la possibilità di continuare a lavorare per la federazione bulgara ma era tutto legato alle decisioni di Stoytchev (coach a Trento, ndr): se accettava, sapevo che sarei rimasto fuori. Radostin ha accettato, ha avuto il doppio incarico, è bravo, è bulgaro, quindi…”. Ritorniamo a Modena, alla corsa per la coppa Italia? “Intanto diciamo che, ultima partita a parte, siamo praticamente sicuri di giocare i quarti. L’ho detto, sarà importante vincere a Monza per confermare la nostra classifica. Però se mai dovessimo perdere, evidentemente dovremo capire cosa sarà accaduto sugli altri campi per conoscere piazzamento e avversario”.
Dunque mirino solo su Monza, vero? “Sicuro, allenandoci al meglio e studiando bene avversari competitivi e
pericolosi. Del resto, se la formazione di Luca Monti è nelle vicinanze di squadre sicuramente più forti e inavvicinabili come Trento, Cuneo e Macerata, ci sarà pure un motivo. E come noi, Monza cercherà la massima interpretazione del match per giocarsi poi al meglio le carte in coppa”.
E Modena come sta, invece? “Direi bene, abbiamo un’ottima classifica per le nove vittorie su dodici gare
e siamo un po’ come l’inflazione: reale o percepita. No, stiamo facendo un ottimo lavoro anche se non sembra proprio guardando ai nostri successi”. Sei dei quali arrivati al quinto set, quindi prendendo ‘solo’ due punti’ invece di tre. Ma, come si vincono i tie break che, appunto, ne avete centrati sei su sei? “Una cosa è certa: abbiamo sempre giocato al meglio. Siamo un team combattivo, lottiamo con continuità e penso che tutto ciò serva quando le sfide si
allungano”. Ci sono voci che sostengono un forte interessamento a Silvano Prandi da parte della Nazionale dell'Iran; dopo aver allenato la Bulgaria il Professore potrebbe presto sedere su un'altra importante panchina straniera.
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