Treviso vince al tie break a Piacenza gara 2 di finale scudetto

13/05/2007

Vermiglio esulta: Treviso conduce 2 a 0 la serie di finale scudettoVermiglio esulta: Treviso conduce 2 a 0 la serie di finale scudetto
Vermiglio esulta: Treviso conduce 2 a 0 la serie di finale scudetto
Tutt'altra musica nel set successivo. La squadra di Dall'Olio getta nel dimenticatoio gli errori commessi e si lancia testa bassa all'assalto. Lo fa con una carica impressionante. Marshall ritrova i numeri migliori (60% nel set), dopo un set di apatia. Treviso incassa. Al time out tecnico è già sotto di quattro (4-8) ma la sua situazione è destinata a peggiorare, anche perché Vermiglio non riesce ad essere lucido come nel primo set, tanto che Bagnoli lo toglie del campo per Ahmed. Sorte che spetta anche a capitan Papi (per Horstink), che si fa murare la palla del 13-8 Piacenza. Con i nuovi innesti Treviso fatica a far quadrare il cerchio. La panchina trevigiana cala anche la carta Novotny per Cisolla, ma stavolta il ceco punge poco e la Copra Berni chiude senza problemi il set 25-16. E' 1-1.

La partita si fa agonisticamente degna del titolo che mette in palio e le emozioni non si contano. Quelle più forti sono condensate nel finale di set deciso ai vantaggi. Treviso tiene il muso avanti (21-22, 22-23) nonostante la grinta di Zlatanov (8 punti nel set). Fei non se la sente di forzare un pallone buono di Vermiglio e viene preso da Marshall (24-23). L'opposto trevigiano, però, si rifà subito, con gli interessi. Prima restituisce lo sgarbo al cubano (24-25) poi, dalla battuta schianta Piacenza con l'ace che si ferma sulla riga. E' la del 27-25, per il nuovo vantaggio Sisley Treviso.
La squadra di Bagnoli si incarta di nuovo. Con un avvio di quarto set caratterizzato più da amnesie che giocate vincenti, si ritrova a respirare la polvere degli avversari. Soprattutto quella di Simeonov, che innescato il turbo, scava il vantaggio che porta Piacenza sul 16-11. Finita? Sbagliato. L'orgoglio Treviso è stupefacente: stringendo i denti in difesa, con qualche toccata in più a muro, Vermiglio ritrova il suo gioco migliore riprova il colpo riuscitole in gara 1. Cisolla ha, addirittura, la palla della parità ma è murato da Marshall (21-19).
Lo spavento fa scuotere i biancorossi che non si distraggono più. Treviso è senza fiato e con la testa è già al tie break. Chiude Botti su Horstink, per il 25-20 che manda tutto al 5° set.
Parziale che deve essere giocato con i nervi d'acciaio. Dote naturale del DNA della Sisley che, infatti, parte subito col piede sull'acceleratore: Fei e un doppio attacco di Cisolla mandano Treviso, al cambio di campo con un prezioso vantaggio (8-4).
Piacenza, più col cuore che con la tecnica, riesce ad avvicinarsi (10-12) ma non a fermare una squadra che giovedì sera al PalaVerde, giocherà il primo match ball che può valere lo scudetto numero 9. L'ultima palla della partita è dell'MVP di questa Gara 2, ovvero di Alberto Cisolla (15-10).

COMMENTI

Robert HORSTINK (Sisley Treviso): "E' stata una gara molto difficile. Era importante vincere, anche perché la prossima in casa potrebbe essere decisiva per lo scudetto. Piacenza ha dimostrato di essere un ottima squadra, ma noi anche stasera siamo stati bravi a rimanere sempre concentrati e ad approfittare dei loro errori."

Leonel MARSHALL (Copra Berni Piacenza): "Tenere testa a Treviso è sempre molto difficile. Loro sono, in pratica, la nazionale italiana e batterla non è facile per nessuno. Abbiamo, comunque, giocato bene dimostrando di crederci fino in fondo. Il risultato però anche oggi ci ha condannato."

Alberto CISOLLA (Sisley Treviso): "Credo si stata una bella partita e molto combattuta. Come in gara 1, in alcuni momenti non siamo stati in grado di esprimere il nostro gioco migliore. Ma come ho già più volte detto, in queste partite conta solo il risultato. E ora noi siamo sul 2-0."

Vigor BOVOLENTA (Copra Berni Piacenza): "Gara dall'alto contenuto agonistico. Abbiamo dimostrato di poter mettere in difficoltà la Sisley Treviso, ma purtroppo non siamo riusciti a portare a casa il risultato. Andiamo a Treviso consapevoli che sarà la gara decisiva e dove, a questo punto, non avremo nulla da perdere."
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