Tecnica, tattica ma purtroppo anche altro...

di Paolo Montagnani

13/04/2013

Patriot a TokyoPatriot a Tokyo
Patriot a Tokyo
I Play-Off per la mia squadra non sono andati assolutamente bene, un nostro livello di gioco più basso rispetto alla stagione regolare e un pò di sfortuna ci hanno penalizzato e ci vedono costretti alla finale per il terzo posto. Aver letteralmente dominato la Regular Season non è bastato, anzi, ci ha costretto ad un calendario sfavorevole.Tre partite in tre giorni sono rischiose ed infatti è bastato non essere al top per rovinare parzialmente il lavoro di sette mesi. La capacità di giocare bene le partite con forte stress è un valore aggiunto che purtroppo abbiamo dimostrato di non avere.
Ho parlato di "rischio", ma ora questa parola assume un altro e ben più pericoloso significato: la televisione dell'ufficio dello staff è regolarmente spenta ma in questi giorni viene spesso accesa e tenuta sul locale telegiornale dove l'immagine più frequente è quella di questo giovane coreano dai capelli improbabili che sta promettendo problemi seri a tutti. Le minacce coreane sono giornaliere e sono indirizzate direttamente agli Stati Uniti e alle sue basi militari in Giappone.
I miei collaboratori sono tranquilli e dicono che i tiranni coreani sono maestri nel "brinkmanship", cioè nella pratica di minacciare eventi pericolosi o disastri nucleari, per ottenere vantaggi diplomatici,politici ma soprattutto economici.
Ho chiesto al mio valente interprete giapponese Atsushi Shizumi di spiegarmi qualcosa su questi rapporti tesi.
"La Corea del nord è, per noi, da sempre uno stato delinquente e una minaccia vicina che sarebbe meglio non ci fosse.
Negli anni settanta e ottanta sono stati rapiti un centinaio di cittadini giapponesi che sono stati sfruttati dai servizi segreti coreani per carpirne gli usi e costumi, i modi di comportarsi e la lingua, e per poter poi istruire spie che sarebbero state dislocate in Giappone. Nel 2004 siamo riusciti a recuperarne soltanto 5. Ancora oggi le famiglie organizzano manifestazioni di protesta per avere informazioni o nella peggiore delle ipotesi, avere indietro i corpi.
Finché non si risolve questo problema i rapporti tra i due stati non saranno mai cordiali. Da parte mia sono molto contento che ci sia un governo guidato da un leader (Shinzo Abe) che ha forte senso patriottico e che sotto questa nuova minaccia, ha mostrato i muscoli schierando batterie di missili Patriot in pieno centro a Tokyo. Il tiranno Kim sembra essere un ottimo pilota nella "Chicken Race"...."

Per "Chicken Race" si intende una corsa dove due macchine viaggiano una contro l'altra a tutta velocità. Se nessuno dei due piloti cambia direzione,il frontale risulta mortale per entrambi, chi sterza per primo e scampa all'incidente viene definito il "pollo" e perde la gara.
Veramente un modo originale per dire che questo giovane tiranno minaccia disastri per ottenere vantaggi economici,mentre il suo popolo è alla fame, ma è pronto anche a fare delle stupidaggini.
Quindi tra i miei mille pensieri quotidiani per migliorare me stesso come allenatore e per far migliorare la mia squadra, adesso c'è anche da controllare quotidianamente cosa succede da questa parte del mondo.
Cosa posso fare?
Oltre a controllare di continuo se ci sono comunicazioni da parte dell'efficentissimo Consolato Italiano di Osaka, posso continuare a pensare che i missili da fermare sono le schiacciate di Bojovic e Pepic, e che i miei Patriot sono il muro e la difesa della mia squadra.
Alla prossima amici... polli permettendo....!
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