"Tempo di mercato?.......anche no!!"

di Paolo Montagnani

17/08/2013

"Tempo di mercato?.......anche no!!"
Durante le mie troppo brevi vacanze italiane ho naturalmente seguito tutto il mercato italiano e europeo da poco conclusosi.
Mercato anche in V-League? Due stranieri in uscita (Tavares di Panasonic e N'Daki della neopromossa JTEKT),arrivato Hernandez Ramos (JTEKT) mentre Panasonic fa il colpaccio ingaggiando Dante Amaral. Pochissimi giapponesi professionisti non sono legati a vita alle compagnie e quindi possono cambiare casacca.
Ma, purtroppo per me, in Giappone c'è un trasferimento che farà molto parlare. Il mio amico numero 17, Yu Koshikawa, ha cambiato squadra: lascia i Sunbirds per andare a rinforzare i JT Thunders di Igor Omrcen e con il nuovo allenatore Vukovich.
Una riflessione: mi dispiace non allenare un giocatore che sa fare la differenza e soprattutto non avere più un amico nella mia squadra. Un vero peccato! Ora JT diventa una squadra da PlayOff (e può anche vincere), mentre la mia squadra dovrà ricercare un nuovo equilibrio, anche se è sempre impegnata a migliorare la propria struttura tecnica, prova ne è l'arrivo di Marco Da Lozzo, già preparatore atletico a Padova,motivato e preparato per affrontate l'avventura nipponica.
Mentre vi scrivo tutti gli organici sono al completo, mercato praticamente chiuso ma forse ci sarà tempo per qualche sorpresa.....chissà!
Adesso sono di nuovo a Osaka e se penso allo scorso agosto mi vengono i brividi. Brividi per quello che è successo di bello, anzi bellissimo, come la nascita di Kenta, o come vedere Asia che comunica in inglese sgrammaticato ma fluente con le sue amiche di tutto il mondo, ma anche quando ripenso a tutte le "avventure" giornaliere per fare le cose che a casa mia sono normali e di routine e che qui diventano difficili. Brividi anche per la mia prima stagione agonistica da allenatore "straniero", che onestamente direi esaltante, non solo per i risultati,ma soprattutto per l'intensità con cui ho vissuto ogni singolo momento e la enorme soddisfazione che ho avuto a lavorare ogni giorno. Brividi per la mia prima competizione vinta in un campionato estero, la Kurowashiki: sei partite in sei giorni con un crescendo di emozioni e di qualità di gioco, dove alcuni giocatori che durante la stagione avevano fatto molta fatica in allenamento e molta panchina sono esplosi, frutto del loro grande lavoro e della loro dedizione.
Non è stato un anno assolutamente facile, anzi, ma essere a capo di un cosi grande progetto e di cosi tante persone mi ha impegnato tantissimo e più che altro mi ha insegnato tantissimo. Ho continuamente e quotidianamente programmato e progettato, ma ho imparato a vivere alla giornata: ieri era ieri, oggi è oggi,e domani sarà domani.
Alla prossima amici.
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