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Trofeo delle Regioni: doppietta della Lombardia
Trofeo delle Regioni: doppietta della Lombardia
06/07/2013
I capitani della Lombardia con Cattaneo, Magri e Pucci Mossotti
I capitani della Lombardia con Cattaneo, Magri e Pucci Mossotti
Trofeo delle Regioni-Kinderiadi, Lombardia “padrona”
Maschile
La Lombardia riconquista il gradino più alto del podio tredici anni dopo. Preme il tasto “rewind” e torna al 2000: fu doppietta allora e lo è anche nell’edizione del trentennale. La selezione maschile di Vacondio batte quella di casa per 3-0 incassando il settimo successo col massimo scarto in quattro giorni a dimostrazione di un percorso netto di assoluto spessore. E’ la seconda volta nella storia che la Lombardia si impone nel settore maschile.
A seguire, tabellino incontro di finale, commento del selezionatore premi individuali e classifica complessiva.
Tabellino incontro di finale
Marche 0 - Lombardia 3
MARCHE: Bernabeo 7, Giombini 4, Palazzesi 1, Baldari, Zicolella 2, Carloni 4, Pasquini 4, Pulcini 6, Gasparroni 4, Ciccarelli, Palazzi, Recine (l). All. Petrini
LOMBARDIA: Baratti 3, Pedretti (l), Bonfanti, Cominetti 14, Sbertoli 8, Loglisci, Piccinelli 2, Maiocchi 2, Gamba, Frattini, Mondonico 3, Gritti 10. All. Vacondio
Arbitri: D’Amico – Angelucci di Messina e Firenze
Parziali: 14-21 (20’), 19-21 (21’), 13-21 (22’)
Loreto - I brividi suscitati dall’inno di Mameli compensano il bollore del PalaSerenelli dove non c’è posto neanche per uno spillo e i colori delle rappresentative rendono eccezionale il colpo d’occhio. Le Marche provano a darsi la carica con l’ace di Pasquini, cui replica il muro della Lombardia: è l’assaggio dei temi tattici di una partita che non tarda ad entrare nel vivo, con l’attacco “ospite” che ingrana in fretta. Primo break della band di Vacondio operato sul 4-8, quando l’intensità della difesa consente di ricostruire efficacemente, costringendo Petrini a richiamare i suoi. Cominetti è una spina nel fianco (5-9), il servizio marchigiano è troppo timido e lascia libertà di schemi alla Lombardia: 9-12. I tre punti di distacco rimangono e anzi aumentano (11-15) perché i locali non trovano la serie positiva e Sbertoli imperversa anche dalla seconda linea. Le Marche provano a pescare dalla panchina (dentro Palazzesi e Baldari), ma l’inerzia non cambia con la Lombardia ordinata dietro, regolarissima in attacco e lucida anche al servizio (ace del 12-19): i padroni di casa perdono coraggio e di fatto regalano con proprio errori gli ultimi due punti: 14-21.
Secondo set: Le Marche costruiscono il loro primo vantaggio con Pulcini in zona 1: il 4-0 iniziale risveglia le speranze e scuote dal torpore, cambiando i connotati del match perché sotto pressione pure la Lombardia sbaglia: 6-1. O almeno così sembra. E’ una fase di passaggio, superata con i servizi di Gritti (doppio ace), Piccinelli e Cominetti che riportano i lombardi sotto (10-8) e il muro dello stesso Gritti che ristabilisce la parità a quota 10. La Lombardia lavora benissimo in tutti i fondamentali e spinge sul gas con efficacia: il 12-15 arriva con la battuta in salto di Sbertoli, qualche imprecisione mantiene le Marche in scia (16-17), ma quando c’è da fare sul serio la Lombardia non scherza: Cominetti tira un’altra bomba dai nove metri (16-19), i locali si assicurano il cambio palla e il punto successivo su un out avversario assegnato fra i fischi del pubblico, ma sul finale c’è la firma di Baratti che prima che le cose si complichino indovina un tocco delizioso: 19-21. Le Marche accusano il colpo, la reazione è appena accennata sull’1-3 avversario in avvio di terzo set. Un bel muro di Carloni (3-4), ma è troppo poco al cospetto di un avversario senza punti deboli, che possiede frecce acuminate in ogni settore. La Lombardia prende subito un margine di sicurezza (4-9) e ci vuole un errore di formazione per fermarla qualche istante. Nelle fila marchigiane, il morale si spegne come i palloni che sembrano danzare innocui sulla sponda avversa: Petrini tenta di arginare la deriva emotiva con time out (7-14) e cambi, arriva qualche punto rivitalizzante a muro (12-15) che obbliga Vacondio a richiamare l’attenzione, ma la partita è segnata. Il 3-0 finale si concretizza al secondo match ball con l’attacco di Maiocchi: 13-21
La Lombardia prende tutto e a ragion veduta per l’indiscutibile quota tecnica, organizzazione e centimetri; alle Marche l’onore delle armi e di un argento che brilla.
Il commento del selezionatore della Lombardia:
Oreste Vacondio: “Siamo venuti qua sapendo di avere una buona squadra, abbiamo fatto delle scelte proiettate sul futuro portando ragazzi del 1998, tentando di poterli lanciare in campo a questo livello. E sono riusciti a farlo, anche in ruoli importanti. Non solo abbiamo vinto, ma tanti di questi ragazzi giocheranno il Trofeo delle Regioni anche il prossimo anno. Sono stati bravissimi, straordinario il palleggiatore, una squadra comunque operaia ma dall’intelligenza tattica e duttile. Lo zero nel conto dei set persi è il segno concreto di quello che abbiamo fatto: magari non eravamo la formazione più forte fisicamente ma compatta in ogni fondamentale e la qualità di servizio e difesa ha fatto la differenza. E’ anche una soddisfazione personale: sono nato pallavolisticamente con la Nazionale ai mondiali juniores del 1985, poi per ragioni familiari mi sono dovuto ritirare dal giro che conta: Vacondio può dire che c’è ancora. Reiterare un successo significa certificare la qualità di un lavoro”.
Premi individuali
Muro
Di Martino Gabriele (Lazio)
Difesa
Pedretti Mattia (Lombardia)
Attacco
Cester Davide (Veneto)
Palleggio
Zoppellari Francesco (Veneto)
Ricezione
Pasquini Matteo (Marche)
Servizio
Piccinelli Alessandro (Lombardia)
Miglior giocatore
Sbertoli Riccardo (Lombardia)
Riepilogo classifica finale Trofeo delle Regioni Kinderiadi 2013
Classifica: 1° Lombardia, 2° Marche; 3° Veneto; 4° Piemonte; 5° Sicilia; 6° Lazio; 7° Abruzzo; 8° Emilia Romagna; 9° Puglia; 10° Trentino; 11° Calabria; 12° Friuli Venezia Giulia; 13° Toscana; 14° Liguria; 15° Umbria; 16° Sardegna; 17° Campania; 18° Basilicata; 19° Alto Adige; 20° Molise; 21° Valle D’Aosta.
Trofeo delle Regioni-Kinderiadi, la Lombardia concede il bis
Femminile
Lo sport insegna che vincere è difficile, ripetersi lo è ancora di più. Ma alla Lombardia la replica riesce benissimo e dodici mesi dopo sale ancora sul gradino più alto del podio del Trofeo delle Regioni - Kinderiadi. Il Lazio dimostra che non si arriva per caso ad una finale di un torneo così difficile, prova a mettere i bastoni alle ruote altrui ma alla fine deve arrendersi all’evidenza di aver affrontato un avversaria di grande spessore tecnico, fisico e caratteriale.
A seguire, tabellino incontro di finale, commento del selezionatore Pedullà, premi individuali e classifica complessiva.
Tabellino incontro di finale
Lombardia 3 - Lazio 0
LOMBARDIA: Bartesaghi, Rimoldi, Napodano 8, Bosetti 1, Giobbe, Giordano, Piani 13, Colleoni, Mazzaro 9, Melli 11, Monzio Compagnoni, Sollazzo (l). All. Pedullà.
LAZIO: Spinello 2, Ciarrocchi, Del Carpio, Della Rosa 14, Mancini 5, Toto Brocchi 8, Provaroni 7, Oggioni, Roticiani, Muzi 4, Noschese, Rosa (l). All. De Gregoriis.
Arbitri: Cavalera – Ercolani.
Parziali: 21-13 (20’), 21-19 (25’), 21-16 (23’).
Note: spettatori 2000.
Loreto – In un PalaSerenelli che presenta immediatamente un gran colpo d’occhio, la finale femminile inizia nel segno della Lombardia, subito reattiva (4-2) e molto positiva in attacco (7-3). Il Lazio trova sostanza a muro (9-8) poi si smarrisce, commettendo qualche errore banale e andando in rottura prolungata (16-9). La Muzi non alza bandiera bianca (17-12), il Lazio avrebbe anche la palla del -4 ma la tira fuori. E’ il muro della Piani a chiudere di fatto la prima frazione (19-12), sigillata da un’invasione laziale (21-13). La reazione del Lazio si manifesta in avvio di secondo parziale (0-2), ma tutto il set è decisamente più equilibrato del precedente. Due punti della Merli portano la Lombardia al sorpasso (3-2), ma è il Lazio a trovare incisività al servizio e continuità in attacco con Cavalieri (6-9). Il -3 non incrina le sicurezze di una Lombardia che alza il muro (8-10) e trova la parità da posto 2 (10-10). La Napodano sale in cattedra, la squadra di Pedullà prova lo strappo sul 17-14 e poi sul 19-17. Lazio mai domo: Dalla Rosa trova la linea di fondo e la nuova parità a 19, l’attacco di Merli riporta avanti la Lombardia che chiude al primo set-point, approfittando di un fallo di piede di Cavalieri (21-19). Nel terzo set il Lazio fa l’andatura, la Lombardia la differenza nel finale. Si parte con l’ace di Provaroni e gli attacchi di Dalla Rosa che marcano una leggera supremazia delle ragazze di De Gregoriis all’inizio del parziale mentre la Lombardia allenta un poco le maglie in difesa: 4-1. Il Lazio sembra trovare ritmo anche dal centro con Muzi (5-2) e Pedullà è costretto al time out sul 3-7 per ritrovare ordine, ma il servizio di Toto Brocchi procura un nuovo minibreak con l’ace diretto del 6-10. Entra in battuta Chiara Bosetti (la minore della dinastia) e la Lombardia risale fino al 9-10. Non appena il divario si riassotiglia, il Lazio prova a scappare nuovamente, segnando un nuovo +3 sul 10-13. Set avvincente con uno scenario in continua evoluzione: la Lombardia segna il controsorpasso col turno al servizio di Piani e i contrattacchi di Melli, un break micidiale di 5-0 che ridà sicurezze (15-13) da una parte e ne toglie dall’altra, per quanto il Lazio continui a fare un ottimo lavoro in difesa e non dia mai segni di resa. La Lombardia gioca di fino: la palla piazzata di capitan Napodano le regala il 18-16, l’attacco out del Lazio l’avvicina ulteriormente alla meta. L’ace di Masiero porta al primo match ball che la Lombardia sfrutta subito facendo esplodere la giustificata festa: 21-16. Che non sposta di una virgola i meriti del Lazio, più realtà che sorpresa di questo Trofeo delle Regioni - Kinderiadi.
Il commento del selezionatore della Lombardia:
Luciano Pedullà
: “
Vincere la prima volta può sembrare facile, riconfermarsi può apparire più difficile. Di scontato in effetti non c’è mai nulla, specie in una manifestazione come questa. Sapevo però di avere un gruppo importante che si è preparato bene. Il Lazio ha giocato una bellissima finale, probabilmente noi ne avevamo più di loro in questa partita. Se la dovessimo rigiocare continueremmo ad avere la possibilità di vincerla, ma sono certo che il Lazio ci darebbe ancor più filo da torcere. I nostri avversari si sono dimostrati forti e leali, una squadra che difende bene e sa metterti sotto pressione. All’inizio della rassegna il presidente del Cr Marche Franco Frasili ha detto che in un Mondiale tutte le virgole sono al loro posto, al Trofeo delle Regioni invece bisogna sapersi adattare: ecco, noi abbiamo raccolto questo invito. In generale questa edizione del Trofeo ha detto che ci sono regioni che magari occupano i posti in fondo alla classifica ma che mettono in mostra giocatrici con caratteristiche fisiche importanti. E’ il segnale che bisogna perseverare nel lavoro sui vari territori”.
Premi individuali
Muro:
Mancini Giulia Maria (Lazio)
Difesa
Zannoni Giorgia (Piemonte)
Attacco
Melli Giulia (Lombardia)
Palleggio
Carraro Roberta (Veneto)
Ricezione
Dalla Rosa Francesca (Lazio)
Servizio
Orro Alessia (Sardegna)
Miglior giocatrice
Piani Alice (Lombardia)
Riepilogo classifica finale
Classifica: 1° Lombardia, 2° Lazio; 3° Veneto; 4° Piemonte; 5° Friuli Venezia Giulia; 6° Emilia Romagna; 7° Puglia; 8° Trentino; 9° Campania; 10° Toscana; 11° Marche; 12° Umbria; 13° Liguria; 14° Alto Adige; 15° Abruzzo; 16° Calabria; 17° Sicilia; 18° Sardegna; 19° Valle d’Aosta; 20° Molise; 21° Basilicata.
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