Tre giorni di Junior League: certezze e sorprese

di Adelio Pistelli

19/05/2013

Massimo Righi premia l'MVP Luigi Randazzo Massimo Righi premia l'MVP Luigi Randazzo
Massimo Righi premia l'MVP Luigi Randazzo
Certezze in prospettiva. E non solo. Segnatevi questi due nominativi: Luigi Randazzo e Simone Giannelli. Il primo ha vinto (con la Lube Macerata, al terzo successo di categoria) la Final six della Junior League e si è regalato il premio come miglior giocatore. Che magari, dopo la difficilissima finale contro Trento, dovrebbe dividere con un paio di compagni (il libero ed il palleggiatore). Adesso, non sappiamo come e quando questo diciannovenne (con qualche gettone di presenza nel team di A1 nell’ultima stagione e non solo) diventerà definitivamente protagonista del miglior palcoscenico volley italiano- Adesso probabilmente lo aspetta – come sarebbe giusto - un campionato di A2 dove dovrà definitivamente convincere. Ma intanto, a Loreto, ha fatto divertire chi su di lui scommette da sempre anche se ha dovuto faticare per entrare definitivamente nel clima partita. Partita che valeva il titolo tricolore di categoria, vinta dalla squadra che aveva addosso i pronostici della vigilia ma che ha sofferto oltre ogni previsione contro un avversario, sicuramente meno forte ma che ha giocato una finale sbagliando solo il tie break. E se Trento, per quattro set, ha messo tanta paura addosso a Macerata, molto lo si deve alle mani di Simone Giannelli, diciassette anni il prossimo agosto. E si, qui ci sbilanciamo: siamo davanti ad un vero talento. Un palleggiatore intelligente, che ha regalato colpi da veterano. Un regista concreto, a dispetto della sua giovanissima età e tutt’altro che in difficoltà anche se andava sottorete contro ragazzi più grandi e dunque più preparati di lui. Bravo a gestire soprattutto una ricezione ballerina; bravo a variare il gioco, decisamente un palleggiatore che farà parlare. E allora, dopo esserci sbilanciati sull’evidente valore tecnico tattico del giovane regista della Junior League trentina, lanciamo un pronostico: l’Italvolley avrà un affidabilissimo palleggiatore su cui lavorare in grande prospettiva azzurra, già dal dopo Olimpiadi 2016. “E’ un talento vero, da due anni a questa parte è cresciuto in maniera straordinaria” conferma Andrea Burattini, ieri in panchina e responsabile del settore giovanile di Trento ma al passo d’addio: a fine giugno lascerà definitivamente il Trentino dopo anni e anni di attività con la società del presidente Mosna Due nomi su tutti, dunque, al termine di un tre giorni di volley giovanile che, magari, non ha regalato continuamente spettacolo, in qualche occasione ha divertito a metà ma che ha fatto arrivare nelle Marche anche diversi procuratori e dirigenti di società per vedere e scoprire più da vicino molti giovani del movimento volley. C’erano (a giocare) anche figli d’arte: Matteo Pistolesi (figlio di Marco General Manager della Lannutti) palleggiatore dei piemontesi che erano campioni in carica e, ripartiti dalle Marche con al collo il bronzo. C’era Luca Sartoretti (figlio di Andrea) giovanissimo opposto di San Giustino che centra il quinto posto a dispetto dei cugini di Perugia. Final Six numero ventidue che va in archivio, con giudizi positivi a prescindere e che premia anche la capillare organizzazione della Lega maschile coadiuvata dai dirigenti di Loreto e di Potenza Picena.
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