Trento straordinaria, Velasco a Macerata?

20/02/2011

Julio VelascoJulio Velasco
Julio Velasco
Trento dei miracoli: la squadra di Rado Stoytchev ha centrato la vittoria numero 20 in campionato e vuole battere tutti i record, insediando quel Messaggero Ravenna che nella stagione 1990/91, poi coronata con uno storico scudetto, infilò 25 vittorie in 26 partite. E proprio quell’indimenticabile tricolore per i romagnoli verrà rievocato in una bellissima serata con tanti amici il 26 maggio.

GRANDE TRENTO, GRANDE CASTELLANA. Se il campioni del Mondo continuano a veleggiare in vetta alla classifica a punteggio pieno, in coda c’è una squadra che continua la sua marcia miracolosa inseguendo una salvezza che fino a poco tempo pareva pura utopia ma oggi potrebbe anche divenire realtà: il sestetto di Flavio Gulinelli ha infatti infilato il quarto successo consecutivo andando a vincere d’autorità in quel di Monza, e adesso incalza da vicino Latina, piegata a Macerata ad opera di una Lube Banca Marche che ha ripresentato Matteo Martino nel sestetto base (il migliore è stato però Igor Omrcen con 25 punti): adesso i pontini hanno 5 punti di vantaggio nei confronti dei pugliesi, e nelle ultime 6 giornate può succedere veramente di tutto. Se Trento - vincitrice di Roma, battuta per l’ottava volta in altrettante occasioni dai campioni d’Europa - è sempre prima, Cuneo è sempre seconda, pur avendo sofferto assai per avere ragione di una oltremodo pugnace Vibo Valentia, superata solo 20-18 al tie break grazie a uno straordinario Nikolov (per lui 30 punti alla fine). Terza è Macerata, quarta è Treviso, che sta pian piano riprendendosi dallo choc della dichiarazione di Gilberto Benetton (il patron orogranata in settimana ha ufficializzato il disimpegno del suo gruppo da basket e volley di vertice a partire dal 30 giungo 2012): la squadra di Roberto Piazza si è aggiudicato il derby veneto numero 21 con Verona, mentre Piacenza ha confermato di essere in ripresa con San Giustino e Modena (quinta a 7 punti dalla Sisley) si è imposta non senza fatica sull’ormai condannata Forlì. La stagione comunque non ha ancora terminato di riservare sorprese, potete starne certi.

VELASCO A MACERATA. Intanto continua inevitabilmente a tenere banco il volley-mercato, con molti obiettivi spostati sulla panchina dei marchigiani: visto che Mauro Berruto a fine campionato approderà alla guida della nazionale maschile, chi lo sostituirà? I nomi si sprecano… Il più gettonato pareva quello di Alberto Giuliani, come confermano del resto anche le tante voci che circolano a Cuneo (che addirittura sussurrano anche di una dipartita di Simone Parodi, per la medesima direzione), ma nelle ultime ore ha visto crescere le sue quotazioni Julio Velasco, che ha anzitempo interrotto il suo rapporto con la Federazione spagnola e gradirebbe tornare protagonista in Italia. Si è parlato dell’ex ct anche per la nazionale iraniana, ma qui dovrebbe andare Silvano Prandi. E Fefè de Giorgi, vi domanderete come del resto mi fanno pure su Facebook tanti amici (che continuano vertiginosamente ad aumentare)? Sfumata l’Italia, sfumata la Polonia, negate le proposte turche, Radio-volley lo vorrebbe il prossimo anno a Roma al posto di Andrea Giani. Se sono rose… Altro nome che circola con insistenza è quello di Lorenzo Bernardi, che dopo il buon lavoro svolto in Polonia potrebbe tornare da noi in una squadra di vertice.

PADOVA IN FUGA. Prosegue intanto in A2 maschile il cammino di leader solitario per Padova, capace di imporsi 3-1 a Sora (ancora una volta super Uchikov con 26 punti): adesso la squadra di Paolo Montagnani - alla nona vittoria di fila - ha 62 punti, 6 in più di Ravenna, che ha vinto 3-1 a Genova (Moro 21, sempre eccellente) confermando che molti dei passi falsi sono stati determinati dall’organico decimato dagli infortuni. Terza è Santa Croce, passata a Gela, quarta Città di Castello, scivolata a Reggio Emilia (15-11 al quinto set, Mast 20 punti e Rosalba 19). In coda incredibile bagarre per non retrocedere: un terzetto formato da Gela, Mantova e Isernia si trova a quota 23, con 2 punti in più rispetto a Perugia. Più staccata invece Pineto, ferma a quota 15 dopo il passo falso di Isernia.

STANDING OVATION. Accoglienza da autentica star quella riservata dal pubblico di Bergamo quando Leo Lo Bianco ha fatto rientro in campo in occasione della vittoriosa partita casalinga con Conegliano: il pubblico, innamorato della sua formidabile alzatrice, ha confermato di aver compreso il difficile momento vissuto dalla capitana azzurra dimostrandole tutto il suo affetto. La Foppapedrretti ha battuto nel match-clou per 3-1 la Spes, nelle cui file ha debuttato Simona Gioli (rientrata in Italia dopo la parentesi alla Dinamo Mosca), confermando di essere in crescita continua: adesso la squadra di Mazzanti - nelle cui file la Vasileva ne fatti 22 - è seconda in classifica a 3 punti di ritardo nei confronti di Pesaro, andata ad annichilire Pavia (Flier 16). Gira e rigira, le grandi stanno assestandosi nelle posizioni che tutti si aspettavano: anche Novara, oggi terza dopo essere passata a Piacenza senza il suo allenatore squalificato, anche Villa Cortese, che dopo un momento di appannamento ha raggiunto a quota 22 Conegliano e Busto Arsizio (3-2 in casa con Castellana Grotte) grazie al successo per 3-1 in quel di Urbino (Cruz 17 e Hodge 16). In A2 procede spedita invece la marcia di Parma, uscita indenne pure da Pontecagnano: per le ducali affermazione consecutiva numero 18 e primo posto più che meritato. Il grande volley sta dunque per tornare in una città da sempre innamorata di questo sport, che nel maschile ha saputo regalarle alcune delle gioie più grandi di sempre grazie alle mitiche e indimenticabili imprese della Santal-Maxicono.

Buona pallavolo a tutti! 

P.s.
La frase di oggi è di Richard Wright: "Esperto è un uomo che ha smesso di pensare". Voi quanto siete esperti?
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