Sotto il segno delle alzatrici

di Luciano Pedullà

23/01/2017

La classifica sta già dando un volto a una campionato che, comunque, ogni domenica mostra anche la sua faccia contorta e misteriosa. Ancora risultati che destano qualche perplessità o squadre incomprensibilmente alla ricerca di una identità quando ormai alle spalle sono state messe tredici partite. La graduatoria dopo la seconda partita del girone di ritorno esprime concettualmente quello che il massimo campionato potrebbe delineare a fine stagione.  Casalmaggiore e Conegliano davanti a tutte, per rendimento, livello di gioco e roster. Caprara e Mazzanti hanno saputo imprimere alla propria squadra una caratteristica che le identifica tra le candidate ad essere le principali protagoniste della stagione, quando, nonostante qualche piccolo tentennamento, le attuali leader riescono sempre a far valere la loro supremazia. Nella partita con Monza la Lloyd è apparsa decisamente più determinante rispetto alle precedenti prestazioni, mandando in doppia cifra quasi tutti i propri attaccanti anche e soprattutto grazie a una distribuzione equilibrata e precisa dove solo le zone quattro non sono riuscite a mantenersi su percentuali di alto livello. Nella gara di sabato, intanto, Conegliano aveva imposto il proprio valore di fronte ad una indomita Firenze, nonostante che Mazzanti avesse schierato la seconda palleggiatrice. Malinov ha risposto con una prova di buon livello steccando unicamente, e stranamente, l’intesa con la Danesi, sua compagna di Club Italia. Conegliano si è strutturato nel modo migliore nel ruolo della regia e nonostante possa contare su due palleggiatrici di affidabili, Mazzanti riesce a gestire la situazione concedendo loro equilibrati spazi senza creare confusione sul sistema di gioco e dualismo tra le atlete. A Novara invece contro Montichiari il cambio di regia non sempre ha dato i risultati desiderati anche se alla fine della gara il dato rassicurante per la squadra piemontese è stato quello di ottenere la settima vittoria consecutiva e di mantenere la terza posizione. La scelta tra Cambi e Dijkema in questo momento sembra l’unico assillo della attuale terza forza del torneo ma che nonostante ciò riesce a portare a casa sempre la vittoria finale, grazie anche a una Barun scatenata autrice ieri di ben 39 punti: una vera Highlander. Alle spalle delle novaresi, Lo Bianco ha guidato Bergamo a un successo di grande importanza. Analizzata dalla sponda orobica la partita di domenica ha ridato alla formazione allenata da Lavarini quelle sicurezze che il terzo e quarto set della gara di Firenze avevano tolto leggermente alle bergamasche ma che con una prestazione super della propria regista sono riuscite a ottenere una vittoria di grande peso e spessore. Domenica le aspetta Novara con il dente avvelenato dopo le sconfitte, l’anno scorso in Coppa Italia e quest’anno primo insuccesso della stagione, che hanno contribuito a togliere per qualche momento qualche sicurezza alla formazione di Fenoglio: ci si aspetta una partita agonisticamente molto bella. Non sorride invece Scandicci che nella gara in terra lombarda ha dovuto incassare la seconda sconfitta di questo girone di ritorno e che, nonostante una prova più convincente di una Havlickova in crescita, non riesce a trovare le fila per ottenere un buon rendimento di squadra, pagando ogni settimana il calo di flessione di una o dell’altra giocatrice. La formazione di Chiappafreddo ha solamente bisogno di ritrovare quell’impeto che aveva impressionato la platea quando all’inizio della stagione aveva sovvertito i pronostici battendo le campionesse d’Italia di Conegliano nel palazzetto veneto gremito di pubblico. Riproponendo quello spirito potrebbe proporsi per qualunque traguardo. Anche Busto ha bisogno di tanto entusiasmo, quello del suo pubblico, del suo ambiente e delle sue giocatrici che, pur arrivando da una bella vittoria a Modena, sono apparse poco brillanti nella gara con Bolzano, ma che lo erano sembrate già nel Torneo Mimmo Fusco, al di là del risultato che poco contava. Un torneo che, da una parte ha dato vigore a Montichiari che ha raccolto un punto a Novara e a Monza che ha combattuto ad armi pari con Casalmaggiore, ma che ha sicuramente spezzato il ritmo alle tre contendenti di marca italiana, uscite poi sconfitte nel turno successivo del campionato. In coda rimane il Club Italia che ha cambiato assetto proponendo come auspicato Paola Egonu in zona 4 (era già successo nel recupero di mercoledì con Casalmaggiore), progetto che vale sicuramente tanto per il futuro della Nazionale Italiana. Con Modena la formazione azzurra ha lottato ma non è bastato e la squadra emiliana ne ha approfittato per portare a casa tre punti molto importanti per riprendere il cammino dopo lo stop casalingo dello scorso turno.
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