Tofoli e la sua nuova scommessa: Tuscania

di Adelio Pistelli

21/08/2013

Paolo Tofoli Paolo Tofoli
Paolo Tofoli
L’ultima volta che è stato protagonista in B1, aveva sedici anni. Era il palleggiatore di Fano, da dove arrivavano i primi splendidi messaggi di quella che sarebbe stata una carriera straordinaria, unica. Trentuno anni dopo Paolo Tofoli ritrova la B1, da allenatore. Lo hanno fortemente voluto i dirigenti del Tuscania. “I primi contatti sul finire di giugno. Ho deciso di accettare perché la ritengo una nuova stimolante scommessa”. Sono parole dello stesso Tofoli, secondo allenatore della nazionale femminile e, reduce dalla preziosa e significativa qualificazione alla final six del Grand Prix. Ieri Paolo era a Fano. Tre giorni in famiglia prima di ripartire sabato con l’Italvolley verso Sapporo (Giappone, sede delle finali) insieme alle azzurre di Marco Mencarelli, tecnico e soprattutto un amico, primo a condividere positivamente la scelta ‘invernale’ di Paolo Tofoli: guidare Tuscania, in B1. “Mi piace ed ho voglia di allenare – afferma l’attuale secondo delle azzurre – e, considerato quanto accade nel nostro mondo, visto quanti bravi tecnici sono senza squadra, ritengo giusto prendere in considerazione e accettare, anche opportunità che non pensavi sarebbero mai arrivate”.
Una carriera da giocatore da leggenda, sottorete a palleggiare sino a quarantadue anni poi, la scelta di allenare quasi subito ed eccolo sulla panchina della Scavolini campione d’Italia, al femminile. Una avventura in chiaro-scuro (“ma importante e preziosa”) prima di finire a Brolo, unica squadra maschile di A2 siciliana (“stagione faticosa ma divertente e produttiva”). E, mentre cercava la salvezza con il team siciliano, arrivava la decisione Fipav: Mencarelli, nuovo tecnico della azzurre, lo aveva voluto come suo secondo.
“Un incarico importante, gratificante – raccontava qualche ora dopo Tofoli – spero di fare bene e sarà altra esperienza per il mio lavoro”. Una estate passata in ritiro, le prime sfide internazionali al femminile poi, per una settimana, la guida ‘da primo’ ad un Italia giovane ma ugualmente a caccia di una difficile qualificazione alle finali del Grand Prix. Obiettivo centrato, qualche giorno di riposo a Fano ma prima di partire per il Giappone Paolo Tofoli ha preparato un programma iniziale da affidare a Luca Turchi, il suo secondo a Tuscania. Nella piccola cittadina in provincia di Viterbo (circa ottomilacinquecento abitanti), a poco più di un’ora da Roma, chi segue il volley (e sono tanti) aspetta con impazienza Tofoli per i primi allenamenti. “Appena finiti gli Europei femminili (dal prossimo 6 settembre sino a metà mese, ndr), raggiungerò Tuscania – afferma – e, mi metterò a lavorare con la mia nuova squadra, dal valore tecnico che posso definire medio alta. E’ quella che i dirigenti mi affidano con il principale obiettivo intanto, solo di un bel campionato”
La scorsa stagione A2 al maschile, l’estate passata con la nazionale femminile e, da metà settembre, ancora sottorete con un team al maschile: deve continuamente convivere con due modi diversi di allenare
“E’ così. So che, in pochi giorni dovrò rivedere di gran lunga il mio modo di gestire la preparazione e l’allenamento di un team. Però credo che, soprattutto, sarà l’approccio a segnare la strada del mio lavoro prima e durante un torneo che proprio non conosco e, che scoprirò solo una gara dietro l’altra”.
Tofoli in B1 è comunque una notizia ma non sarà l’unico di quella irrepetibile Generazione dei fenomeni, alcuni dei quali hanno poi iniziato ad allenare, vero?
“Vero. Ritrovo ancora il mio amico Luca Bazooka Cantagalli (sorride dopo aver ricordato le ultime partite in A2, ndr). E’ sulla panchina della sua Reggio Emilia. Sarà una bella sfida, stimolante come tutta questa mia nuova scommessa”.
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