Trento e Conegliano campioni d'Italia

17/05/2023

Una stagione incredibilmente accattivante, al maschile e al femminile. E’ quella che hanno regalato le meravigliose protagoniste che hanno dato vita pure a play off di rara intensità emotiva e spettacolare. Alla fine a fregiarsi del tricolore sono state Trento e Conegliano: la squadra di Angelo Lorenzetti ha trionfato alla quinta sfida contro Civitanova, il sestetto di Daniele Santarelli ha piegato nel quinto atto della finale una combattiva Milano. Applausi a tutti. Meritatissimi. 

TRENTO TRICOLORE. Alzi la mano chi aveva ipotizzato che Trento quest’anno avrebbe potuto vincere lo scudetto… Se uno lo fa, “peste lo colga”. E qui è d’obbligo la citazione che ha fatto l’anno scorso durante un time out Angelo Lorenzetti. Sì, Lorenzetti: un grande allenatore che ha messo senza dubbio la sua firma sul tricolore numero cinque della storia pallavolistica trentina. Il tecnico marchigiano ha ripetuto quello che aveva fatto nel 2016, quando aveva vinto con Modena e poi se ne era andato via. Adesso la storia si ripete: il tecnico marchigiano ha vinto e se ne va con il quarto scudetto personale sul petto, approdando sulla difficile panchina di Perugia (e lasciando il posto a Fabio Soli). Trento ha dominato la quinta e decisiva sfida con Civitanova, imponendosi 3-0 davanti al proprio, entusiasta e forse anche un po’ incredulo pubblico. Che di certo ha assaporato la vittoria più bella, perché la meno ipotizzata e ipotizzabile. Crescendo incredibilmente nel corso dei play off, la formazione dolomitica ha realizzato un grande sogno grazie a un gruppo molto determinato, infarcito di giovani dotati di indubbio talento come Alessandro Michieletto, Daniele Lavia e Riccardo Sbertoli, il palleggiatore che ha chiuso il match con un tocco di prima intenzione. Tre campioni del mondo che hanno assaporato per la prima volta il gusto magico dello scudetto. A regalare un tocco di classe infinita è stato Matey Kaziyski, un autentico gigante: il martello bulgaro ha messo in bacheca il quinto titolo personale a quasi 39 anni, meritandosi il riconoscimento di mvp. Un mito vivente, che adesso se ne va a Milano. E Civitanova? Ha lottato con tutta se stessa, ha stretto il cuore per tutti i play off faticando sia contro Verona che contro Milano, e in finale ha lottato fino all’ultimo match, dovendo peraltro rinunciare giocoforza all’infortunato Ivan Zaytsev nelle ultime due sfide. Con una grande spettacolo, è andato in archivio il bellissimo campionato maschile numero 78, con play off al cardiopalma: ha vinto Trento, applausi scroscianti a Trento. 

CONEGLIANO REGINA. E’ durato solo un set, il primo, il sogno tricolore di Milano. In un Palaverde pieno di pubblico e di entusiasmo, la squadra di Marco Gaspari ha messo in campo il cuore, e ha approcciato bene la quinta e decisiva sfida con Conegliano aggiudicandosi il primo parziale 25-23. Poi l’ingresso in campo di una sorprendente Alexa Gray ha cambiato l’inezia della finale: la canadese ha giocato la partita della vita, ha messo a segno 25 punti attaccando con il 68% di positività e ha meritato il riconoscimento di mvp. Al suo fianco ancora una volta superlativa Isabelle Haak: anche la svedese, la miglior attaccante oggi in circolazione, alla fine ha totalizzato 25 punti pesanti. A nulla sono valsi invece i 32 punti di un’eccellente Jordan Thompson, la statunitense che adesso sarà protagonista dello scambio con Paola Egonu: l’attaccante stelle e strisce va al Vakifbank Istanbul, l’opposto azzurro prende il suo posto nel Vero Volley. La trattativa è già definita in ogni dettaglio: sarà lei la punta di diamante delle lombarde che il prossimo anno giocheranno all’Allianz Cloud e che forse saranno sponsorizzate da Armani. Conegliano intanto si gode il suo sesto scudetto, il quinto di fila (con l’interruzione della stagione in cui il titolo non è stato assegnato per la pandemia: altrimenti ne avrebbe di certo uno in più in bacheca). Ha vinto grazie a un’incredibile forza d’urto, sfruttando il suo naturale killer instinct sviluppato in questi ultimi anni: e così ha centrato il tris Mondiale per Club-Coppa Italia-scudetto. Il campionato numero 78 della storia è così andato in archivio applaudendo due grandi protagoniste di una stagione ricca di emozioni. Il prossimo anno si ritroveranno di fronte anche in Champions League, che sabato vivrà le Super Finals a Torino: in campo Eczacibasi e Vakifbank per dare vita al derby turco di Istanbul (mentre in campo maschile il derby sarà polacco tra Kedzierzyn-Kozle e Jastrzebski).

VIBO, STAGIONE PERFETTA. Dopo aver conquistato la Supercoppa e la Coppa Italia, una straordinaria Vibo Valentia, ha festeggiato al PalaMaiata anche il ritorno in SuperLega coronando la stagione perfetta. La Tonno Callipo ha archiviato la pratica con Bergamo in sole tre partite di finale dei play off promozione aggiudicandosi gara 3 con un netto 3-0, propiziato anche dalla brillante prestazione del palleggiatore Santi Orduna, cui è andato il premio di mvp delle finali. La formazione calabrese torna dunque protagonista tra le grandi del volley italiano, mentre Bergamo saluta la Serie A: il presidente Angelo Agnelli ha infatti comunicato la volontà di non proseguire l’attività, anche per il problema della mancanza del palasport che sta condizionando pure il futuro della squadra femminile. Un vero peccato perdere una società molto seria, che tanto ha fatto per questo sport negli ultimi anni.

Buona pallavolo a tutti!

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