Stefano Lavarini, il condottiero di Bergamo

di Lanfranco Dallari

22/04/2014

Stefano LavariniStefano Lavarini
Stefano Lavarini
Stefano ”Libano” Lavarini è il bravo tecnico della Foppapedretti Bergamo. Persona squisita, simpaticissimo, classe 1979, di Omegna, allenatore davvero molto preparato, alla sua seconda stagione da primo allenatore della formazione orobica di serie A1, club nel quale aveva allenato 3 anni fa la squadra di serie B1 quando ricopriva anche il ruolo di responsabile del settore tecnico delle formazioni giovanili. Aveva iniziato la sua carriera di tecnico professionista come secondo allenatore per due stagioni della Bigmat Chieri (A1) e per un campionato del Club Italia (A2). Ha grande esperienza e capacità con indiscusse doti di leadership: quest’anno la sua Foppa, terza al termine della regular season, è stata eliminata in due partite dalla Unendo Yamamy Busto Arsizio nei quarti di finale dei play off scudetto, Busto è già volata in finale superando in due sole partite l’Imoco Conegliano, e ora attende la vincente della semifinale tra Rebecchi Nordmeccanica Piacenza e Igor Novara, con le campionesse d’Italia in vantaggio 1 a 0 nella serie. Come giudichi Stefano questa vostra stagione sportiva? “Io reputo questa stagione molto positiva, e mi spiego: una finale di Coppa Italia e un terzo posto in regular season, atlete come Melandri e Sylla che l'anno scorso giocavano in B1 che hanno giocato da protagoniste alcune di queste gare (Melandri tutte le partite più importanti da titolare, come Sylla prima che arrivasse Loda, che comunque nonostante arrivasse da Ornavasso è al suo primo anno in serie A). Una alzatrice che in estate era la quarta scelta della Repubblica Ceca che ha esordito in Italia ed è diventata protagonista del percorso di questa squadra. Tra le cose negative due partite contro una squadra attrezzata e in palla come Busto giocate (come spesso fanno i giovani non ancora maturi) un pò sottotono e un pò poco all'arrembaggio”.
Libano è il tuo soprannome? Su facebook tra parentesi, sotto al tuo nome, c’è questa dicitura…. “Mi sono iscritto a facebook quando ero a Roma, avevo i capelli un pò più lunghi. Era il periodo della serie tv Romanzo criminale e c'era il protagonista che mi assomigliava. I romani che non mi conoscevano al centro dell’Acqua Acetosa mi chiamavano “a' libbano”.
Per un periodo tra i vari nomi è stato fatto anche un tuo come possibile allenatore della nazionale femminile dell'Italia, puoi dirci qualcosa sull'argomento?
“Lanfra, ti giuro che questa è la prima volta che la sento. Cosa ti posso dire: penso di essere lontano dai pensieri della federazione in generale, ma nello specifico non sono di sicuro ancora all'altezza di un compito del genere”.
Come giudichi il nostro campionato di serie A1 femminile? Il fatto che ci siano solo 11 squadre lo fa considerare monco? Diciamo che forse a 14 formazioni potrebbe essere più interessante, non credi?
Non ti so dire sul numero, ma in questi giorni sto facendo una riflessione... ho visto (oltre ad aver partecipato) molte gare di questo inizio di play off, e molte non mi sono tanto piaciute per la qualità del gioco. Ho visto gare in regular season molto più avvincenti. Inoltre, ma qui forse parlo per interesse, il fatto che ci si scanni per mesi, dovendo stare sempre sul pezzo come solo in Italia succede (anche se il livello altrove ha picchi più alti, nessuno deve giocarle tutte col 100% dell’impegno come da noi), e poi in due gare giocarsi tutto non mi sembra il massimo. Io non ho la ricetta migliore, e forse avverto solo io il problema ma: 1) non so se la regular ci ha logorati a tal punto che qualcuno arriva ai play off con le batterie a terra o le motivazioni usurate. 2) non so se sarebbe più avvincente infittire il calendario con qualche turno infrasettimanale in più per aver più spazio per i play off che poi è la parte che fa venire gli spettatori in palestra più carichi. So che ci sono le coppe europee, ecc. ecc. ma sono dubbi che mi sono venuti in questo periodo”.
Cosa c'è nel tuo futuro? Rimani a Bergamo? “Nel mio futuro c'è l'intenzione di rimanere a Bergamo, credo sia mia che della società”.
Allarghiamo l'obiettivo alle semifinali scudetto. Busto in finale (ha eliminato Conegliano in due sole partite), Piacenza stasera ha il match ball contro Novara... ti aspettavi questi risultati? "Mi aspettavo che Busto non fosse così cenerentola come ha fatto credere per tutta la stagione, mi aspettavo che Conegliano fosse una grande squadra, ma con delle ambizioni (legittimissime) che diversamente dalla scorsa stagione potessero pesare più in negativo qualora le cose non si fossero messe per il meglio. Per il resto diciamo che Piacenza ha convinto tutti invece di essere "ingiocabile" per chiunque durante la stagione, ma forse qualcuno ci si è un po' più avvicinato tanto da non essere così tanto scontato l'epilogo".
Il sogno nel cassetto di Lavarini... “Io sogno una vita felice per i miei famigliari e le persone a cui voglio bene. Per il resto voglio diventare bravo e longevo nel mio lavoro. Scusa, vorrei diventare molto bravo, ma molto molto”.
In chiusura manda un saluto agli amici del nostro portale. “Saluto tutti i lettori di dallarivolley.com (e quindi prima di tutto a me stesso), mi sento molto figo ad avere un momento di gloria come il Maestro Pedullà sul vostro sito! Un abbraccio a tutti".
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