Spescha schiaccia in Libia

di Adelio Pistelli

13/10/2013

Simone SpeschaSimone Spescha
Simone Spescha
Libia, è l’ultima frontiera. Almeno per Simone Spescha. lo schiacciatore romano, infatti, ha iniziato una nuova esperienza professionale. Dopo la brevissima, recente parentesi in Libano, Simone da qualche giorno va sottorete e schiaccia, a Misurata. La città è tra le più famose in Libia e durante la guerra civile, che ha portato alla caduta di Gheddafi, è stata lungamente d’attualità. "Ora è una città tranquilla. Sono arrivato da poco, ma posso già affermare che c’è un vivere quotidiano, senza problemi". Simone Spescha, da Roma (dove è nato a giugno di trentaquattro anni fa), giocherà – primo italiano – nel campionato libico. "E’ un torneo a dieci squadre e spero davvero di arrivare sino in fondo per riuscire a centrare il risultato più bello". Primi importanti contatti con il volley con le giovanili di Cuneo, (dove ha esordito l’A1 a vent’anni), prima di giocare a Gioia del Colle, Mantova, Trieste, Forlì, ancora Cuneo, quindi Isernia, Taranto, Roma, Corigliano e Loreto. All'inizio dell’estate, l’esperienza libanese estera con il Blat J Beil di Beirut. "Con me c’era anche Francesco Biribanti. Uno spettacolo. Periodo breve ma ci siamo tanto divertiti. E’ in quella occasione che ho iniziato a pensare seriamente alla Libia. Da settimane stavo inviando un po’ dovunque. Una sera ho incontrato un dirigente che mi ha prospettato una possibilità per giocare nel campionato libico. Ho iniziato a seguire un percorso con la speranza di concretizzarlo". Mentre, a metà settembre si allenava era a Macerata, è arrivata la certezza libica. Simone Spescha è volato subito nel nord Africa ad attenderlo, i dirigenti del Al Swehily di Misurata. "Con me c'è anche lo schiacciatore Toni Kovacevic (bronzo con la Serbia, agli ultimi Europei, ndr): faremo un bel salto di qualità". Simone è a Misurata, Adriana (la sua compagna) lo aspetta a Loreto dove Spescha ha giocato durante l’ultimo campionato di A2. "E’ stata una stagione delicata. Ci sono stati tanti, troppi momenti difficili. E’ finita male, mi spiace molto ma, doveva andare così. Per fortuna c’era la sua presenza (di Adriana), è stata molto importante, mi ha aiutato e tanto". Adesso, la Libia. "Però, vorrei chiudere la mia carriera a casa mia. La valigia è sempre pronta".
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