Su al nord

di Luciano Pedullà

30/03/2012

Su al nord
E’ arrivato finalmente il periodo più bello dell’anno: la primavera pallavolistica regala interesse, passione e lavoro a tutti i protagonisti dell’ambiente. La parte finale del campionato, con la disputa dei play off, e le finali di coppa offre grandi emozioni agli appassionati e ancora di più a chi va in campo; la preparazione per la prossima stagione prevede un lavoro frenetico, dei dirigenti di Lega e federali per programmare agonisticamente e tecnicamente il periodo che verrà, e a direttori sportivi e procuratori per preparare adeguatamente le squadre per le avventure future. Infine arrivano notizie dalle Nazionali relative a programmi e convocazioni, le più attese in quest’anno Olimpico. Nella pallavolo giocata Busto ha perso a Istanbul ma si prepara alla sfida decisiva in Italia, per riportare a casa un trofeo che ha già nella sua bacheca, ma che diventerebbe importante anche in prospettiva play off. La formazione varesina nella sfida in Turchia è apparsa stanca, ne ha ben donde, mostrando poche soluzioni di attacco e qualche difficoltà a risolvere le situazioni nel momento in cui la ricezione si mette a traballare. Merito anche di Lo Bianco e Calderon che hanno sfoderato un grande servizio e un muro granitico. La palleggiatrice di Omegna ha giocato una splendida partita, è apparsa in ottima condizione ed è stata capace, se fosse ancora necessario saperlo, di cambiare completamente volto alla propria squadra con qualunque compagna in campo: complimenti a chi l’ha. Busto non potrà comunque godersi un attimo di riposo perché due giorni dopo la partita di Cev andrà a incrociare le armi con Piacenza per l’accesso alle gare finali, in un torneo che si svolge completamente sopra al Po, dopo aver osservato quello che Bergamo e Villa Cortese sapranno fare domenica nell’eterna sfida incrociata. Nel primo incontro Bergamo non è riuscita a rovesciare il fattore casalingo ma la gara di ritorno e l’accesso alla finale sembrano ancora essere molto equilibrati. La partita magistrale disputata da Diouf, che va al di là dalla efficienza di attacco attorno al cinquanta per cento, è stata particolarmente positiva in quanto l’opposta milanese si è dimostrata capace di assumersi la responsabilità di palloni importanti della gara, lanciando un segnale a Barbolini impegnato nelle scelte per la estate azzurra. La nazionale dovrà affrontare Grand Prix e Olimpiadi, con il mirino puntato su Londra principale obiettivo stagionale. I rumors delle convocazioni stanno arrivando, niente di ufficiale ovviamente, e ci diranno se il tecnico modenese vorrà raddoppiare le scelte fatte per la World Cup, oppure preferirà quella su giocatrici più esperte per una manifestazione, quella a cinque cerchi, che potrebbe regalare grandi soddisfazioni ai colori azzurri e per la quale giocatrici come Ferretti, Guiggi, Piccinini e Cardullo scalpitano per riguadagnarsi la posizione di privilegio che non hanno potuto godere in Giappone: privarsi della loro classe sarà difficile. Poi potrà cambiare qualcosa nella Nazionale che nel 2014 porterà i Campionati Mondiali femminili in Italia, con l’apertura di un nuovo ciclo, nel quale ovviamente sarà importante sfruttare le capacità di alcune delle giocatrici che hanno fatto grande la Nazionale, ma che vedrà l’inserimento di nuove leve, che dovranno avere la possibilità di maturare nei prossimi campionati. Lega e Federazione avranno il compito di garantire un programma tecnico affinché il Campionato Italiano dia la possibilità alle giocatrici di casa nostra di fare esperienza con un livello qualificato, lasciandole però i giusti spazi, a discapito di alcune straniere che ogni tanto occupano ingiustificatamente i posti in prima linea, non permettendo la corretta qualificazione alle italiane. Troppo spesso atlete sconosciute d’oltre alpe, che non hanno espresso neppure nei propri campionati il personale celato talento, hanno avuto da società e tecnici possibilità che hanno garantito la loro crescita, non sempre permessa altrettanto alle pallavoliste di casa. Giocatrici che sono rimaste in seguito ai confini di qualunque panorama del volley: Milosavlyevic, Aleksovska, Chnil … chi si ricorda di costoro e perché hanno giocato in Italia?
Sigla.com - Internet Partner