Trento-Bari: gemellaggio vincente

di Lanfranco Dallari

09/03/2010

Andrea Bari in ricezione (foto di Marco Trabalza)Andrea Bari in ricezione (foto di Marco Trabalza)
Andrea Bari in ricezione (foto di Marco Trabalza)
Andrea Bari, "Baretto" per gli amici, è indiscutibilmente uno dei liberi più forti d'Italia, e non solo. Si definisce preciso (lo confermano le sue ricezioni....), puntuale e testardo. Con lui l'Itas Diatec Trentino ha trovato un grande libero, ormai inamovibile, una autentica garanzia in ricezione e in difesa. Il gemellaggio è da considerarsi sicuramente vincente.
"Il mio inizio con la maglia di Trento risale a 5 anni fa e devo dire che non è stato dei migliori, molto a causa dell'infortunio rimediato alla mano sinistra, mi ero fratturato il metacarpo del terzo dito, un maledetto stop forzato di 2 mesi. La società di Trento, per non accelerare il mio rientro, non potendo avermi a disposizione ha preso un altro libero a gettone (Trimarchi n.d.r.), però alla fine mi sono ripreso il posto da titolare togliendomi tantissime soddisfazioni. Il sacrificio premia sempre"
Bari e Trento uguale a convocazione in nazionale.
Sì, finalmente è arrivata la chiamata dalla nazionale, sicuramente grazie a quanto ho fatto di buono in campo ultimamente. Giocare in una squadra che punta ad alti obiettivi in tutte le competizioni aiuta molto soprattutto per la visibilità che si riceve, poi però bisogna riuscire a starci a quei livelli e questo è un merito che considero esclusivamente personale. Come in tutte le cose ci vuole sì fortuna ma bisogna metterci del proprio”.
In quale fondamentale ti consideri più forte?
Il fondamentale che mi riesce meglio è la ricezione; in difesa sto migliorando grazie all’esperienza. Non eccello per caratteristiche tecniche, penso che il mio punto di forza sia la tenacia nel tanto e costante lavoro in palestra, non penso infatti di essere talentuoso, mi considero però molto tenace”.
Prima della convocazione avevi mai pensato alla maglia azzurra?
Sì, la speranza c’era ad essere sincero, so che è questo è un traguardo per pochi ed è giusto raggiungerlo solo se hai fatto qualcosa di veramente grande. Quindi se prima non mi avevano mai convocato ritengo che fosse giusto, mi serviva quel qualcosa in più che sono poi riuscito a dimostrare con la continuità di rendimento in campo. Del resto il libero è un ruolo per anziani, infatti la testa ha un ruolo fondamentale essendo non a caso il ruolo meno fisico del volley”.
Come fa un libero a rejettare la testa e a ritrovare la giusta concentrazione dopo un errore?
Questa è la cosa più difficile, credo di essere migliorato molto in questo ultimamente proprio perché sono riuscito a pensare sempre più spesso a cosa fare nell’azione successiva e non a perché avevo sbagliato in quella precedente, ammetto però che la cosa non è semplice, soprattutto per il fatto che non si ha la possibilità di scaricare la tensione in attacco. Quando un libero finisce la partita sente che gli manca qualcosa, non a caso la stanchezza è più mentale che fisica, e questo spesso porta a passare notti insonni”.
Quali sono gli obiettivi prioritari di Andrea Bari per questa stagione?
Gli obiettivi sono tanti in questo finale di stagione, con Trento dobbiamo portare a casa il più possibile su più fronti, non conta più quello che abbiamo fatto fino ad ora, non dobbiamo rilassarci pensando ai successi ma dobbiamo lottare duramente per continuare a vincere, questa è la dura legge dello sport”.
Cosa ti aspetti da questi Mondiali 2010 che si giocheranno in Italia?
Intanto dico che mi piacerebbe far parte del gruppo, giocare da protagonista un Campionato del Mondo è il sogno di qualsiasi atleta, giocando poi in casa diventa un sogno ancora più grande. So benissimo che per arrivare a fine settembre c’è ancora tanta strada da fare, che per vestire in quel prestigioso evento la maglia azzurra tanto dipenderà solo da me. Io sto lavorando per coronare questo sogno”.

Il numero 1 della Società Trentino Volley Diego Mosna, raggiante dopo l’ennesima vittoria della sua squadra, ha assistito al finale della nostra intervista ed ha simpaticamente commentato: “Sapevo che Trento era gemellata con Innsbruck, Helsinki, Berlino, ma non con Bari…. Però apprendo con piacere questo nuovo gemellaggio vincente”.
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