Tai Aguero tra passato e futuro

di Sergio Martini

18/05/2014

Tai Aguero e Sergio Martini (foto Alberto Mazzocchi)Tai Aguero e Sergio Martini (foto Alberto Mazzocchi)
Tai Aguero e Sergio Martini (foto Alberto Mazzocchi)
Prime prove di trasmissione per la nazionale di Marco Bonitta sulla strada che porta ai mondiali che si disputeranno in Italia. In attesa di conoscere cosa intende fare con le giocatrici italiane all'estero si è chiusa con le amichevoli di San Bonifacio e Montichiari la prima settimana di lavoro con molti esperimenti. Tra questi, a sorpresa, il tecnico azzurro ha tirato fuori dal cilindro la chiamata di Tai Aguero, ultimo arrivo in casa Pomì, dopo il suo abbandono della nazionale di qualche anno fa. Ma per l'italo cubana la chiamata è arrivata per recitare il ruolo di palleggiatrice dopo che nella Pomì è stata impiegata come schiacciatrice nella parte finale della stagione. Nelle due amichevoli con la Rep. Ceca allenata dal tecnico italiano Carlo Parisi alla sconfitta di San Bonifacio per 3 a 0 è seguita la vittoria per 3 a 1 a Montichiari. Con cambio in cabina di regia da Signorile ad Aguero. Una partita la sua non esente da qualche sbavatura ma ricca di giocate di classe, grandi difese e buon rendimento anche in battuta e a muro. Chissà che dopo questa partita anche Casalmaggiore non decida di cambiare rotta in attesa dei primi arrivi previsti nei prossimi giorni. Proprio Tai Aguero ci ha spiegato a fine partita quali sono state le sue sensazioni al termine di una settimana che l'ha portata a rivestire la maglia azzurra. “Per me è stata una sfida molto grande - commenta a caldo - perchè ricominciare a palleggiare dopo 14 anni è stata un'emozione fortissima e all'inizio della partita mi tremavano le mani e tutto il corpo. Della mia prestazione sono soddisfatta ma per ora preferisco schiacciare piuttosto che palleggiare. Riprendere a palleggiare adesso rimane una sfida molto grande, è difficile dire se riuscirò a vincere questa sfida. Sono tornata in nazionale e ho accettato molto volentieri la chiamata di Bonitta perchè spero di dare una mano alla nazionale e conto di non deludere chi mi ha ridato fiducia”.
Per quanto riguarda la Pomì continuerai a giocare con le rosa? ”Diciamo che a Casalmaggiore mi sono trovata benissimo e sono molto contenta per la società e l'ambiente, le persone sono molto gradevoli. Potrei rimanere come palleggiatrice ma per ora non sono molto convinta di accettare questo cambiamento. Aspettiamo di vedere le prossime chiamate in azzurro per vedere se dovrò buttarmi su una strada diversa”.
Una giocatrice dalla classe immensa a cui nulla è precluso ma il tutto deve partire da un'accettazione totale ad un ruolo diverso che comunque Tai ha già interpretato anche nella nazionale cubana.
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