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Tackle scivolato
Tackle scivolato
di Roberto Prini
28/01/2011
Roberto Prini e Massimo Barbolini
Roberto Prini e Massimo Barbolini
Essendo l’Italia il Paese dei doppi (a volte tripli…) incarichi e dei conflitti d’interesse, mi stupisce molto il no del presidente federale
Carlo Magri
alla richiesta del CT
Massimo Barbolini
di poter allenare una squadra di club in
Turchia, il Galatasaray
. Al di là del fattore meramente economico (uno dei migliori allenatori al mondo non ha la possibilità di monetizzare una meravigliosa carriera anche grazie alla Nazionale, questo va detto), sono le spiegazioni tecniche che non convincono. Sostenere che l’impegno con una squadra di club porti via tempo e risorse fisico-mentali ad un allenatore di fama internazionale come Massimo è un insulto prima alla persona e poi al tecnico.
Perché sono certo che Barbolini interpreterebbe il suo lavoro al 200% pur di non dar mai adito alla suddetta “accusa”.
Tra l’altro, ormai da tempo, le stagioni delle Nazionali e delle squadre di club sono così separate (maggio-settembre per le Nazionali, ottobre-aprile per le squadre di club) che viene meno anche l’interferenza temporale del doppio incarico.
Del resto sono fermamente convinto che il poter lavorare prima con un gruppo e poi con un altro non possa che migliorare la qualità stessa del lavoro che un allenatore porta avanti: la palestra con tutti i suoi annessi e connessi (sedute di lavoro, video, statistiche e quant’altro) tengono allenati testa e muscoli che diversamente rischiano di arrugginirsi.
Qualche esempio:
Zè Roberto
ha vinto con il
Brasile maschile
l’oro maschile alle Olimpiadi del
1992 di Barcellona
allenando il
Pao de Azucar
. Quando si è ripetuto con le donne a
Pechino 2008
aveva per anni allenato il
Finasa/Osasco e la Scavolini Pesaro
.
Bernardinho
ha vinto tre ori mondiali consecutivi con il
Brasile
continuando ad allenare squadre di club: ultima l’
Unilever
con cui ha perso la scorsa finale scudetto e con cui guida oggi a punteggio pieno la Super Liga. Il Brasile non è l’Italia, certo, ma è quello il modello cui dobbiamo tendere per fare il meglio possibile. Anche a livello di doppi incarichi: il presidente
Ary Graça,
vecchio volpone, lo ha capito da tempo ed i risultati si sono visti sul campo.
A ruota del Brasile, ora, va la
Bulgaria
che ha messo sotto contratto per due anni
Radostyn Stoytchev
, l’uomo che ha portato
Trento
sul tetto d’Italia, d’Europa e del Mondo, e da tempo si è messa anche la
Germania
con gli ottimi risultati ottenuti dal mio amico
Giovannino Guidetti
. Peraltro anche la pallacanestro sembra seguire questa traccia, dopo la nomina di
Simone Pianigiani
alla guida della Nazionale: lo stesso coach che ha fatto incetta di Scudetti e Coppe Italia con il
Montepaschi Siena. Perché nel basket sì e nel volley no?
La disparità di trattamento è lampante, vogliamo sistemarla? Oppure pallacanestro e pallavolo appartengono a due CONI diversi? Un abbraccio e alla prossima. Roberto Prini
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